Posted: Tue Oct 14, 2008 11:52 am
Cara figlia.....intanto benvenuta. Qui il confronto è diversificato e ogni età ha qualcosa da dire, da prendere e da dare, quindi non sentirti invadente, se non sei tu che ti senti tale qui, noi siamo ben contente di ascoltare, per me poi personalemente, che mi trovo dall'altra parte della barricata (avendo figli adolescenti anche se più piccoli 16 e 15 anni) è davvero una fonte di conoscenza in più.
Detto questo io credo che Chiara nel suo primo intervento abbia davvero colto nel segno. Anche per me i tuoi genitori devono ancora metabolizzare il fatto che tu non dipendi più da loro e se prima potevano diciamo "ricattarti" benevolmente perché dipendevi da loro, ora lo fanno con il "rinfacciarti" benevolmente quanto hanno fatto per te. Ma dietro tutto ciò nasconde il disagio tipico di tutti i genitori che non vorrebbero lasciar andare i propri figli.
Chi ne fa le spese di più è senz'altro tua sorella che ancora è in casa con loro.
Io parlerei con loro a cuore aperto, rassicuradoli che nonostante tu sia indipendente ci sei sempre per loro, che gli vuoi davvero bene e che sei grata per tutti i sacrifici che ahhno fatto per te, e che questo tuo essere indipendente appunto è il risultato della loro educazione fatta di amore e di sacrifici. Che devono essere fieri di loro stessi se a 21 anni tu sei indipendente (pensa a quanti vivono in casa da mamma oltre i 30 anni con la scusa dello studio e del non lavoro!). Ossia io punterei ad elogiare loro per come sei tu ora: indipendente, felice, e molto fiera di loro.
Poi stai vicino a tua sorella e offrile una spalla sempre perché per lei, ti parlo per esperienza diretta, è molto dura restare sola in casa, perché la paura che hanno i tuoi genitori ora, anche se inconsapevole, è che con il tuo esempio lei possa rendersi indipendente da loro, e sentirsi così nuovamente spodestati del loro ruolo.
Insomma non è facile, si dice che sono i genitori a dover capire i figli sempre, ma in questo caso penso sia tu a dover tenere duro e capire loro!
Scrivi ancora e tienici aggiornate!
Detto questo io credo che Chiara nel suo primo intervento abbia davvero colto nel segno. Anche per me i tuoi genitori devono ancora metabolizzare il fatto che tu non dipendi più da loro e se prima potevano diciamo "ricattarti" benevolmente perché dipendevi da loro, ora lo fanno con il "rinfacciarti" benevolmente quanto hanno fatto per te. Ma dietro tutto ciò nasconde il disagio tipico di tutti i genitori che non vorrebbero lasciar andare i propri figli.
Chi ne fa le spese di più è senz'altro tua sorella che ancora è in casa con loro.
Io parlerei con loro a cuore aperto, rassicuradoli che nonostante tu sia indipendente ci sei sempre per loro, che gli vuoi davvero bene e che sei grata per tutti i sacrifici che ahhno fatto per te, e che questo tuo essere indipendente appunto è il risultato della loro educazione fatta di amore e di sacrifici. Che devono essere fieri di loro stessi se a 21 anni tu sei indipendente (pensa a quanti vivono in casa da mamma oltre i 30 anni con la scusa dello studio e del non lavoro!). Ossia io punterei ad elogiare loro per come sei tu ora: indipendente, felice, e molto fiera di loro.
Poi stai vicino a tua sorella e offrile una spalla sempre perché per lei, ti parlo per esperienza diretta, è molto dura restare sola in casa, perché la paura che hanno i tuoi genitori ora, anche se inconsapevole, è che con il tuo esempio lei possa rendersi indipendente da loro, e sentirsi così nuovamente spodestati del loro ruolo.
Insomma non è facile, si dice che sono i genitori a dover capire i figli sempre, ma in questo caso penso sia tu a dover tenere duro e capire loro!
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