Oggi è una giornata assurda.
Da biscotti, Happy Hippo, patatine e chi più ne ha più ne metta,
Ma mi sono accorta di essermi alzata stamattina dilaniata da due pensieri antitetici: "è il mio anniversario, è giorno di festa, voglio festeggiare" e "devo tenermi leggera perchè ho già sgarrato ieri". Quest'ultimo pensiero mi "ingabbia", con il risultatao di aver fatto un pranzo misero perchè so che stasera ho la pizza, ma la testa che non ci vuole stare e continuo a pasticciare...
Marika,
è un meccanismo comune, copio quello che ho scritto in un altro post:
LUV
ma lo sai che anch'io la sera prima del giorno di pesata comincio la cena pensando "devo stare leggera" e finisce che mi magno sto monno e quell'artro?
Sarà sicuramente psicologico...
Come al solito immagino non varrà per tutti al 100%, ma di solito È psicologico.
Nelle persone che soffrono di disturbi dell'alimentazione in particolare, ma comunque in tutti,
davanti alla prospettiva (vera o presunta) di una "privazione"
scatta a livello inconscio un meccanismo di compensazione (prima o dopo la privazione).
È normale che a un periodo di dieta stretta segua un periodo di sovralimentazione, per compensare (le ragioni sono anche fisiologiche, non solo psicologiche).
Ed è anche frequente che l'inizio di una dieta programmata sia preceduto da un periodo (ore, giorni o anche settimane) di sovralimentazione (in questo caso le ragioni sono psicologiche).
Nell'esempio di "devo stare leggera" la privazione prospettata non è neanche una vera privazione, ma basta il "sospetto" per attivare il meccanismo inconscio di compensazione.
La soluzione sta nell'eliminare l'associazione dieta=privazione, dieta="trattenersi"
e sostituirla da quella stile di vita sano=volersi bene.
Non è facile, perché spesso ci sono anni di condizionamento a un certo pensiero alle spalle e perché il "pensiero comune" della società è un'altro, ma si può.