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Ti do il consiglio che ha dato la psicologa a me. Fare in modo di creare un gruppo con la vittima. Cioè aiutare la vittima ad avere degli alleati in classe, degli amici. Non so stimolando le uscite extra scolastiche, o facendoli giocare insieme nella ricreazione, dei lavori di gruppo in classe

Suggerendo tu stessa alla madre, per esempio, quali compagnie di classe invitare per una merenda, un cinema, tempo insieme.

Identificare le persone più affini e compatibili con la vittima e creare un gruppo. Se è meno isolato è meno vittima

Pol&son wrote:Ti do il consiglio che ha dato la psicologa a me. Fare in modo di creare un gruppo con la vittima. Cioè aiutare la vittima ad avere degli alleati in classe, degli amici. Non so stimolando le uscite extra scolastiche, o facendoli giocare insieme nella ricreazione, dei lavori di gruppo in classe

Suggerendo tu stessa alla madre, per esempio, quali compagnie di classe invitare per una merenda, un cinema, tempo insieme.

Identificare le persone più affini e compatibili con la vittima e creare un gruppo. Se è meno isolato è meno vittima

Ottimo consiglio per Manu infatti.
Qui però si parla di dodicenni che si conoscono da una vita, si vedono a catechismo in oratorio a calcio... È difficile creare nuovi sodalizi, e a quest'età è anche difficile imporre frequentazioni extrascolastiche.
Queste vittime hanno amici, ma in altre classi. E ho purtroppo sperimentato a mie spese in passato che se forzi troppo la mano è deleterio.
A scuola mi sa che bisogna puntare su quelle(i) che hanno interesse a lavorare e avere un clima di classe sereno...

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Brutalmente spostarli in classi dove hanno gli amici?
(È stato l'altro consiglio della Psico)

Mi rendo conto che ti scrivo cose adatte a bambini più piccoli però davvero è l'unica esperienza che possa portare