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Posted: Thu Aug 18, 2011 10:35 am
by LauraDani
ho cambiato il link perchè quello del sito mondadori mi dava problemi

Posted: Sat Jan 28, 2012 7:11 pm
by Rie
L'ho finito oggi ma devo dire che non mi ci sono molto ritrovata.
Forse perché sono una natura plumbea e questo bicchiere a tutti costi mezzo pieno non mi ispira ;)
Mi è parso un po' una raccolta di luoghi comuni (volere è potere) tesi ad opporsi a un altro luogo comune (si stava meglio quando si stava peggio).

Mi sento un po' presa in giro, come quando parlano dell' "inflazione percepita"... perché, almeno in occidente, le speranze sono morte sul serio. Per carità, sarà una fase, lunga o breve che sia, e da altre parti del mondo è diverso. Ma qui e ora secondo me siamo in decadenza. E nonostante le malattie, la povertà, l'arretratezza, negli anni 60-70 c'erano sogni negli occhi e forze potenti nel cuore. Che adesso si sono spenti, soffocati dalla crisi economica, dall'individualismo, dalla paura, dal mondo che cambia e non si sa come diventerà, e pochi hanno l'ardire di pensare di poterlo cambiare loro...

Insomma, non sono d'accordo con l'autore :)
Però, pur nella superficialità dell'analisi, qualche spunto appassionante c'è, e l'esortazione a non cedere all'immobilismo è positiva.

La cosa che mi ha più sconvolta, una delle poche per cui non vorrei essere nata qualche decennio prima: la mamma di Veronesi che si sente sollevata per la morte di due figli, che ha ridotto la miseria degli altri.
Ecco, se non altro per questo, meglio vivere in una società asfittica ma tranquilla...