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Re: I tempi con un neonato
Posted: Wed May 21, 2008 10:38 pm
by chiaretta_1974
Rie wrote:Sheireh wrote:Senza considerare cose più "pesanti" come il rientro al lavoro... a 3-4 mesi il bambino così abituato, come può essere lasciato ai nonni o al nido? Non è traumatico per lui? O l'età è già abbastanza differente per permetterlo senza "tragedie"?.
Paradossalmente, per la ragione spiegata da Luvetta, in genere a 3-4 mesi i bimbi si separano più facilmente dalle mamme che a 8-9.
Certo, il "tocco" della mamma è inconfondibile.
Vero è che se ci sono figure amorevoli adatte a sostituirla, e il papà e i nonni possono essere tali, la sporadica separazione è accettabile per il bimbo e il più delle volte non traumatica.
Io credo che il rispondere ai bisogni del bambino, il contatto con lui, non escludano molte delle attività che tu temi possano essere compromesse.
Prima di tornare al lavoro, non ho quasi mai lasciato i bimbi ad altri. Ci sono molte cose che, è ovvio, da soli si fanno più alla svelta, ma CON un bimbo possono essere fatte ugualmente.
Sono andata in biblioteca, al museo, più banalmente a fare commissioni con un pargolo nel marsupio. Con alex neonato a volte saltavamo i pasti perché non riuscivo a cucinare, ma quando c'è stato anche Fede DOVEVO cucinare per il fratello maggiore, e così ho persino rischiato di allungare un braccio a mescolare il sugo mentre reggevo Federico con l'altro.
La tua vita familiare e lavorativa avrà una piccola rivoluzione, ma, vedrai, scoprirai di avere risorse che non ti aspettavi e, riordinando le priorità e godendoti il tempo lento e intimo dell'inizio della tua avventura di mamma, stai tranquilla che ce la farai per davvero, quando verrà il momento.
Ed è molto, molto bello quello che scrivi di tua mamma e del rapporto che vuoi costruire con lei, in un cerchio fra donne che, credimi, è una grande risorsa.
Rie tu sei il mio tranquillante naturale. Leggerti mi fa stare bene.
Posted: Wed May 21, 2008 11:25 pm
by Sandy
Pure io mi facevo mille domande su come sarebbe stato, come avrei fatto ecc ecc.
Dopo la nascita di Matteo la mia vita è cambiata completamente, però ti dirò che malgrado tutto riesco a conciliare l'essere mamma e moglie il curare mia nonna e fare le faccende domestiche ecc ecc e lavorare 2 giorni a settimana fuori casa. L'inizio è stato quasi da incubo, però ora sono felicissima.
Re: I tempi con un neonato
Posted: Thu May 22, 2008 8:27 am
by Patrizia
Sheireh wrote:Mi sono soffermata a rileggere il discorso di Chiaretta sulla possibilità di viziare o meno un neonato (per la precisione:
http://www.noimamme.it/Cucciolandia/Primi-mesi/%C8-possibile-viziare-un-neonato?/)
Tralasciando il concetto e l'argomento, con cui sono concorde, mi sono chiesta, e non per la prima volta: come conciliare questo "modus operandi" con la normale vita famigliare, lavorativa e generale?
Intendo anche solo nelle piccole cose...
Come è possibile uscire a fare una commissione, portare fuori il cane, farsi la doccia, cucinare la cena, se il nostro bambino ha bisogno di noi e del nostro contatto in continuazione per mesi?
Come è possibile lasciarlo al papà o ai nonni per sbrigare qualche piccola cosa?
prima risposta: CE LA FARAI, ECCOME!!!
Non sto scherzando nè minimizzando, all'inizio sarai totalmente assorbita da questo fagottino ciucciante e forse la prenderai come cosa normale e istintiva, forse la sentirai come pesante e soffocante, ma piano piano ti abituerai a ricavarti i tuoi spazi.
Esci a fare una commissione con il tuo piccino!
Porti fuori il cane con il tuo piccino!
Ti farai una doccia con il tuo piccino in bagno oppure attenderai una visita della nonna o il rientro del papà per concederti quei 2 minuti di acqua calda!
Preparerai la cena con il tuo piccino nella sdraietta o nella carrozzina vicino a te, magari cantando o parlandogli così sentendo la tua voce starà tranquillo. Oppure tenendolo nel marsupio se il piccino avrà bisogno del tuo contatto fisico.
Farai la pipì con il tuo piccino in braccio e questo non per i primi mesi ... anche per il primo anno!
Insomma, non ti dvei preoccupare ADESSO di queste cose perchè le soluzioni arriveranno man mano.
