Posted: Fri May 22, 2009 8:01 pm
scusami paola, dalla mia esperienza di 4 volte mamma, sono molto poche le volte in cui ho potuto avere un vero dialogo con un insegnante.
in primo luogo quando vado a domandare come va mia figlia e cerco di mettere i problemi della ragazza in evidenza, mi vedo rispondere con grande saccenteria che tutti hanno problemi, in questo periodo, per esempio, che data la situazione, anna si è trovata a vivere qualcosa di tremendamente più grande di lei, ha assorbito come una spugna tutto il dolore della sorella visto che tra l'altro adesso sta con noi, e vive un clima di forte tensione in casa. ebbene solo l'insegnante di matematica, ha compreso in pieno la fragilità di anna e cerca di non provocarla, ma tutti gli altri, perfino pedagogia e sociologia che viste le materie che insegna dovrebbe essere un attimino più preparata, non hanno fatto altro che umiliarla davanti ai compagni e mortificarla per la sua lacrima facile.
ma a parte questa situazione particolare, non ho mai trovato collaborazione da parte degli insegnanti, tutti cattedratici e talmente fermi nel loro ruolo, da non dimenticarsene neppure davanti al genitore.
generalmente continua a fare l'insegnante, anche nel rivolgersi a mamma e papà.
quasi capisco quelli che li pigliano di petto, almeno non si mettono nella posizionei di farsi mettere in soggezzione.
io non lo farei perchè non ne sono capace, e non mi piace essere maleducata ed aggressiva, ma certe volte un vaffa... lo avrei proprio detto.
evviva la collaborazione scuola- famiglia.
se un ragazzo va bene, allora è chiaramente tutto facile, ma se ha qualche problema, è solo un bel fagottino da rispedire al mittente, forse una volta avevano ragione a dire che si lavorava solo per il 27.
in primo luogo quando vado a domandare come va mia figlia e cerco di mettere i problemi della ragazza in evidenza, mi vedo rispondere con grande saccenteria che tutti hanno problemi, in questo periodo, per esempio, che data la situazione, anna si è trovata a vivere qualcosa di tremendamente più grande di lei, ha assorbito come una spugna tutto il dolore della sorella visto che tra l'altro adesso sta con noi, e vive un clima di forte tensione in casa. ebbene solo l'insegnante di matematica, ha compreso in pieno la fragilità di anna e cerca di non provocarla, ma tutti gli altri, perfino pedagogia e sociologia che viste le materie che insegna dovrebbe essere un attimino più preparata, non hanno fatto altro che umiliarla davanti ai compagni e mortificarla per la sua lacrima facile.
ma a parte questa situazione particolare, non ho mai trovato collaborazione da parte degli insegnanti, tutti cattedratici e talmente fermi nel loro ruolo, da non dimenticarsene neppure davanti al genitore.
generalmente continua a fare l'insegnante, anche nel rivolgersi a mamma e papà.
quasi capisco quelli che li pigliano di petto, almeno non si mettono nella posizionei di farsi mettere in soggezzione.
io non lo farei perchè non ne sono capace, e non mi piace essere maleducata ed aggressiva, ma certe volte un vaffa... lo avrei proprio detto.
evviva la collaborazione scuola- famiglia.
se un ragazzo va bene, allora è chiaramente tutto facile, ma se ha qualche problema, è solo un bel fagottino da rispedire al mittente, forse una volta avevano ragione a dire che si lavorava solo per il 27.