Ti leggo con interesse Chiaretta, però
alla diversità che aiuta i bimbi c'è una diversità
che non aiuta noi, che se talvolta illumina e apre
nuove prospettive, altre volte incrina delle sicurezze.
Io credo che sia giusto avere un papà e una mamma diversi,
giusto e normale, perché un uomo non è una donna e un papà
non è una mamma. Ma quando c'è un metodo, uno stile,
una prassi educativa credo sarebbe meglio avere poche regole chiare
che non una molteplicità di visioni. Questo quando i bimbi sono piccoli-
sono invece convinta che crescendo apprezzeranno molto
le diverse sfaccettature di noi genitori.
Mamma e papà : educatori diversi
Moderator: Paola
b71 wrote:Ti leggo con interesse Chiaretta, però
alla diversità che aiuta i bimbi c'è una diversità
che non aiuta noi, che se talvolta illumina e apre
nuove prospettive, altre volte incrina delle sicurezze.
Io credo che sia giusto avere un papà e una mamma diversi,
giusto e normale, perché un uomo non è una donna e un papà
non è una mamma. Ma quando c'è un metodo, uno stile,
una prassi educativa credo sarebbe meglio avere poche regole chiare
che non una molteplicità di visioni. Questo quando i bimbi sono piccoli-
sono invece convinta che crescendo apprezzeranno molto
le diverse sfaccettature di noi genitori.
si certo, il problema maggiore resta quello di due adulti che si trovano a fare i conti con le proprie e normali insicurezze. ma la sicurezza di avere un comportamento corretto te la darebbe semplicemente il fatto che questo fosse condiviso dal tuo partner? potreste sbagliare entrambi e non rendervene conto, la vostra sarebbe una sicurezza di certo, ma solo interna a voi due.
sulle poche regole chiare sono d'accordo, ma quelle fondamentali.
per il resto, siamo davvero convinti che cresceranno repressi se devono stare a tavola fino alla fine del pasto o al contrario cresceranno selvaggi se acchiappano un pezzo di prosciutto e corrono a giocare?
la verità dell'educazione te la da l'osservazione di tuo figlio, non una qualsiasi teoria nè linea educativa: guardarlo in due, osservarlo, parlare di lui, di come lo vedete, lo immaginate, ne interpretate il comportamento...bisogna conoscerli insieme, i figli, rappresentarseli anche in coppia oltre che come singoli. A volte i comportamenti dei genitori sono così agli antipodi perchè la rappresentazione che hanno del figlio è molto diversa.
Uno stesso bambino può essere visto timido ed indifeso da un genitore e furbetto e monello dall'altro. Modificare la rappresentazione è molto difficile, è vero, ma è utile ad esempio impostare un dialogo del tipo: Io vedo N. così (timido, capriccioso, arrogante, ...) perchè ha fatto questo (e dire comportamenti oggettivi, reali, concreti). Magari lo stesso comportamento è visto dall'altro genitore come segnale di un altro stato emotivo. Ecco che si dialoga non su sè stessi ma sul figlio, lo si conosce insieme..
E se la prossima volta nostro marito (o moglie) avrà un certo tipo di reazione, forse ne comprenderemo il perchè e sarà un passo avanti..in un cammino che durerà tutta la vita.
Pala...
come sono bravi i nostr maritini (il mio prima di tutti) a dare lezioni di pedagogia, ad avere sempre la risposta buona a tutto DOPO che la mamma ha agito e il suo comportamento non ha sortito effetti sperati...
Non ti preoccupare: prima di tutto sei in buona compagnia (ti sta parlando un'altra mamma degenere che urla sempre, che tratta male la propria figlioletta, etc...), ma poi anche se tuo figlio stesse tutti i pomeriggi per un mese intero solo con il papà, si comporterebbe diversamente, SICURAMENTE non farebbe i capricci, e tuo marito direbbe "Ma con me non le fa queste cose!", così come dice mi omarito. E i omi chiedo quanto danno per un omicidio con infanticidio!!!
bacioni a te, altra-mamma-degenere!!!
come sono bravi i nostr maritini (il mio prima di tutti) a dare lezioni di pedagogia, ad avere sempre la risposta buona a tutto DOPO che la mamma ha agito e il suo comportamento non ha sortito effetti sperati...
