Ci stavo pensando questa mattina in auto,
bazzico poco sul forum delle pancine, ma non e' per disinteresse, quanto per tutelarmi dalla nostalgia e forse da un desiderio di figlio che per un po' deve restar tale.
Pero' mi sono resa conto che nemmeno qui si parla di Lena e io voglio sapere.
Il viaggio fra poco finisce Loffia, poi resterai come me, come tante altre, sospesa tra l'amore di un figlio nuovo e il ricordo di una pancia che era scudo, protezione,
sapere che fin tanto che era con te, era al sicuro.
Si, lo so, la gravidanza, la maternita' porta con se retrogusti di paure e tormenti, legati soprattutto al fatto che dobbiamo aver "cura di loro"
pero', pero', al netto di quello io voglio sapere di te e di Lena, dell'universo lenocentrico che si sta per aprire.
Cioe' sai che l'amerai prepotentemente, pero' raccontaci di come la senti, di come l'immagini, di cosa le dici quando la tocchi,
come la immagini, come la proietti.
Poi non importa se la realta' ci sorprendera' e sara' di piu' di quello che noi immaginiamo, non importa, davvero.
E' una lunga vigilia di una nuova storia, come l'adolescenza dipinta da Goethe, e io voglio godermi "l'attesa" di cio' che sara'.
Dai raccontaci un po'.
intervista alla pancia di Lena
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intervista alla pancia di Lena
Carla 4/12/03
Mena 2/05/06
"Abbiamo messo i bambini in compezione tra loro senza dargli alcuna forza interiore. Abbiamo arricciato i loro capelli e distorto le loro menti. Li abbiamo educati, ma non abbiamo dato loro saggezza."
Tonkahaska
Mena 2/05/06
"Abbiamo messo i bambini in compezione tra loro senza dargli alcuna forza interiore. Abbiamo arricciato i loro capelli e distorto le loro menti. Li abbiamo educati, ma non abbiamo dato loro saggezza."
Tonkahaska
Teré... Mi fai piangere!!!
perchè mi mancano 2 mesi e sono combattuta fra il desiderio di conoscere Aurora e la nostalgia della pancia...
La coccolo, la immagino, spero che sia così e così e cosà... e poi mi rendo conto che nel momento in cui nascerà non sarà più MIA come adesso... Esclusiva, intima... Non la sentirò più nella mia pancia, dentro di me, non sorriderò più dei suoi calcetti, delle sue risposte alle mia carezze... Anche se mi si aprirà un universo splendido, fatto di sguardi e sorrisi condivisi, di pianti, di coccole, di poppate...
Parli della pancia di Lena, ma sento che anche la mia è ormai al termine...
perchè mi mancano 2 mesi e sono combattuta fra il desiderio di conoscere Aurora e la nostalgia della pancia...
La coccolo, la immagino, spero che sia così e così e cosà... e poi mi rendo conto che nel momento in cui nascerà non sarà più MIA come adesso... Esclusiva, intima... Non la sentirò più nella mia pancia, dentro di me, non sorriderò più dei suoi calcetti, delle sue risposte alle mia carezze... Anche se mi si aprirà un universo splendido, fatto di sguardi e sorrisi condivisi, di pianti, di coccole, di poppate...
Parli della pancia di Lena, ma sento che anche la mia è ormai al termine...
guarda ti quoto in tutto!!!(anche se ormai il pancione non c è piu)AleNico&Auri wrote:Teré... Mi fai piangere!!!
perchè mi mancano 2 mesi e sono combattuta fra il desiderio di conoscere Aurora e la nostalgia della pancia...
La coccolo, la immagino, spero che sia così e così e cosà... e poi mi rendo conto che nel momento in cui nascerà non sarà più MIA come adesso... Esclusiva, intima... Non la sentirò più nella mia pancia, dentro di me, non sorriderò più dei suoi calcetti, delle sue risposte alle mia carezze... Anche se mi si aprirà un universo splendido, fatto di sguardi e sorrisi condivisi, di pianti, di coccole, di poppate...
Parli della pancia di Lena, ma sento che anche la mia è ormai al termine...


- Paola
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Quando ho scoperto di essere incinta, per un po' ho pensato di esserlo per tutti meno che per me.
Lo ero innanzitutto per Jacopo che diventava fratello,
Lo ero per Fausto che manifestava il suo desiderio che Jacopo non fosse solo,
Lo ero per le nonne che non finirebbero mai,
Lo ero per zia Mara che non vuol essere madre,
Lo ero per voi che avreste vissuto con me, stavolta, sin dall'inizio il viaggio.
Ma lo ero per me?
Per me era scontato, lafranicamente parlando, che sarei stata di nuovo madre, che avrei amato la creatura come fosse stata la prima e come fosse l'ultima che avrei generato, vuoi che non sia felice? certo che lo ero, felice che tutti erano felici.
Poi è arrivato il giorno che mi han detto: femmina.
Credo di essere rimasta incinta mentalmente quel giorno, a quindici settimane.
Non so se è perché finalmente aveva qualcosa di più di un feto, aveva un sesso e quindi nel mio immaginario un'identità.
Se penso a Lapo lo penso maschio, se penso a Mena la penso femmina.
E non è più così, sempre lafranicamente parlando, scontato.
