La mia app del telefono diceva che mancava un giorno solo, ma in cuor mio, chissà perchè, pensavo che quella enorme pancia scalciante mi avrebbe tenuto compagnia ancora per un paio di settimane.
Invece vado a dormire il 1° marzo, mi sveglio che è già il 2 marzo e dico "ahi". Ma soprattutto, dopo pochi minuti, dico "ahi" di nuovo e sveglio Raf, che per connettersi col mondo impiega giusto il tempo del mio "ahi" successivo. Saranno giorni in cui lui avrà sempre tanto sonno, poverino...

Siccome in realtà sono preparatissima, pretendo dal consorte mezzo addormentato che prenda il tempo tra una contrazione e l'altra, ovviamente sono ancora diradate e lui si riaddormenta, ma alle 5 chiamo il reparto e decidiamo di partire! che simpatici i dossi lungo strada!!
In ospedale trovo la mia ostetrica preferita, monitoraggio, visitina e mi trova, con suo stupore, a 3cm. "Entro oggi nasce!" sentenzia, e ci manda a fare un bel giretto a piedi per agevolare le cose. Ben è stata la più bella e divertente passeggiata della mia vita, dall'ospedale io la pancia e Raf siamo andati in centro a fare colazione, emozionati e felici, con tante tante soste per piegarmi in due dal male ehehe. Siamo passati davanti a un prato pieno di bucaneve e ho pensato che era il giorno perfetto...
Alle 9 ritorniamo in reparto, sempre con tante soste, ma lì il clima è completamente diverso, c'è un cesareo in corso, l'ostetrica in turno è brutta e scontrosa... la magia si interrompe e ci mandano mestamente a casa. Facciamo in tempo ad andare in banca e in posta, mangiamo una pasta mal cucinata, siamo un po' avviliti perchè il bel clima della mattina presto è sparito... comunque gran bene non sto e Raf decide di lavorare da casa.
Il pomeriggio passa con quelle cavolo di contrazioni irregolari, cerco di tenerne nota sulla app consigliata da mia sorella, sistemo un po' in giro, passa mia mamma e riesco a fare quasi finta di nulla, stiro pure qualche camicia... alla sera sono stufa agra e Raf è proprio spazientito... non riesco a cenare e il buio mi mette un po' di preoccupazione. Telefoniamo di nuovo e mi dicono di tornare su in ospedale, che alla peggio resto lì per la notte. Maledetti dossi, di nuovo... con Raf che per tutta strada protesta per questa ipotesi del ricovero, che non mi salti in mente di partorire senza di lui...
Arriviamo in ospedale alle 22. Mi attaccano al monitoraggio e si ricordano di me a mezzanotte passata. Da spararsi. Anche perchè l'apparecchio ha un allarme che suona costantemente, la mia Personcina (possibile che finora non l'abbia mai nominata? eppure tutto il giorno mi sono concentrata su di me, pochissimo sul contenuto della mia enorme pancia...) la Personcina dicevo ha la tachicardia, quel cavolo di allarme suona e non si vede nessuno... Intanto il turno è cambiato di nuovo, arriva l'ostetrica ed è una Barbie. Ma piccola, sarà un metro e cinquanta, giovanissima e gentile.
Si prende carico di noi, mi visita e mi comunica che sono di sei cm!!!! che PARTO per la sala PARTO!!! volevo piangere dal sollievo... e magicamente anche la Personcina si quieta... così trasferiamo armi e bagagli nella stanzetta gialla, che sembra quasi un cucinotto ma che al centro ha un letto parecchio strano. Con noi c'è la Barbie piccola e una vecchia tartaruga, una infermiera anzianotta coi capelli corti e le occhiaie arancioni... il clima è sereno e raccolto, ci prepariamo con calma, mi danno la camicia da notte dell'ospedale, enorme, ho le ciabatte nuove e il monitor senza fili sulla mia pancia enorme... si può partire per davvero!!
Sarà un viaggio alla ricerca della calma, dell'accoglienza, della distensione... ho la mia fotocopia portafortuna, dove è scritto di tenere aperti e rilassati gli occhi, la bocca, le mani... ogni contrazione è un "aaaaahhh" sussurrato piano, è mio marito che mi sostiene, solo lui lo sa fare e la Barbie piccola, con la tartaruga, l'hanno già capito, ci lasciano lì tranquilli a percorrere la nostra strada. Mi ricordo che qualche contrazione l'ho affrontata in silenzio per non svegliare mio marito... camminando lungo il cucinotto e piegandomi sulle ginocchia quando faceva così male... dopo un paio d'ore la Barbie dice che sono di 8cm e mi rompe il sacco... di nuovo, quella cascata d'acqua... ma stavolta non sono da sola e poi mi avevano avvisato, non è ancora il momento del panico!
