Il piano nascita si puo' fare anche in Italia!

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lenina
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Post by lenina »

Solange wrote:Non so che cos'abbia avuto Lorenzo ma tu comunque hai avuto un bel parto. Ho letto soltanto che parlavi di acque tinte che comunque da quel che so potrebbero essere tinte non per uno stress da parto ma da giorni prima.

Ci sono donne che ci mettono anni ad elaborare il dolore di un brutto parto che puo' causare depressioni, angosce e anche problemi di bonding.

E secondo me non puo' valere il discorso: meglio meno liberta' per me ma assistenza completa per il bambino. La realta' e' che dovrebbe essere garantite entrambe le cose.

Con un discorso come il tuo, poi, si dovrebbe andare soltanto in un grande ospedale perche' non tutti garantiscono la stessa assistenza neonatale.
E' vero che i piccoli possono avere dei problemi, alcune volte ce li hanno proprio a causa dello stress indotto dall'ospedale.

Pero' se ragioniamo sempre su quello che potrebbe succedere riconduciamo nuovamente gravidanza e parto ad eventi medici mentre l'OMS stessa ha dichiarato che non ci sono differenze sostanziali tra un parto in casa e un parto in ospedale -per madre e bambino- a livello di rischi ma ce ne sono a livello qualitativo.

E' comunque un discorso personale perche' e' normale che si debba fare la scelta che da' maggiore sicurezza anche a livello di coppia.
Mirko ed io ci supportiamo a vicenda in questa scelta e la nostra posizione non e' cambiata ora che aspettiamo un bambino ma si sta invece rafforzando, posto che proceda tutto in modo fisiologico.


Ecco io sono per una via di mezzo.

cioè ospedali con una buona patologia e rianimazione neonatale che permettano però il parto attivo.

Come qui a Piombino ma come ce ne sono molti.

La giusta via di mezzo.

Quando parlo "meno libertà" parlo delle limitazioni ospedaliere in se (che comunque esistono in molte cose, non di un parto medicalizzato.

Diciamo che vista la mia esperienza (anche io avrei voluto partorire in casa ma ho avuto il diabete gestazionale e nessuna ostetrica avrebbe accettato di seguirmi inoltre France non era d'accordo) l'assistenza ospedaliera è utile.

Scegliendo però laddove possibile un ospedale amico non solo del bambino ma anche della mamma che poi è la stessa cosa in molti punti.

Lorenzo ha avuto un infezione polmonare dovuta probabilmente all'ingestione di liquido amniotico insorta a 24 ore di vita.
“Bisogna prendere il denaro dove si trova: presso i poveri. Hanno poco, ma sono in tanti.” (Ettore Petrolini)

http://franceefamiglia.com/



Mamma di Lorenzo: 04/12/2007 e di Marzia (ex parassitina poi BIMBA BUFFA ora BIMBA PAZZA) 27/12/2010



“…Anche se, adottando certi metodi, i nostri figli, forse, mangerebbero meglio o dormirebbero di più, ci ubbidirebbero senza lamentarsi o starebbero un po’ più zitti, noi non li possiamo usare. E non necessariamente perchè questi metodi siano inutili o controproducenti, nè perchè causino traumi psicologici. Alcuni dei metodi che criticheremo in questo libro sono efficaci, e forse qualcuno sarà anche innocuo. Ma ci sono cose che, semplicemente, non si fanno”.
Carlos Gonzales.
Tratto da "Besame Mucho"
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Solange
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Post by Solange »

lenina wrote:Ecco io sono per una via di mezzo.

cioè ospedali con una buona patologia e rianimazione neonatale che permettano però il parto attivo.

Come qui a Piombino ma come ce ne sono molti.

La giusta via di mezzo.

Quando parlo "meno libertà" parlo delle limitazioni ospedaliere in se (che comunque esistono in molte cose, non di un parto medicalizzato.

Diciamo che vista la mia esperienza (anche io avrei voluto partorire in casa ma ho avuto il diabete gestazionale e nessuna ostetrica avrebbe accettato di seguirmi inoltre France non era d'accordo) l'assistenza ospedaliera è utile.

Scegliendo però laddove possibile un ospedale amico non solo del bambino ma anche della mamma che poi è la stessa cosa in molti punti.

Lorenzo ha avuto un infezione polmonare dovuta probabilmente all'ingestione di liquido amniotico insorta a 24 ore di vita.


No, chiariamoci, anche io sono d'accordo con la via di mezzo. Nel senso che come ho scritto mi va benissimo anche il centro nascita annesso all'ospedale (e' un servizio simile a quello che offre il Sant'Anna, piu' o meno) per tutta una serie di motivazioni tra cui la disponibilita' di vasca e "attrezzatura", l'ambiente famigliare con belle camere raccolte e una cucina che fa da "fulcro" della casa nascita e in cui e' anche bello stare con altre donne in travaglio quando ancora si sta aspettando la dilatazione (questo lo evinco dai racconti di chi ha partorito li'). Non ultimo saremmo vicini all'ospedale. Ma anche da casa alla fine, considerando che per affrontare un'emergenza anche l'ospedale ha dei tempi tecnici, ci metterei praticamente lo stesso tempo che ci metto a passare dalla casa nascita all'ospedale (ce l'ho proprio vicinissimo).

La scelta finale sempre contando su una gravidansa fisiologica spettera' alle ostetriche perche' essendo soltanto in 8 bisogna vedere se ce ne saranno 2 disponibili per venire a casa o se le donne in travaglio saranno "tante" e allora dovro' andare io.

Mirko e' sostenitore del parto in casa ma non siamo estremisti. Nel caso in cui si andasse in ospedale e posto che non sia per un grave motivo.... evviva il piano nascita.
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[/color][CENTER]Throw away your scale. Why should a number determine how you feel about yourself on any given day? And besides, scales are appropriate for fish, not women.
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