Re: Una notte ho sognato che parlavi
Posted: Thu Dec 04, 2014 5:12 pm
Penso che il fatto di stare in case diverse sia per lasciare agli altri figli un minimo di tranquillità che, con ragazzi con disturbi pervasivi dello sviluppo,è difficile avere sempre e anche per lasciare ai ragazzi con autismo dei luoghi più o meno a loro misura,se hai letto ''Zigulì' ,anche questo libro scritto da un padre con un figlio con una disabilità importante,e il seguito ''Un gettone di libertà'' vedrai che anche lui parla sempre del suo rapporto e vita con il figlio e gli altri due figli ma non parla mai della madre del bambino da cui si è separato,in questi libri come anche in quelli di Franco papà di Andrea la figura materna non compare e di solito è anche poco menzionata.Sicuramente loro sono dei privilegiati perchè hanno le possibilità economiche di offrire ai propri figli luoghi ed opportunità studiati per loro e per lasciare agli altri componenti della famiglia una certa tranquillità,penso sempre invece a chi ha figli con problematiche simili ma non può offrire loro le stesse cose e che si trova giornalmente a combattere anche contro la burocrazia ottusa.