Da lì però il percorso diventa più erto, ora fa un male cane, davvero... mio marito mi comprime più forte le reni, è sempre lì che mi aiuta, io continuo a pensare "apri, rilassa, accogli" e penso che prima o poi finirà... e finisce che mi mandano a fare l'ennesima pipì.... e che nel rialzarmi sento una cosa per me spaventosa, sento la sua testa che scende di colpo e si appoggia giù... ed è ora, come l'altra volta, mi rendo conto, di buttare fuori il contenuto della mia pancia. Ma lì i miei fantasmi fanno capolino, inizio a piangere e a supplicare che ho paura, che non voglio.... mi sconnetto completamente con il mio corpo, con i miei buoni propositi. Maledizione.
Mi fanno stendere sul fianco e quando la maledetta contrazione arriva, inarrestabile, devo tenermi il ginocchio e spingere col sedere... ma no, io spingo con la voce che proprio non me la sento più, che voglio andare via da lì... che ho solo una dannatissima paura... e fa male davvero ora... e Raf mi prende la mano, mi aiuta, la Barbie con calma mi dice di nuovo come fare.... io la smetto, credo, di fare i capricci, e ci provo, trattenendo il fiato... ma alla fine di ogni spinta sono urla disumane, gutturali, di animale in trappola... non so quanto è durata, so che ad un certo punto mi hanno detto che l'avevo fatto scendere bene, poi che si vedevano i capelli, poi ho sentito la testa bloccata mezza dentro e mezza fuori e ho pensato "ora muore, o muoio io, spero".... infiniti lunghissimi istanti ad aspettare la contrazione successiva, ed è sgusciato tutto fuori... che sollievo immenso!!
Mi hanno detto che era finito tutto... Raf piangendo ha sentenziato che era un maschietto come già il mio cuore sapeva, ha poi sentenziato che lo chiamava Francesco come io già avevo deciso... ho chiesto se aveva tutto a posto... tra un "Oddio" e l'altro urlati sconvolta... e me l'hanno schiaffato sul petto, un bambolotto umido con gli occhi severi e le spalle pelosine... che profumava di rugiada sull'erba... che si muoveva con calma cercando di succhiare... mentre io agitatissima ancora gridavo "Oddio" e piangevo e cercavo di tenerlo coperto e lo sostenevo per il culetto, per le ginocchia... riconoscendo la dimensione di quelle parti quando erano nella pancia... ma più di tutto non dimenticherò mai quello sguardo che mi ha scavato dentro e mi ha cambiato per sempre... e gli occhi rossi di Raf mentre dice che è bellissimo e perfetto... ricordo vagamente della placenta, di mio marito che taglia il cordone... e fuori dalla finestra intanto nevicava, alle 4.11 del 3 marzo... a coprire ogni rumore, a rendere magica quella notte speciale.
Vorrei tanto finire qua il racconto, perchè poi è arrivata la ricucitura da parte del Materassaio, poi lo svenimento in bagno, l'infermiera grossa che mi ha tenuto la testa sulla sua patata comodissima, poi mi hanno portato via col letto fino in camera, e di nuovo Francesco me l'han schiaffato vicino... ma che modi!! poi i giorni del ricovero, durissimi, lunghissimi, il rientro a casa, straniante, e mi sentivo così impreparata... infatti guarda caso in ospedale poi ci sono tornata per altri cinque giorni, ma il secondo rientro a casa è stato quello giusto, con l'allattamento ben avviato, con Francesco più grandino e più facile...
E ora andiamo avanti giorno per giorno, con me che la mamma non la sapevo fare ma lui me lo insegna giorno per giorno... e io mi fido della mia brava e saggia Personcina, che oggi fa tre settimane, che cresce, che sboccia, che impara ma soprattutto, davvero, insegna.
Tutto sommato è stato un bellissimo parto, non perfetto come avrei voluto, ma spingendo fuori Francesco ho spinto fuori tante cose, ho girato pagina, ho fatto pace con il passato, ho iniziato a vivere appieno la mia seconda, fantastica possibilità.