Posted: Thu Nov 01, 2007 10:06 am
non so, onestamente. gran parte va al culo immenso, questo è certo. ma so anche che sono così per quello che io sono riuscita a trasmettergli, facciamo ub bel 50%
Le mamme 2.0 si incontrano qui per parlare di gravidanza, allattamento, post-partum, svezzamento ma anche attualità, hobbies, libri...
https://noimamme.it/forum/
Azur wrote:Il problema non è il bambino gatto di marmo, qui il problema è il bambino vivace, per legarmi al post di Sinanna facciamo che il gatto di marmo salta la pozzanghera, per tutti gli altri che ci saltano a piè pari dentro, quanto incide la reazione di mammà?
Per un bimbo a cui non serve dare la mano ce ne stanno 10 che devi pigliarli pei capelli, nella scala di quei 10, quanto conta come la prende mamma?
Ma vivace e difficile sono due cose completamente diverse...
Sara era MOLTO più vivace di Lucas, si buttava nel pericolo senza vederlo, se mi giravo due secondi andava con il primo che passava per strada, per lei abbiamo stravolto la casa e messo cancelletti/paracolpi/paraspigoli ovunque,
ma è sempre stata una bimba "facile"....
Eliminati i primi tre mesi (nata sottopeso, problemi a mangiare) poi è sempre stata una bambina facile da gestire, una bimba solare, entusiasta, contenta di fare tutto il casino che faceva...
Luchi invece, eliminati pure lui i primi tre mesi (in cui era un bambolotto mangia&dormi), e fino ai quasi tre anni è stato un bimbo pesante, un bambino sempre insoddisfatto, sempre frignino, sempre lamentoso...
Non è mai scappato in mezzo alla strada, in casa tutti gli ammenicoli sono tornati al loro posto e lampade/pietti e bicchieri li ho rotti io, ma anche se la mia pazienza dopo la prima esperienza era già aumentata del 1000%, le mie capacità genitoriali pure, la mia "rete di sicurezza" e di aiuti anche, ho fatto molta più fatica con lui....
Quindi la fortuna (parlando di bambini sani, ovviamente) io ce la vedo sì nell'avere un bambino di indole, carattere, quello che vuoi, più o meno "leggero"...
E non si tratta neanche di similitudine di carattere, di essere in sintonia con la madre, perché ad es. io e Sara siamo agli antipodi, io sono molto più simile all'essere pacato e tranquillo di Lucas....
(non tocco il tema sonno perché il problema mi sono resa conto è essenzialmente mio, ovvero sono IO che ho il sonno leggero e mi lascio disturbare dai loro "tramestii", infatti l'unica cosa che hanno avuto in comune sono state le notti - per me - agitate)
loffin wrote:
Diceva il Bernardi che quei bambini che definiamo più difficili, sono quelli che non riusciamo ad inquadrare nel NOSTRO ideale di bambino, non corrispondono all'identikit che ci siamo prefissati, e per i quali facciamo più fatica ad immedesimarci.
Sono loro più difficili o siamo noi meno facili?
daria wrote:loffin wrote:
Diceva il Bernardi che quei bambini che definiamo più difficili, sono quelli che non riusciamo ad inquadrare nel NOSTRO ideale di bambino, non corrispondono all'identikit che ci siamo prefissati, e per i quali facciamo più fatica ad immedesimarci.
Sono loro più difficili o siamo noi meno facili?
io aspetto da un mese e metto che la mia edicola mi procuri i due volumi di bernardi![]()
comunque mi attengo a questo pensiero che e' anche il mio
non ho difficolta' ad ammettere che per me e' andata cosi, e c'e' pure un articolo nella home del sito che rispecchia quello che era la mia idea dei figlio e la difficolta' riscontrata quando la realta' mi ha dato qualcosa di diverso, forse ora con enea e' veramente tutto piu' facile perche' lui si avvicina a quello che immaginavo fosse mio figlio