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Posted: Thu Nov 27, 2008 11:04 am
by caterina
da profana: ma forse l'approccio della Hogg è utile per chi fa una vita lavorativamente intensa e non sta a casa tutto il giorno.
Chi torna a lavorare dopo 3 mesi, ad esempio, può trarre beneficio dall'allattamento ad orario, ad esempio.
O no?
Posted: Thu Nov 27, 2008 11:12 am
by Solange
Mah, a me l'approccio della Hogg anche se sembra dolce non piace per niente perche' tende a catalogare i bambini, a reprimerne gli istinti naturali schematizzando le loro giornate.
Non e' soltanto l'allattamento ad orario ma il fatto che li "costringa" ad una routine per me assolutamente innaturale e per il bambino poco stimolante in cui sia previsto del tempo libero per la mamma (gli orari si danno per quello, perche' i genitori abbiano tempo per loro, perche' possano dormire indisturbati e via discorrendo).
Io non sono d'accordo con questo approccio perche' per me e' giusto che il bambino possa seguire i suoi ritmi e la famiglia impari ad adattarcisi.
Sara' che amo poco gli schemi ma a me davvero il suo libro ha fatto venire l'orticaria; metodo dolce, si'. Ma guarda caso partendo sempre da presupposto che il bambino si deve "piegare alla nostra volonta'" e che se non dorme otto ore per notte o non rispetta certi schemi diventa un impedimento.
Posted: Thu Nov 27, 2008 11:13 am
by lenina
caterina wrote:da profana: ma forse l'approccio della Hogg è utile per chi fa una vita lavorativamente intensa e non sta a casa tutto il giorno.
Chi torna a lavorare dopo 3 mesi, ad esempio, può trarre beneficio dall'allattamento ad orario, ad esempio.
O no?
L'allattamento a orario puoi iniziare ad applicarlo (senza troppa rigidità) una settimana prima del rientro.
Nei primi mesi è importantissimo per avviare bene l'allattamento (a cui la hogg non da grande importante in realtà) è importante non dare orari.
Quando la mamma rientra al lavoro se si da il latte tirato non servono orari.
Se si passa ad allattamento misto verranno mantenuti degli orari di giorno (il bimbo si abituerà al cambiamento come si abituerebbe prima) e poi quando la mamma è a casa si può tranquillamente continuare con tetta a richiesta.
è probabile che i bimbi così piccoli in assenza della mamma (che percepiscono come parte di se ancora) dormano moltissime ore e che poi recuperino in termini di pappa e di veglia quando la mamma è a casa (anche di notte sì)