COME SI SOCIALIZZA?

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Moderator: Paola

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Lella
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Post by Lella »

A me ad esempio non piace neanche la soluzione di dire di andare sempre da un adulto.
Dipende dal "sopruso" o dalla scorrettezza subita.
CARPE DIEM
OBABALUBA

Post by OBABALUBA »

Paola M. wrote:Vorrei capire, dal discorso di nat, che sta in piedissimo, come però si formalizza la cosa, cioè io ho sempre detto a Lapo che non si picchia, ma perché non mi piace proprio come forma di approccio, però lui la vittima non la fa mai, generalmente è più portato a fare il giustiziere denunciando picchiaggi anche di altri alla maestra o a me, cioè non mi pare sequenziale che se io dico a mio figlio di non alzare le mani lui per forza faccia la vittima, può recepire il discorso di rivolgersi ad un adulto e chiedere che sia fatta giustizia.

infatti è quello che fa mia figlia.... credo
il punto è : è giusto delegare ad un super partes per dirimere controversie fra mocciosi? O è , invece, educativamente migliore lo stimolo all'autonomia difensiva?
Si capisce che sono nel dubbio più totale? :filufilu:
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Lella
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Post by Lella »

OBABALUBA wrote:
Paola M. wrote:Vorrei capire, dal discorso di nat, che sta in piedissimo, come però si formalizza la cosa, cioè io ho sempre detto a Lapo che non si picchia, ma perché non mi piace proprio come forma di approccio, però lui la vittima non la fa mai, generalmente è più portato a fare il giustiziere denunciando picchiaggi anche di altri alla maestra o a me, cioè non mi pare sequenziale che se io dico a mio figlio di non alzare le mani lui per forza faccia la vittima, può recepire il discorso di rivolgersi ad un adulto e chiedere che sia fatta giustizia.

infatti è quello che fa mia figlia.... credo
il punto è : è giusto delegare ad un super partes per dirimere controversie fra mocciosi? O è , invece, educativamente migliore lo stimolo all'autonomia difensiva?
Si capisce che sono nel dubbio più totale? :filufilu:

guarda io consiglierei di far ricorrere alla maestra o ad un adulto in generale solo in casi di aggressioni continue o comunque episodi "gravi".
Spesso ad esempio vengo chiamata dai miei figli come "super partes" per litigi e controversie fra di loro ma rispondo sempre che devono cavarsela e accordarsi tra di loro.
A 4 anni credo sia già una prestesa accettabile quella che riescano ad affrontare e trovare una soluzione verbale o comportamentale (non violenta) a un conflitto.
CARPE DIEM
OBABALUBA

Post by OBABALUBA »

Lella wrote:
OBABALUBA wrote:
Paola M. wrote:Vorrei capire, dal discorso di nat, che sta in piedissimo, come però si formalizza la cosa, cioè io ho sempre detto a Lapo che non si picchia, ma perché non mi piace proprio come forma di approccio, però lui la vittima non la fa mai, generalmente è più portato a fare il giustiziere denunciando picchiaggi anche di altri alla maestra o a me, cioè non mi pare sequenziale che se io dico a mio figlio di non alzare le mani lui per forza faccia la vittima, può recepire il discorso di rivolgersi ad un adulto e chiedere che sia fatta giustizia.

infatti è quello che fa mia figlia.... credo
il punto è : è giusto delegare ad un super partes per dirimere controversie fra mocciosi? O è , invece, educativamente migliore lo stimolo all'autonomia difensiva?
Si capisce che sono nel dubbio più totale? :filufilu:

guarda io consiglierei di far ricorrere alla maestra o ad un adulto in generale solo in casi di aggressioni continue o comunque episodi "gravi".
Spesso ad esempio vengo chiamata dai miei figli come "super partes" per litigi e controversie fra di loro ma rispondo sempre che devono cavarsela e accordarsi tra di loro.
A 4 anni credo sia già una prestesa accettabile quella che riescano ad affrontare e trovare una soluzione verbale o comportamentale (non violenta) a un conflitto.

Dici? Mia figlia non ne è ancora capace.
Ti faccio un paio di esempi di quotidianità all'uscita di scuola.
Lei e 3 gnome ( le 3 più peperine ) solitamente si fermano a fare merenda nei giardini della scuola con noi, le rispettive mamme.
Una bimba comincia a prendere in giro mia figlia " tu fai il mostro " , mia figlia per un pò sta al gioco e poi si rompe e comincia a chiedere che lo faccia un pò lei ma l'altra non vuole....risultato Maya viene da me a lamentarsi e l'altra è soddisfatta di aver procurato le lacrime di Maya
Altro esempio: cantano una canzoncina imparata a scuola, la mia gnoma dice le parole esatte e le amichette " non è vero, non dice così" e giù per una decina di minuti...risultato scoppia in lacrime
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Lella
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Post by Lella »

si ho capito cede alle provocazioni.
Prova a spiegarle che fanno apposta per farla arrabbiare e se lei si arrabbia fà il loro gioco, è un concetto non molto semplice da spiegare ma cerca uno stratagemma o raccontale una favola per farglielo capire.
CARPE DIEM
beba

Post by beba »

vabbè oba ma allora ne deduco che maya è una sensibile bambina e le amichette delle belle serpi rompine.
urtano la sua sensibilità.
qui allora ora non ricordo lella forse ha ragione quando dice di farle capire che lo fanno apposta per farla piangere e arrabbiare.
che questo sia la sua forza e che mantenga sempre questa sensibilità.
solo che se acquisisce un menefreghismo nei confronti di questo scherno ha solo da guadagnarci.
:bacio: un bacio per maya.
zizzia
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Post by zizzia »

cambiare giro di amicizie??
Beatrice 28 dicembre 2003
Giorgia 13 luglio 2010
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Paola
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Post by Paola »

io, in genere nella scelta fra rivolgersi ad un adulto e farsi giustizia da sé preferisco l'intervento super partes, a meno che, come dice lella non riescano verbalmente a concludere.

Mi è successo proprio in questi giorni che avvenissero screzi tra Lapo e Lorenzo, a Reggio, quando venivano da me lamentando l'uno le colpe dell'altro li ho rimandati a chiarirsi da soli, ma perché so che mediamente sono bambini "alla pari", sia come uso della violenza, che come capacità verbali, che voglia di socializzare, se vedo invece degli squilibri preferisco intervenire.
Oui, Je suis Zizzià.
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