
di Anne Wilsdorf,
Traduzione Anna Morpurgo
Ed. Babalibri
L'inizio
Farafina sa dove trovare, nel cuore della foresta,
i più bei fiori di giuggiola.
Che bel regalo di compleanno per la sua mamma:
sono i fiori che preferisce!
Improvvisamente un grido stridulo esce da dietro un cespuglio.
Orrore! Un serpente sta per inghiottire, crudo,
un piccolo bebè completamente nudo.
Con grande coraggio, Farafia afferra un bastone
E PIM! Con un gran colpo sulla testa stordisce il rettile,
e PAM! Con un secondo colpo lo tramortisce
e PUM! Con un terzo colpo lo uccide.
Il bebè è salvo. Sorride. Farafina anche.
Non c'è nessuno attorno.
"Solo e abbandonato nella foresta…"
esclama Farafina, "… ma non è il posto giusto per un piccolino come te!"
"Del resto capiti a prpoposito.
La mamma dice sempre che i suoi bambini sono i suoi tesori,
i suoi gioielli più belli, quello che ha di più caro al mondo.
Sarà proprio un bel regalo per il suo compleanno!"
Farafina avvolge delicatamente il bebè
In un pacchetto fatto di foglie.
Poi gli lega il serpente attorno, come un nastro.
La mamma è incantata dal mazzo di fiori.
Ma quando disfa il pacchetto e scopre il bebè,
resta senza parole.
"Non è bellissimo?" esclama Farafina.
E racconta la sua avventura.
"Farafina, sei stata molto coraggiosa, e sono fiera di te.
Ma io non posso accogliere questo bebè".
.........................
.........................
.........................
.........................
Una bella storia di accoglienza e adozione, raccontata in modo divertente con gli occhi di Farafina e dei suoi fratelli, che alla fine supereranno le perplessità dei genitori e avranno una sorellina in più.
Bella l'idea di "ribaltare" i colori abituali nell'adozione (bebè bianco, famiglia africana)
Belle le immagini (ogni "strofa" ha un'intera pagina doppia illustrata), non trovo il nome dell'illustratore.
Dai 3 ai ?7 anni