Non è un racconto speciale, ma tant'è... lo racconto lo stesso!
Dpp 5 o 6 agosto, dopo svariate vicissitudini, tra le quali diabete gestazionale e un presunto ritardo di crescita rientrato all'ecografia di controllo a metà luglio cominciavo a pensare che forse sarei diventata mamma, nonostante la piccola pancia non mi facesse sembrare la cosa neppure tanto vicina.
Il 19 luglio, compleanno della zia, decido di festeggiarla con una bella polenta ai formaggi e una lunga passeggiata mattutina per sgranchirmi un po' visto che dopo qualche giorno di dolorini stavo di nuovo bene.
Passano 2 giorni senza avvisaglie, dal corso preparto mi aspetto le contrazioni preparatorie e sono tranquilla. La sera del 20, dopo cena, verso le 20, cominciano dei dolori... sono forti e ogni 8-10 min., provo ad andare a letto con il mio compagno, ma non resisto, mi alzo e mi metto sul divano, lo tranquillizzo dicendogli che i dolori sono distanziati e che al corso ci hanno detto che possono esserci già diversi giorni prima... e poi sono a 37+6, non saranno quelli giusti!
Intanto passo tutta la notte con micropisoli di 2-3 min intervallati da ondate di dolore (sì, sono proprio ondate inconfondibili ho pensato... eppure ora non me le ricordo!)... controllo i tempi: irregolari, tra i 3 e i 10 min... penso che se queste sono preparatorie a cavallo siamo!
Al mattino il mio compagno si alza (in realtà è passato diverse volte anche la notte, povero) e mi chiede come va: "Ormai ci siamo, ma sono ancora irregolari, vai pure al lavoro, ma magari torni per pranzo". Va via preoccupato, ma aveva una riunione importante e rimango a casa a contorcermi da sola.
Verso le 10 mando un sms a mia sorella che sarebbe venuta a pranzo da me chiedendole di passare a prendermi la settimana enigmistica ed un giornale di gossip... potevano servire nell'attesa(come no!)
Arriva un pò agitata con i giornali e capisce subito che qualcosa non va... ma và!
Lei cucina e mangia mentre io continuo a contorcermi cercando una posizione comoda tra divano, sedia, terra, tavolo, lampadario... no, quello serve ad altro...
Piango a tratti perché non ce la faccio e perché sono una cretina ad aver mandato il mio compagno al lavoro a 50 km da casa... vado in bagno 1000 volte e ho delle perdite (tappo mucoso?) intanto leggo la parte del travaglio dell'agenda di gravidanza per vedere se i sintomi sono tra i prodromi o indicano travaglio attivo... escludendo i dolorissimi (ma mi dico che evidentemente sono io troppo sensibile) tutto rientra tra i prodromi.
Alle 13 mia sorella deve andare al lavoro e il mio compagno mi chiama per dirmi che sta tornando a casa... resto a casa tipo 15 min che sembrano un'eternità... comincio a pensare seriamente di non poter partorire e che ho decisamente sbagliato nella scelta dell'ospedale in cui farlo, visto che non praticano epidurale e il cesareo è ultima speme... ma non voglio andare al sant'Anna e andrò al Santa Croce, se ci arrivo viva!
Il mio compagno arriva e pensa di partire subito... invece gli dico che ora che c'è lui mi sento più tranquilla, quindi di aspettare un po'... la verità è che avevo paura!
Alle 15 prende la borsa e mi costringe ad uscire, non mi può vedere in quelle condizioni e anche se non è travaglio è meglio se mi vedono in ospedale.
In macchina mi contorco,ma le vibrazioni mi fanno stare meglio... quando siamo quasi arrivati una macchina ci taglia la strada, il mio compagno suona e l'inteligentone rallenta, il mio compagno suona ancora e il tipo (che aveva pure torto, ma tutte a me???) si ferma e scende per attaccare briga! il mio compagno non dice niente e gli fa segno di guardare il sedile posteriore... gli si rizzano letteralmente i capelli e sale di corsa in macchina "scusa scusa... auguri auguri" grrrr
Arrivo, mi mandano in reparto... e non ricordo come ci si arriva!!!!
