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Re: R: azioni oltre al NO

Posted: Mon Oct 20, 2014 11:51 am
by lenina
lella wrote:
lenina wrote:
lella wrote:Vero quello che dice Lenina di provare a distrarlo e non usare troppi NO
ma è anche vero che hanno atteggiamenti di sfida, si spingono più in la dei divieti per capire anche le reazioni che abbiamo e se in qualche modo possono "superare" il divieto, per questo dicono di non usare troppi no ma su quelli decisivi e importanti bisogna essere irremovibili.

Beh nessuno sa perché lo facciano.
Che lo facciano per sfida è solo una delle varie teorie.
Teoria che non condivido. Penso che sia curiosità e voglia di capire non desiderio di vedere la reazione del genitore e trovare i famosi limiti.

si è una teoria psicologica
è chiaro che poi si "abbraccino" le teorie in base alle proprie esperienze e al proprio sentiere.
Io appoggio tantissimo e condivido l'irremovibilità sui no importanti, e ho constatato che se uno dei due genitori è più "aggirabile" su un determinato no è da lui che andranno ad insistere con il classico "capriccio" per rimuovere quel no.

Ma esiste qualcuno che si muove sui "no" importanti?
Io non ho mai visto genitori lasciare andare i bimbi in piedi sul davanzale o buttarsi in un dirupo no?
Vedo genitori che accettano di non legare i figli sul seggiolino ma temo non si accorgano del pericolo.

Re: azioni oltre al NO

Posted: Mon Oct 20, 2014 11:53 am
by lenina
Il problema è capire cosa significa no importante.
Ma non credo assolutamente nell'importanza del no. Piuttosto credo nel l'inevitabilità del no.

La vita è fatta anche di quelli non perché siano educativi ma perché sono necessari. Non ti metto in pericolo, non posso accontentarsi sempre nè permetterti di non rispettare le persone e gli oggetti.
Fa parte della vita.

Re: R: azioni oltre al NO

Posted: Mon Oct 20, 2014 11:54 am
by lenina
lella wrote:
lenina wrote:Per avere la certezza dei motivi bisognerebbe che si ricordassero e ci spiegassero all'età in cui sarebbero in grado.
Ma perché accettare la spiegazione più negativa (sfida al genitore cosa che implica comunque qualcosa di negativo)

ma non è negativa, è sfida in senso di sperimentazione del divieto del genitore o educatore che sia.
Tra l'altro a volte è più facile che rispettino i divieti degli altri che quelli dei genitori.

La parola sfida è di per se negativa.
Prevede una lotta di forza in cui qualcuno esce perdente