Posted: Tue Jun 24, 2008 6:17 pm
Ecco che arriva la pazza...
Ho sposato mio marito 2 volte, la prima volta in comune la seconda in chiesa.
La prima volta in comune con abito nuziale, megapranzo e bomboniere. Ai tempi volevo sposarmi in chiesa, perchè cattolica non praticante, il sacerdote non mi permise di fare il matrimonio misto (Gianpiero è ateo e non mi andava affatto che giurasse davanti a qualcosa in cui non crede) e allora optammo per il comune, bella cerimonia, ma in cuor mio sentivo che una parte importante della mia vita, la religione (anche se non praticante) non faceva parte di quell'unione.
Quando è nato Michele abbiamo scoperto che, nella nostra parrocchia era arrivato Don Gianluca, l'aiuto parroco che c'era nella nostra cittadina quando eravamo piccoli, con lui abbiamo fatto il catechismo per il battesimo del bimbo e parlando con lui di questo piccolo vuoto, mi ha detto che se volevamo il matrimonio misto lui ci sposava volentieri. Gianpiero ne è stato contento e ci siamo ri-sposati quando Michele aveva 1 anno. Vestiti in maniera molto semplice e con solo amici e genitori alla messa.
Questo lo dico perchè ci si può sposare prima o dopo un figlio, in chiesa o in comune, l'importante, secondo me è che se si decide di farlo non sia solo per il figlio, oppure in chiesa solo per le foto.
Io ho sposato Gianpiero 2 volte perchè lo amo e volevo e voglio che ci sia un sigillo. Volevo che fosse mio marito a tutti gli effetti. Punto.
Secondo me il problema non è la convivenza o il matrimonio. La cosa è soggettiva, l'amore non è un contratto, daccordo, ma perchè deve diventarlo perchè è in arrivo un bimbo?
Comunque questa è la mia modestissima (e magari pure sbagliata) opinione, secondo me bisogna fare sempre e solo ciò che si sente...
Ho sposato mio marito 2 volte, la prima volta in comune la seconda in chiesa.
La prima volta in comune con abito nuziale, megapranzo e bomboniere. Ai tempi volevo sposarmi in chiesa, perchè cattolica non praticante, il sacerdote non mi permise di fare il matrimonio misto (Gianpiero è ateo e non mi andava affatto che giurasse davanti a qualcosa in cui non crede) e allora optammo per il comune, bella cerimonia, ma in cuor mio sentivo che una parte importante della mia vita, la religione (anche se non praticante) non faceva parte di quell'unione.
Quando è nato Michele abbiamo scoperto che, nella nostra parrocchia era arrivato Don Gianluca, l'aiuto parroco che c'era nella nostra cittadina quando eravamo piccoli, con lui abbiamo fatto il catechismo per il battesimo del bimbo e parlando con lui di questo piccolo vuoto, mi ha detto che se volevamo il matrimonio misto lui ci sposava volentieri. Gianpiero ne è stato contento e ci siamo ri-sposati quando Michele aveva 1 anno. Vestiti in maniera molto semplice e con solo amici e genitori alla messa.
Questo lo dico perchè ci si può sposare prima o dopo un figlio, in chiesa o in comune, l'importante, secondo me è che se si decide di farlo non sia solo per il figlio, oppure in chiesa solo per le foto.
Io ho sposato Gianpiero 2 volte perchè lo amo e volevo e voglio che ci sia un sigillo. Volevo che fosse mio marito a tutti gli effetti. Punto.
Secondo me il problema non è la convivenza o il matrimonio. La cosa è soggettiva, l'amore non è un contratto, daccordo, ma perchè deve diventarlo perchè è in arrivo un bimbo?
Comunque questa è la mia modestissima (e magari pure sbagliata) opinione, secondo me bisogna fare sempre e solo ciò che si sente...