Lapo mi riscattava dell'aver generato qualcuno che potesse avere il sorriso di mio padre e prolungare il legame con lui.
Lena è il mio prolungamento diretto.
Mi ritrovo a sorridere e chiamarla Maddalena.
Mi ritrovo a commuovermi dicendo: MIA FIGLIA.
E capisco che mi mancava questa figlia, ora lo so, perché sono nata e cresciuta in un gineceo, fra assorbenti e tette consumate dal tempo, fra creme venus e patate da pelare, tra minestroni sulla stufa e pettegolezzi da vendere.
E se penso a maddalena penso che non la perderò mai, che fra me e Lapo ci sarà un'altra donna (anzi due, lei e la sua mamma che farà da nonna ai miei nipoti) ma che fra me e Lena non ci sarà un'altra donna, io e lei.
In questo debbo dire che mio figlio maschio aiuta.
s'è sepre seduto accanto a me a tavola, ora si siede di fronte vicino a suo padre, perché così siamo due a due, i maschi da una parte e le femmine dall'altra.
Dice che Fausto protegge me e lui protegge Lena.
Ha già fatto gli shieramenti, e mi diverte.
Parlo sì a questa figlia, ma come sai il bonding ormai è orgiastico, della seie addosso alla mamma.
Mi manca un po' l'unicità del rapporto che avevo con lapo in pancia, presa com'ero ad essere l'unica donna incinta sulla faccia della terra, eravamo io e la mia pancia allora, adesso siamo la mia famiglia e questa pancia.
Lo ero innanzitutto per Jacopo che diventava fratello,
Lo ero per Fausto che manifestava il suo desiderio che Jacopo non fosse solo,
Lo ero per le nonne che non finirebbero mai,
Lo ero per zia Mara che non vuol essere madre,
Lo ero per voi che avreste vissuto con me, stavolta, sin dall'inizio il viaggio.
Ma lo ero per me?
Per me era scontato, lafranicamente parlando, che sarei stata di nuovo madre, che avrei amato la creatura come fosse stata la prima e come fosse l'ultima che avrei generato, vuoi che non sia felice? certo che lo ero, felice che tutti erano felici.
Poi è arrivato il giorno che mi han detto: femmina.
Credo di essere rimasta incinta mentalmente quel giorno, a quindici settimane.
Non so se è perché finalmente aveva qualcosa di più di un feto, aveva un sesso e quindi nel mio immaginario un'identità.
Se penso a Lapo lo penso maschio, se penso a Mena la penso femmina.
E non è più così, sempre lafranicamente parlando, scontato.
Lapo mi riscattava dell'aver generato qualcuno che potesse avere il sorriso di mio padre e prolungare il legame con lui.
Lena è il mio prolungamento diretto.
Mi ritrovo a sorridere e chiamarla Maddalena.
Mi ritrovo a commuovermi dicendo: MIA FIGLIA.
E capisco che mi mancava questa figlia, ora lo so, perché sono nata e cresciuta in un gineceo, fra assorbenti e tette consumate dal tempo, fra creme venus e patate da pelare, tra minestroni sulla stufa e pettegolezzi da vendere.
E se penso a maddalena penso che non la perderò mai, che fra me e Lapo ci sarà un'altra donna (anzi due, lei e la sua mamma che farà da nonna ai miei nipoti) ma che fra me e Lena non ci sarà un'altra donna, io e lei.
In questo debbo dire che mio figlio maschio aiuta.
s'è sepre seduto accanto a me a tavola, ora si siede di fronte vicino a suo padre, perché così siamo due a due, i maschi da una parte e le femmine dall'altra.
Dice che Fausto protegge me e lui protegge Lena.
Ha già fatto gli shieramenti, e mi diverte.
Parlo sì a questa figlia, ma come sai il bonding ormai è orgiastico, della seie addosso alla mamma.
Mi manca un po' l'unicità del rapporto che avevo con lapo in pancia, presa com'ero ad essere l'unica donna incinta sulla faccia della terra, eravamo io e la mia pancia allora, adesso siamo la mia famiglia e questa pancia.
Oui, Je suis Zizzià.
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loffin wrote:
Ha già fatto gli shieramenti, e mi diverte.
sorrido e piango.
Gli schieramenti non saranno mai cosi' - e lo sai.
NElle partite di carte, nei posti sul divano, tu sarai con lapo e lena con suo padre.
Gli schieramenti sono sempre cosi', per essere bilanciati.
Due donne "contro" due uomini, non c'e' partita che tenga!
A tavola e' diverso. Lena siedera' di fianco a te, dal lato dei fuochi e del frigo, ma perche' e' piu' comodo "per una donna" avere cio' che serve a portata di mano.
Non ti illudere -sorrido commossa- e' il tuo prolungamento, ma proprio perche' e' il tuo prolungamento, parte da te per andare altrove: verso suo padre e verso suo fratello.
10 e lode.
Carla 4/12/03
Mena 2/05/06
"Abbiamo messo i bambini in compezione tra loro senza dargli alcuna forza interiore. Abbiamo arricciato i loro capelli e distorto le loro menti. Li abbiamo educati, ma non abbiamo dato loro saggezza."
Tonkahaska
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- Bibi
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Gulp 

"Chi non ha mai commesso un errore non ha mai tentato qualcosa di nuovo" (Albert Einstein)
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