Il luogo del pensiero, dell'approfondimento, della discussione; società, politica, religione e tanto altro su cui riflettere, un occhio critico sul mondo che ci circonda.
Nella pratica: ho cercato di fare quanto in mio potere perchè accettasse bene l'idea e perchè vivesse bene l'inserimento e quel che comporta lo stare a scuola cerco di non darle l'impressione che anche se non ha voglia DEVE andare, e per questo diverse volte le ho detto che poteva anche stare a casa (ma in sostanza ci è rimasta solo una volta! di sua scelta, quindi un post-fratellino di tutto rispetto ), la sostanze è che deve essere lei che vuole andare!
Eh, Cos, sono d'accordo, ma
il problema è che dipende troppo dal soggetto...
Facessi così con Luchi andrebbe 1 giorno al mese!
(con Sara funzionava benissimo invece)
Con lui faccio come Madd (tutti i giorni però, uno stresssss!), piangiamo un po' insieme che non vogliamo andare al lavoro/a scuola... (poi una volta che è là è contento, quello che non vuole è *andarci*)
Gabry wrote:Guarda Cos, Sofia quest'anno ha addotto mille scuse per non andare, ho indagato, parlato con lei, spiegato, parlato con la maestra. Alla fine vuole restare per vedere dvd disney, fosse un reale disagio sarei più elastica. Ho diverse amiche che non mandano i figli a scuola perchè per loro ammissione avevano sonno. Se il figlio ha sonno è colpa dell'ora in cui tu madre li mandi a dormire.
Ma infatti io quando Irene mi ha parlato di propositi di non andare a scuola le ho detto che la mattina a casa non si guarda la tv, al massimo si gioca e si disegna. Se è malata si fa un'eccezine.
Di più: l'ho tenuta a casa un giorno e tutta tranquilla eh, non con rimprovero (le ho detto "lo sai che la mattina non si guarda la tv eh, io ho da lavorare al computer, tu disegna e gioca"), non le ho fatto mai vedere la tv. Il giorno dopo è tornata a scuola bella contenta! :D
Nella pratica: ho cercato di fare quanto in mio potere perchè accettasse bene l'idea e perchè vivesse bene l'inserimento e quel che comporta lo stare a scuola cerco di non darle l'impressione che anche se non ha voglia DEVE andare, e per questo diverse volte le ho detto che poteva anche stare a casa (ma in sostanza ci è rimasta solo una volta! di sua scelta, quindi un post-fratellino di tutto rispetto ), la sostanze è che deve essere lei che vuole andare!
Eh, Cos, sono d'accordo, ma il problema è che dipende troppo dal soggetto... Facessi così con Luchi andrebbe 1 giorno al mese! (con Sara funzionava benissimo invece)
Con lui faccio come Madd (tutti i giorni però, uno stresssss!), piangiamo un po' insieme che non vogliamo andare al lavoro/a scuola... (poi una volta che è là è contento, quello che non vuole è *andarci*)
Sicuramente dipende, ma hai provato a tenerlo a casa e dirgli che deve stare buono e zitto che tu hai da lavorare?
Insomma fargli vedere che stare a casa in um momento che dovrebbe essere di scuola non è per nulla appetibile?
poche regole ma fisse anche se capita di trasgredirle, ma di norma tento di farle rispettare e ci riesco
1 merenda e cmq non oltre le 17.30
a nanna ore 20.45 max in settimana
ci si alza da tavola finito di mangiare e per alzarsi da tavola si chiede il permesso
Patrizia (40 anni)
felice mamma di
Sofia (8 anni e 7 mesi) Leonardo (6 anni e 7 mesi) Letizia (3 anni e 3 mesi)
un' altra cosa su cui stavo riflettendo e' che il discorso sulle regole e sulla determinazione con cui io le imponga e' comunque condizionato dall'eta' del bambino.
Per me DUE anni e' completamente diverso da 4 ma proprio un altro mondo.
POi qualcuno potra' dirmi che come li abituo cosi' me li ritrovo, pero' non sono propriamente d'accordo.
Cioe' a due anni non pretendo che un bambino metta in ordine i giochi, l'ordine e' un concetto un po' complicato e in antitesi con la loro natura, a 4 anni magari lo pretendo, o magari lo fa da solo, perche' capisce che se li ripone in un certo modo, poi sa dove sono e non deve impazzire a cercarli.
Carla 4/12/03
Mena 2/05/06
"Abbiamo messo i bambini in compezione tra loro senza dargli alcuna forza interiore. Abbiamo arricciato i loro capelli e distorto le loro menti. Li abbiamo educati, ma non abbiamo dato loro saggezza."
Tonkahaska
Sicuramente dipende, ma hai provato a tenerlo a casa e dirgli che deve stare buono e zitto che tu hai da lavorare? Insomma fargli vedere che stare a casa in um momento che dovrebbe essere di scuola non è per nulla appetibile?
Non ho mai provato a tenerlo a casa in questo modo perché non sarebbe possibile, lui non è ancora in grado per niente di gestirsi in modo "poco invasivo"..
Quando devo lavorare il pom. ho provato un sacco di strategie diverse, ma l'autonomia massima resta di 5-10 minuti, anche se è a disegnare qui a fianco a me...
Per ridurre la pressione ogni tanto ci prendiamo qualche giorno di vacanza (in cui però gli dico che "è vacanza" non che solo lui sta a casa dall'asilo, per evitare appunto di associare stare a casa=divertirsi con mamma),
e lo tengo a casa (in genere con i nonni) anche per convalescenze mooolto prolungate e micro-malattie...