Vabbè, arrivo al piano e non so dove andare... no, non era difficile, è all'ingresso del reparto... aspetto di essere visitata, ma non si vede nessuno, ci sono dei parenti di una partoriente che si informano sul mio stato... sto bene, mentre stritolo la sedia... non riesco a cercare nessuno... suono un campanello e dopo un tempo che mi sembra un'eternità arriva un'ostetrica (credo, è tutto molto nebuloso), arriva anche il mio compagno e mi aspetta fuori dalla sala visite... visita... 5 cm!... sono ufficialmente in travaglio attivo, facciamo un tracciato per vedere se va tutto bene, poi posso scegliere se andare in stanza o in sala travaglio... non ci penso nemmeno a farmi vedere in questo stato... voglio la sala travaglio col mio compagno che mi massaggia la schiena!!!!
Seguono interminabili ore con visite che mi sembrano confine e che vedono verso le 18 una dilatazione di soli 7-8 cm, rompiamo le acque... ok, fiume in piena che esonda! Non sto comoda in nessuna posizione, non voglio la vasca e non voglio fare una doccia calda... sono un animale in gabbia che ha perso la ragione!
Alle 20 circa mi dicono che ci siamo, è ora di spingere... io la sento che vuole uscirmi dal sedere e chiudo tutto... non è il buco giusto!... quando finalmente lo dico all'ostetrica mi dice che è giusto così... ma io non ci credo! Vabbè, provo a spingere carponi... no, non riesco, seduta sul mio compagno... ho paura di romperlo e comunque non riesco... carponi sul letto... niente da fare... fa male... ma non sono le spinte giuste...
Il tempo passa infinito eppure senza che io sappia quantificarlo... all'ennesimo tracciato l'ostetrica si rende conto che le contrazioni sono 'fasulle' ed è per questo che le spinte non sono efficaci... ossitocina e vedrai come tornano!
Trasferimento in sala parto su lettino ostetrico (no, non voglio!... ma vincono loro, sono esausta) "non sono capace, fatemi il cesareo!" "lo dicono tutte, spingi, già si vedono i capelli" "ma non ce la faccio" "sì che ce la fai, hai forze a sufficienza finchè non esce" Intanto penso che al corso ci avevano detto che il momento peggiore era quando la testa era fuori a metà e bruciava un casino e io mi chiedo se posso sopportare un dolore ancora più forte e mi rispondo che no, non ce la posso fare, questa nascita non può andare avanti!
Alle 23,30 sono attorniata da ostetrica, ginecologa e infermiera del nido, tutte che ci chiedono come si chiamerà e noi che non lo diciamo, io che chiedo ora cosa succede e loro che mi dicono di stare tranquilla, ma che devo farla nascere entro le 24... ed ecco che finalmente arrivano le prepotenti contrazioni da ossitocina, per la prima volta sento il BISOGNO di spingere e dopo due contrazioni e poche spinte la testa è fuori (e NON fa male), ma nella stessa contrazione voglio ancora spingere, ma credo di non poterlo fare (ho visto troppi film!)... mi dicono che posso... ed è fuori! sono le 23,53 sto per dire al mio compagno di non preoccuparsi se non piange, ma caccia un urletto... Alessia è nata, la poggiano avvolta nella coperta su di me, ho paura a toccarla tanto mi sembra perfetta e chiedo al mio compagno come abbiamo fatto a farla così bella.
Aspettano un bel po' per tagliare il cordone, secondamento, poi la danno al papà mentre mi ricuciono e li ritrovo, tremante, ad aspettarmi in un'altra stanza dove finalmente siamo soli, provo a farla attaccare senza grande successo... ma ora ci siamo solo noi ed il momento è perfetto...
Tornata in stanza, passerò la notte a guardarla dormire nella cullina... e avessi dormito visto che da allora non ho più potuto!!!
