Davvero mondi differenti
La conversazione avuta con Nene deriva dal fatto che ho problemi sul lavoro e forse potrei trovarmi a casa con figli grandi, cosa che vivo come "uno spreco", non tanto di per sé, quando in netto contrasto con il rientro in ufficio al termine della maternità facoltativa. Che è stato un sacrificio.
Premetto che i bambini, al tempo, lasciati a nove mesi con una fidata baby sitter e con il padre, erano sereni. Non ci sono mai stati episodi di loro disagio. Avevano un attaccamento sicuro a me, che per altro facendo part time riuscivo a trascorrere con loro il tempo dalle 15,00 all'ora della nanna.
Però ho sempre sentito che per loro sarebbe stato meglio stare con me.
Nel mondo dei sogni mi piacerebbe che alle mamme si consentisse di stare a casa, se lo desiderano, fino ai tre anni dei figli
Nene... è davvero incredibile come si percepiscano diversamente le cose!
Io i miei figli adesso (12 e 9 anni e mezzo) li vedo forti, indipendenti, poco bisognosi della mia presenza.
Fuorché il maggiore che ha bisogno di un cerbero per studiare muah muah... ma è un compito ingrato che delego più che volentieri.
Se devo fare autocritica... posso immaginare una cosa. Forse la visione che ho di loro è un riflesso del mio sentire.
Sono stata una mamma di bambini piccoli appagata, che si sentiva a suo agio, risoluta ed efficiente, piena di entusiasmo.
Viceversa sono una madre di ragazzini pur sempre innamorata di loro a affascinata dalla loro crescita... ma più insicura, sfasata, nervosa e incerta del proprio ruolo. Forse mi sento "inutile", mentre con i piccolissimi mi sentivo "utile", perché non mi sento una brava mamma di figli grandi?
Mah chissà! Come che sia ho vissuto come innaturale il distacco a pochi mesi, e di contro naturale, a tratti quasi doveroso, il distacco da un decenne e da un preadolescente.