Sofia è stata una neonata facile, fin dall'inizio faceva poppate esaurienti di anche un'ora ma poi avevo quasi sempre due ore di intervallo ..... andavamo a spasso, facevo la spesa, stiravo, tutto con lei. E se succedeva che anticipasse la poppata .. beh poppava dove capitava (autogrill, panchina al parco, parcheggio supermercato)
Dodino è stato un neonato molto impegnativo. Non dormiva di giorno (nè di notte a dirla tutta), poppava di continuo ma in maniera agitata e scomposta (reflusso), stava tranquillo solo in braccio. Quindi è stato meno facile fare di tutto con lui ... però piano piano ho spostato il suo (e il mio) limite di sopportazione e quindi sono riuscita a fare comunque qualche cosa .. diciamo un 10% di quello che facevo con Sofia. Ad esempio, non ho mai mai cenato senza avere Dodino in braccio o attaccato alla tetta .. almeno per i primi 4/5 mesi!
Posted: Thu May 22, 2008 8:37 am
by tati
chiaretta_1974 wrote:Luvetta wrote:E, soprattutto, rispondetemi sinceramente: quand'è stata l'ultima volta che avete alzato la testa per guardare il cielo?
Oggi pomeriggio. Ed ho pensato: mannaggia, piove ancora!
scusa, torno seria
io il cielo lo guardo ogni sera.
se riesco, se mi sveglio prima dei bimbi, anche ogni mattina.
la cosa bellissima quando il tempo è decente è svegliarsi dieci minuti prima, uscire in giardino, e dondolare sul dondolo, guardando il cielo azzurro con un sole ancora lontano.
poi sento i piedi nudi di ely o paolo e le loro voci, e mi sento carica.
(ecco questo è da un pò che non lo faccio visto il tempo decisamente di m....)
ma ogni sera, prima di dormire, osservo il cielo.
è il mio modo di dire ciao ad un amico che on è più qui, da 12 anni.
Posted: Thu May 22, 2008 8:38 am
by caterina
Io non avrò nonni, saremo solo io e mio marito, e questo mi spaventa. certo, ho una sorella e una zia che mi abitano a 100 mt di distanza, ma mia sorella ha due figli più è genitore affidatario (quindi ne ha quasi sempre 3), e lavora mezza giornata. Mia zia è proprietaria insieme a mia sorella della farmacia di famiglia e ha un figlio. Insomma, non è che la gente potrà mettersi a 90 per me :)
Questo sì, mi spaventa. Ma non sarò nè la prima nè l'ultima, e questo mi rincuora (un pò).
Da quello che ho visto con 4 nipoti, si fa quello che si riesce, senza fretta e senza dover imporsi niente. Almeno per i primi tempi...
E si chiede aiuto se non ce la si fa...che sia una donna delle pulizie, i nonni o quant'altro..
Posted: Thu May 22, 2008 8:41 am
by tati
io non lavoro, da quando ho avuto ely mi sono dedicata completamente all essere madre,e lo farò credo per i prossimo tre anni.
ma spazi per me, li ho presi nonostante un neonato in casa.
vuoi la palestra un ora a settimana, vuoi il corso di nuoto, vuoi un uscita al bar, o un film al cinema.
per gli impegni che si hanno, per la vita che si fa, improvvisamente ci si ritrova con un fagottino in più.
ma non sarà un peso, ne tantomeno distruggerà tutto gli equilibri.
se ne formeranno di nuovi.
non ho mai fatto spesa senza di loro, non sono mai andata a fare due passi senza di loro.
se vedo un amica, loro sono al mio fianco.
se faccio la doccia, mi portavo il piccino appena nato accanto, così lo sentivo.
se facevo il bagno, il piccino scendeva con me, così sorrideva.
insomma, ce la farai.
perchè essere mamma è qualcosa di magico
Posted: Thu May 22, 2008 9:14 am
by Lella
Guarda è innegabile che gestire un neonato comporta molti sacrifici di tempo e attenzioni esclusive.
Io ad esempio non ho potuto mai contare sull'aiuto dei miei e in entrambe le maternità ho passato momenti difficili, la seconda volta con una consapevolezza maggiore che tutto poi si ridimensiona.
Io ho usato tanto il marsupio anche in casa per assecondare il bisogno di contatto del bambino e potermi muovere il minimo indispensabile per combinare qualcosa in casa.
Comunque non ti preoccupare troppo che alla fine tutte le mamme trovano le risorse e i modi per accontentare il proprio figlio e farlo crescere bene senza fargli mancare ciò di cui ha bisogno.
Posted: Thu May 22, 2008 9:33 am
by Vavi
Sorrido.
E' proprio la prospettiva che cambia.
Ora ti chiedi "come faro' ad uscire senza bambino? Non e' un trauma per lui?"
Un domani dirai "Come fa il bambino a stare bene senza di me? Senza la SUA mamma? Andate via nonni, zii, cugini, giu' le mani da mio figlio! Dove vado io viene lui!"
E se ti allontanerai e lui stara' benissimo senza di te perche' magari e' piccolo e non se n'e' accorto, piangerai tutte le tue lacrime e ti sentirai che non gli sei mancata.
Insomma il trauma del distacco viene prima a te che non a lui.
