lenina wrote:Con quale criterio è giusto dire no?
Cioè no perchè è educativo?
O solo no motivato (troppi dolci fanno male, non ci sono soldi, non è realmente possibile dire sì per 1000 motivi)?
Mah, per me il no dev'essere motivato. E pochi ma buoni.
Mio marito invece è uno di quelli che dice spesso di no così per fare. Questo ci porta spesso a discutere sulla validità delle proibizioni.
Stamani era seduto sul divano con una bella tazza di the e biscotti che guardava la tv. Marco se mangia sul divano si sente sempre rimbrottare. Così l'ho bonariamente ripreso: scusa, ma che esempio dai? Lui dice che non sporca. Magari è vero, ma come puoi dire a tuo figlio non mangiare sul divano se poi tu lo fai? O tutti o nessuno.
La proibizione di solito va detta e confermata. Non puoi dire no e poi cedere. Per questo devi essere convinta tu in primis della validità del tuo no.
Se mio figlio vuol camminare a piedi nudi sul pavimento in estate, non gli dico di no e poi cedo perché non c'è rischio tutto sommato. O gli dico di sì subito, oppure il no va difeso. Se mio figlio vuol camminare per strada senza darmi la mano, gli dico che ci sono le auto che possono fargli male e non transigo.
Mio marito invece è troppo rigido e spesso mette dei divieti assurdi che per un bambino è impossibile rispettare (come fa un bimbo a non sporcarsi quando mangia? Gli puoi insegnare a essere composto, ma sarà difficile che esca immacolato e secondo me non glielo deve far pesare).