Page 2 of 5

Re: La scuola non è per lui (post di riflessione)

Posted: Fri Dec 16, 2016 9:11 am
by Pol&son
Trilli wrote:Un paio di giorni fa abbiamo elaborato i consigli orientativi per i nostri ragazzi delle classi terze.
Ebbene, c'è un ragazzo un po' particolare, al punto che si era sospettata una forma di autismo ad alto funzionamento (poi non confermata).
È brillante, curioso, informato su tutto, perspicace. Ha i risultati migliori in classe in quasi tutte le materie (tranne disegno). Capita di vederlo distratto, ma in realtà non gli sfugge nulla. Passa i pomeriggi a leggere e guardare documentari. L'impressione è che scuola si annoi moltissimo, di sicuro ha bisogno di stimoli diversi, all'altezza delle sue potenzialità.
Però fatica a rapportarsi con gli altri, ha modalità di interazione molto infantili con i coetanei. Dispetti, soprattutto. Non fatti con l'intenzione di fare male, ma certo fastidiosi.
Gli consigliamo un liceo scientifico, però esce quest'osservazione: "LA SCUOLA NON E' FATTA PER LUI". Io ho detto alle mie colleghe che è indecente che la scuola non sia fatta per lui ma per quelli ubbidienti ed esecutivi. Sono quelli come lui che hanno cambiato il mondo, a mio modo di vedere. Perché non riusciamo a valorizzarli? Perché ci sentiamo di dover appiccicare etichette negative (è disgrafico, è immaturo nei rapporti...) e non riusciamo a guardare oltre? Pensate a John Nash: ha una malattia psichiatrica ma ha vinto il Nobel per l'economia. Sarà un difetto della scuola italiana questo soffermarsi alla superficie?
(Pippone autoriflessivo - autocritico del venerdì mattina[emoji23])
Alcune scuole sono prestrutturate e noiose per certe menti
PurTroppo le alternative sono rare e spesso costose

Lo sai che io appoggio in pieno il tuo ragionamento

Re: La scuola non è per lui (post di riflessione)

Posted: Fri Dec 16, 2016 5:42 pm
by kri
Priva di tempo per rispondere, per ora ti scrivo che è un argomento interessantissimo e importante.

Re: La scuola non è per lui (post di riflessione)

Posted: Fri Dec 16, 2016 9:12 pm
by Babina
Credo che l'istituzione scuola non abbia, nella maggior parte dei casi, le risorse per motivare questi alunni.
Bisognerebbe saperli valorizzare con attività dedicate per fare in modo che il loro interesse e le loro energie siano convogliati in positivo.
Certo, per gli insegnanti forse è più comodo avere degli studenti"regolari" e meno impegnativi, che si attengono ai loro doveri senza essere stravaganti.
Ma come dici tu Trilli, grandi personaggi spesso si sono dimostrati fuori dagli schemi già da giovanissimi e non riconoscere queste attitudini può essere una grande perdita
Ma poi, che brutto è sentirsi dire che la scuola non è fatta per te?