Non ti preoccupare: prima di tutto sei in buona compagnia (ti sta parlando un'altra mamma degenere che urla sempre, che tratta male la propria figlioletta, etc...), ma poi anche se tuo figlio stesse tutti i pomeriggi per un mese intero solo con il papà, si comporterebbe diversamente, SICURAMENTE non farebbe i capricci, e tuo marito direbbe "Ma con me non le fa queste cose!", così come dice mi omarito. E i omi chiedo quanto danno per un omicidio con infanticidio!!!

bacioni a te, altra-mamma-degenere!!!
- Lella
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- Joined: Fri Dec 15, 2006 4:23 pm
Ho letto le risposte di Chiaretta che trovo molto affini alla mia opinione.
Anche noi differiamo su alcuni aspetti anche se tendiamo a non contraddirci o a non discuterne il punto di vista davanti ai bambini.
Lui è molto più rigido sui giochi concessi in casa, ad esempio l'uso del pallone è proibito, per me è ammesso con tiri a rasoterra.
Per il papà non si parla mentre si mangia, io invece sorvolo su questo.
Per la mamma bisogna andare a letto durante la settimana entro le 21,00, il papà su questo è invece più accomodante.
Non credo che queste vedute diverse, in fondo su piccole cose, possano disorientarli ma semmai ad abituarli ad adattarsi a diversi caratteri e a capire che non tutti gli adulti sono uguali.
Sui grandi temi e principi poi è normale, naturale, che essendoci trovati e sposati siamo d'accordo.
Anche noi differiamo su alcuni aspetti anche se tendiamo a non contraddirci o a non discuterne il punto di vista davanti ai bambini.
Lui è molto più rigido sui giochi concessi in casa, ad esempio l'uso del pallone è proibito, per me è ammesso con tiri a rasoterra.
Per il papà non si parla mentre si mangia, io invece sorvolo su questo.
Per la mamma bisogna andare a letto durante la settimana entro le 21,00, il papà su questo è invece più accomodante.
Non credo che queste vedute diverse, in fondo su piccole cose, possano disorientarli ma semmai ad abituarli ad adattarsi a diversi caratteri e a capire che non tutti gli adulti sono uguali.
Sui grandi temi e principi poi è normale, naturale, che essendoci trovati e sposati siamo d'accordo.
CARPE DIEM
guarda lella sto sentendo di molti papà ma non solo qui nel forum anche tra le mie amiche che tengono molto a questa disciplina a tavola.
io ti porto il mio esempio.
allora a tavola da noi non si fanno cavolate tipo lancio di posate, molliche ecc... in linea di massima si tiene un comportamento che sia di esempio anche quando si va fuori.
in linea di massima non si gioca neppure perchè già ale mangia poco se si perde dietro un gioco è la fine.
però i giochi son sul tavolo così alla fine mentre mamma e papà chiacchierano e aspettano il caffè ale se vuole gioca o scende a giocare in terrazza o va a vedere la tv.
è qui che volevo arrivare.
mi son sentita fare delle critiche ( che ti potrei dire dove mi son scivolate) perchè io in cucina non ho la tv.
io non ce l'ho perchè non l'ho voluta.
perchè sono nata e cresciuta con un padre che voleva il silenzio tombale al momento del pranzo e della cena mentre per noi figli era il momento in cui a macchinetta specie da più grandicelli tornati da scuola ecc raccontavamo alla mamma la nostra giornata.
a me ha pesato tanto quel silenzio in virtù di cosa poi del tg?
di forum?
in cucina da me la tv non c'è noi chiacchieriamo, cantiamo e poi giù tutti a giocare insieme.
per me mangiare deve essere un momento di interesse verso i bambini io chiedo ad ale di rendere partecipe suo papà della suo giornata gli raccontiamo tutto e cerco così di rendere piacevole quel momento che per me è stato sempre spiacevole.
io ti porto il mio esempio.
allora a tavola da noi non si fanno cavolate tipo lancio di posate, molliche ecc... in linea di massima si tiene un comportamento che sia di esempio anche quando si va fuori.
in linea di massima non si gioca neppure perchè già ale mangia poco se si perde dietro un gioco è la fine.
però i giochi son sul tavolo così alla fine mentre mamma e papà chiacchierano e aspettano il caffè ale se vuole gioca o scende a giocare in terrazza o va a vedere la tv.
