quando un pianto e un capriccio?

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lenina
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Post by lenina »

lavinia wrote:
si,ma non capisco il discorso:posto che economicamente non puoi sostenere tutte le esigenze di un bimbo,posto che l'hai seguito per mezz'ora perche' scegliesse cio' che voleva,una volta che si pente,quale dovrebbe essere la tua reazione?
considerarla un'esigenza logica e quindi assecondarlo?
non capisco se stai dicendo questo o ammettendo semplicemente che anche tu fai capricci :D


no non puoi assecondarlo perchè potresi farlo una volta un altra ma poi diventerebbe insostenibile...però appunto allora il capriccio consiste nel manifestare in modo "esagerato" l'insoddisfazione che noi adulti teniamo dentro?
“Bisogna prendere il denaro dove si trova: presso i poveri. Hanno poco, ma sono in tanti.” (Ettore Petrolini)

http://franceefamiglia.com/



Mamma di Lorenzo: 04/12/2007 e di Marzia (ex parassitina poi BIMBA BUFFA ora BIMBA PAZZA) 27/12/2010



“…Anche se, adottando certi metodi, i nostri figli, forse, mangerebbero meglio o dormirebbero di più, ci ubbidirebbero senza lamentarsi o starebbero un po’ più zitti, noi non li possiamo usare. E non necessariamente perchè questi metodi siano inutili o controproducenti, nè perchè causino traumi psicologici. Alcuni dei metodi che criticheremo in questo libro sono efficaci, e forse qualcuno sarà anche innocuo. Ma ci sono cose che, semplicemente, non si fanno”.
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laste
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Post by laste »

lenina wrote:
no non puoi assecondarlo perchè potresi farlo una volta un altra ma poi diventerebbe insostenibile...però appunto allora il capriccio consiste nel manifestare in modo "esagerato" l'insoddisfazione che noi adulti teniamo dentro?


ma certo!
e sta a noi contenerla,incanalarla,aiutarlo a trovare alternative
se non puoi fare una cosa,perche' non pensi alle altre 1000 che puoi fare?
se non puoi avere un tal gioco perche' non imparare ad anmdare di fantasia?
non sempre,ma a volte gli insegni a far lavorare il pensiero alternativo,laterale,se non si puo' assecondare un suo desiderio
Ruggero 8 maggio 2004,Dario 14 maggio 2007,[color=magenta]Irene 17 dicembre 2010[/color]
[SIGPIC][/SIGPIC]

Quando sei nato non puoi piu' nasconderti
e quando sei genitore ancora meno
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lenina
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Post by lenina »

lavinia wrote:pensiamo a Ruggero:il capriccio e' fare una scenata madre se gli dico fuori dalla materna:"ho dimenticato la merendina andiano a comprarla al bar" (50 m)"la voglio SUBITOOOOOOOO"
ecco,a 4 anni sa cosa vuol dire aspettare 3 -4 minuti la merendina alle 16 a 4 ore dal pasto
io lo considero capriccio
ORA
i pianti di fame di Dario no,per l'eta' che ha


però pensandoci anche questa reazione potrebbe nascondere altro.
Cioè il disappunto potrebbe essere dato dal fatto che tu hai dimenticato la merenda e in qualche modo lui.
Poi lo manifesta così...

Rompo rompo eh? :D
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“…Anche se, adottando certi metodi, i nostri figli, forse, mangerebbero meglio o dormirebbero di più, ci ubbidirebbero senza lamentarsi o starebbero un po’ più zitti, noi non li possiamo usare. E non necessariamente perchè questi metodi siano inutili o controproducenti, nè perchè causino traumi psicologici. Alcuni dei metodi che criticheremo in questo libro sono efficaci, e forse qualcuno sarà anche innocuo. Ma ci sono cose che, semplicemente, non si fanno”.
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Post by marika »

Lella wrote:
rufy wrote:
I giorni in cui ho tempo e calma per loro, chissa' perche' sono i giorni con miori capricci e minori tensioni.

questo è vero com'è vero che i giorni in cui si è più calme si riesce quasi empaticamente a capire cosa c'è dietro al capriccio.
E' un periodo in cui cedo ai capricci di Jacopo solo perchè mi dice mamma ti prego e poi fà le manine giunte, giuro ho ceduto una volta anche allo spuntino pre-pasto per cui sono sempre stata irremovibile :D


