Ti salvo iooooooooo
Posted: Mon Sep 08, 2014 8:37 am
Un titolo sciocchino per una cosa, accaduta una settimana fa, che mi ha fatto sì sorridere ma anche riflettere.
Eravamo tutti e tre al cinema, appena usciti dalla sala.
Scala mobile, fatta a gradini (non il nastro).
Rachele ha abbastanza paura, anche perché di solito le scale mobili hanno gradini molto alti. Ma all'andata non ha voluto farsi prendere in braccio e al ritorno nemmeno. La tengo solo per mano. Ovviamente fiumana di gente dietro.
Io prendo lo scalino e comincio a scendere, Rachele invece si pianta come un mulo. Ho dovuto quindi mollarle la mano, altrimenti l'avrei trascinata con me, in basso.
Ho guardato indietro e l'ho vista sulla cima delle scale, con questa faccia tra il "ma porcocazzo" e il "oddio ho paura".
La gente dietro di lei che cominciava a spingere perché non capiva il perché del blocco.
Niente, come una pazza ho fatto la scala mobile al contrario (rischiando pure di inciampare, avevo un tacco alto 2 metri), sono arrivata, ho spintonato tutti, l'ho presa in braccio e me ne sono scesa di nuovo con lei addosso. Mio marito, che ha guardato tutta la scena, era abbastanza sconvolto, rideva molto.
<<Ma scusa, non potevi dirle di aspettare un attimo, finire di scendere le scale, risalire dai gradini e scendere di nuovo con lei invece di fare questa scena alla Mission Impossibile?>
Uhm.
Sì.
In effetti sì.
Ma è stato un istinto primordiale.
Ho visto mia figlia lì, in alto, da sola, con questa faccia un po' così. Non ho pensato alla cosa più ovvia. Mi sono "lanciata".
Mi ha fatto riflettere.
Eravamo tutti e tre al cinema, appena usciti dalla sala.
Scala mobile, fatta a gradini (non il nastro).
Rachele ha abbastanza paura, anche perché di solito le scale mobili hanno gradini molto alti. Ma all'andata non ha voluto farsi prendere in braccio e al ritorno nemmeno. La tengo solo per mano. Ovviamente fiumana di gente dietro.
Io prendo lo scalino e comincio a scendere, Rachele invece si pianta come un mulo. Ho dovuto quindi mollarle la mano, altrimenti l'avrei trascinata con me, in basso.
Ho guardato indietro e l'ho vista sulla cima delle scale, con questa faccia tra il "ma porcocazzo" e il "oddio ho paura".
La gente dietro di lei che cominciava a spingere perché non capiva il perché del blocco.
Niente, come una pazza ho fatto la scala mobile al contrario (rischiando pure di inciampare, avevo un tacco alto 2 metri), sono arrivata, ho spintonato tutti, l'ho presa in braccio e me ne sono scesa di nuovo con lei addosso. Mio marito, che ha guardato tutta la scena, era abbastanza sconvolto, rideva molto.
<<Ma scusa, non potevi dirle di aspettare un attimo, finire di scendere le scale, risalire dai gradini e scendere di nuovo con lei invece di fare questa scena alla Mission Impossibile?>
Uhm.
Sì.
In effetti sì.
Ma è stato un istinto primordiale.
Ho visto mia figlia lì, in alto, da sola, con questa faccia un po' così. Non ho pensato alla cosa più ovvia. Mi sono "lanciata".
Mi ha fatto riflettere.