è qui che volevo arrivare.
mi son sentita fare delle critiche ( che ti potrei dire dove mi son scivolate) perchè io in cucina non ho la tv.
io non ce l'ho perchè non l'ho voluta.
perchè sono nata e cresciuta con un padre che voleva il silenzio tombale al momento del pranzo e della cena mentre per noi figli era il momento in cui a macchinetta specie da più grandicelli tornati da scuola ecc raccontavamo alla mamma la nostra giornata.
a me ha pesato tanto quel silenzio in virtù di cosa poi del tg?
di forum?
in cucina da me la tv non c'è noi chiacchieriamo, cantiamo e poi giù tutti a giocare insieme.
per me mangiare deve essere un momento di interesse verso i bambini io chiedo ad ale di rendere partecipe suo papà della suo giornata gli raccontiamo tutto e cerco così di rendere piacevole quel momento che per me è stato sempre spiacevole.
beba wrote:mi son sentita fare delle critiche ( che ti potrei dire dove mi son scivolate) perchè io in cucina non ho la tv.
io non ce l'ho perchè non l'ho voluta.
Qualunque sia il motivo per cui non hai voluto la Tv in cucina, hai fatto benissimo. A me piacerebbe tantissimo stare a tavola con te per quello che dici che succede: chiacchiere, giochi, etc... E ti invidio tantissimo per essere riuscita a spuntarla su una cosa che per mi marito sembra vitale. . Al contrario di te, la situazione a casa mia è TV accesa su Dragon Ball (x mio marito), Freddy che non se ne può fregare di meno legge un topolino, io di conseguenza o leggo, o cerco di intavolare una discussione con la mia metà...
A casa nostra sono io quella che, come molti mariti, ci tiene ad un comportamento educato a tavola. Mi dà fastidio che ognuno mangia, vede quello che gli pare, quando ha finito volta le spalle e buonasera. ma siamo una famiglia o una mensa aziendale??!!!

-
- Admin
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Re: Mamma e papà: educatori diversi
Rie wrote:Non ci piango, non mi arrendo, non mi arrabbio.
Semplicemente, ci rifletto, e mi domando come comportarmi.
Mi piacerebbe sapere...
anche nelle vostre famiglie c'è una discrasia fra come educa la mamma e come educa il papà?
Se c'è, che effetti pensate che abbia nel presente/possa avere in futuro sui figli?
Tendete a risolverla? A tollerarla?
Io... una via di mezzo: mi do alla mediazione, tirando la corda dalla mia parte pur senza mettermi (se non nell'emergenza) a questionare davanti ai bambini.
come nel gioco, completamente diverso, anche sull'educazione, pur seguendo linee di base simili,c'è differenza...
come te, medio :D anche se non d'accordo non discuto mai davanti ai bambini..
diciamo che equilibriamo una mi certa rigidità a una sua certa tolleranza, per non farci mettere i piedi in testa dai due nani :D
ma se esce un no ,ad esempio, da parte mia, non diventa un si per armando...puo' trasformarsi più tardi in un ni :D
La vita si restringe o si espande in proporzione al coraggio di ognuno.
Anais Nin
Anais Nin
speltra wrote:beba wrote:mi son sentita fare delle critiche ( che ti potrei dire dove mi son scivolate) perchè io in cucina non ho la tv.
io non ce l'ho perchè non l'ho voluta.
Qualunque sia il motivo per cui non hai voluto la Tv in cucina, hai fatto benissimo. A me piacerebbe tantissimo stare a tavola con te per quello che dici che succede: chiacchiere, giochi, etc... E ti invidio tantissimo per essere riuscita a spuntarla su una cosa che per mi marito sembra vitale. . Al contrario di te, la situazione a casa mia è TV accesa su Dragon Ball (x mio marito), Freddy che non se ne può fregare di meno legge un topolino, io di conseguenza o leggo, o cerco di intavolare una discussione con la mia metà...
A casa nostra sono io quella che, come molti mariti, ci tiene ad un comportamento educato a tavola. Mi dà fastidio che ognuno mangia, vede quello che gli pare, quando ha finito volta le spalle e buonasera. ma siamo una famiglia o una mensa aziendale??!!!![]()
ti ringrazio cara per averla vinta ho solo spiegato a mio marito quello che era stato un mio disagio lui che poi ha conosciuto mio papà e sa che sa essere un uomo di burro dal cuore grande ma anche un macigno su un piede.
finito di mangiare la tele mica è fuggita dalla sala.
anzi uno sguardo alla tele e altre attività che siano giochi coi bimbi, uno sguardo al computer o in silenzio insieme sul divano.