Io credo che questo alternarsi di giorni in cui abbiamo più tempo e pazienza e giorni in cui urliamo come delle pazze, rientri in quell'essere "madri sufficientemente buone" che intendeva Bollea.
Siamo esseri umani, e credo che i nostri ifgli ci apprezzino anche per quello.
Inoltre, una posizione supportata da una larga fetta della pedagogia, sostiene che l'importante è che che, per ogni momento negativo, il bambino sia generosamente ricompensato con momenti positivi. Che non vuol dire riempirlo di giocattoli o cazzate perchè ci sentiamo in colpa, ma magari, dopo che ci è passata la sfuriata, parlargli con calma e, se ci accorgiamo che è il caso, chiedergli scusa.
Questo non mina la nostra posizione, ma fa passare l'insegnamento che tutti possono sbagliare, ma non per questo perdono di valore.
Ho visto che è una cosa importantissiam, soprattutto con Francesco, parlare delle situazioni che ci hanno visto scontrarci.
Se lui ha fatto un "capriccio" (che sia tale o meno) per cui io ho perso la pazienza, se poi mi accorgo che la mia reazione è stata più capricciosa della sua, allora glielo dico "Guarda, ti chiedo scusa se ho urlato, ma mi sono innervisita perchè...." e glielo spiego con calma, concludendo con un abbraccio. E quest'ultimo credo ci voglia SEMPRE!
Marika e Nino,
Francesco (2/6/04), Teresa (9/12/05) e Giovanni (19/12/10)


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Post by Azur »

avinia ha scritto:

pensiamo a Ruggero:il capriccio e' fare una scenata madre se gli dico fuori dalla materna:"ho dimenticato la merendina andiano a comprarla al bar" (50 m)"la voglio SUBITOOOOOOOO"
ecco,a 4 anni sa cosa vuol dire aspettare 3 -4 minuti la merendina alle 16 a 4 ore dal pasto
io lo considero capriccio
ORA
i pianti di fame di Dario no,per l'eta' che ha

LENINA
però pensandoci anche questa reazione potrebbe nascondere altro.
Cioè il disappunto potrebbe essere dato dal fatto che tu hai dimenticato la merenda e in qualche modo lui.
Poi lo manifesta così...

ahaha, no stavolta secondo me trattasi di sano e normale capriccio :D :D
Secondo me è solo che essenzialmente a 3-4 anni fanno ancora fatica a gestire la frustrazione del non avere tutto-e-subito;
L'attesa di qualche minuto è assolutamente alla loro portata ma per molti è ancora difficilina.
(però noto che con mille e mille discorsi ora si hanno miglioramenti graduali ma visibili)
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lenina
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Post by lenina »

[quote="Azur"]
ahaha, no stavolta secondo me trattasi di sano e normale capriccio :D :D
Secondo me è solo che essenzialmente a 3-4 anni fanno ancora fatica a gestire la frustrazione del non avere tutto-e-subito]

se è frustazione non è più capriccio...per come la vedo io.

Ma di nuovo solo un esporre in modo plateale qualcosa che un adulto si terrebbe dentro.

O forse come dicevo sopra il capriccio è poi questo...mostrare in modo esagerato rabbia per qualcosa che per noi adulti non è importante.
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“…Anche se, adottando certi metodi, i nostri figli, forse, mangerebbero meglio o dormirebbero di più, ci ubbidirebbero senza lamentarsi o starebbero un po’ più zitti, noi non li possiamo usare. E non necessariamente perchè questi metodi siano inutili o controproducenti, nè perchè causino traumi psicologici. Alcuni dei metodi che criticheremo in questo libro sono efficaci, e forse qualcuno sarà anche innocuo. Ma ci sono cose che, semplicemente, non si fanno”.
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chiaretta_1974

Re: quando un pianto e un capriccio?

Post by chiaretta_1974 »

lenina wrote:cos'è il "capriccio"?

si aprano le danze :cisssss:


le apro anche io.

a che età del bambino ti riferisci?

non è indifferente nella valutazione di cosa sia o cosa non sia un "capriccio".
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lenina
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Re: quando un pianto e un capriccio?

Post by lenina »

chiaretta_1974 wrote:
lenina wrote:cos'è il "capriccio"?

si aprano le danze :cisssss:


le apro anche io.

a che età del bambino ti riferisci?

non è indifferente nella valutazione di cosa sia o cosa non sia un "capriccio".


descrivetemelo alle varie età

Cioè a 4 anni un capriccio pare sia non aver pazienza pur avendo già il senso del tempo.

La "teoria" l'ho letta...di diversi tipi...volevo un po' di pratica :cisssss:
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