In realta' Greta, che ancora non sapevamo fosse femminuccia, era di dimensioni normalissime e se ne stava benone nella mia pancina, non ne voleva proprio sapere di uscire, sara' stato che eravamo a gennaio in pieno inverno?
Con il fatto che sembrava mi dovessero far nascere sta creatura prima del tempo, per i suddetti problemi di " misure", io dall'ottavo mese deposi la valigia dell'ospedale in corridoio, non si sa mai... pensavo!!!!!
E invece lei se ne stava li buona buona, al calduccio, tant'e' che dopo una settimana di ritardo io la valigia la riportai in camera, quasi convinta che lei da li non ci voleva proprio uscire!!!!!
Ma il 3 febbraio alle 16 e 30...... "oh cavoli mi sto facendo la pipì addosso!!!!"

"No, forse mi si sono rotte le acque"

Forse qualcuno ha deciso di uscire allo scoperto?

Doccia veloce, chiamo mio marito e via che ci avviamo verso l'ospedale.
Io tutta tranquilla, piena di energia e entusiasmo, alle 17:00 ho contrazioni ogni 3/4 minuti e mi pare di vedermi andare incontro a un travaglio non troppo lungo, visto l'accorciarsi delle pause tra una contrazione e l'altra.
Arrivo in ospedale mi faccio a piedi cinque piani di reparti," per facilitare il parto"!!!!
Mi visitano: "bene signora ha un travaglio molto ben avviato, le facciamo il monotoraggio, ma sicuramente lei a mezzanotte avra' il suo piccolo fra le braccia...

Bene, tutto procede bene, il travaglio va avanti, arrivo alle dieci, contrazioni ogni 2/3 minuti, intense ma sopportabili, dilatazione 3 cm.
A mezzanotte sono allo stesso punto, dilatazione 3 cm.
Alle tre idem.
Nel frattempo, monitoraggi e visite con vano tentativo di aiutarmi nella dilatazione...
niente sempre 3 cm........
Verso le quattro vado a fare pipì, le acque sono verdi e di una puzza incredibile, avviso subito l'infermiera e l'ostetrica, ma in quel momento tutti erano impegnati in un parto difficile e di me si sono abbastanza dimenticati.....
Alle cinque sono stremata, piu' che dal travaglio, dalle continue visite con tentativo manuale di dilatazione, dal camminare per favorire la discesa ecc....
Sento parlare di induzione al parto e inizio ad avere un po' di paura, sono stanca, sono dodici ore che sono in ballo, digiuna da mezzogiorno del giorno prima......
Finalmente alle otto e mezza mi " prendono" in considerazione dopo che all'ennesimo tracciato sento il cuoricino della mia piccola che ogni tanto smette di battere, e dopo che mio marito da di matto per qualche minuto.
Cesareo d'urgenza, con 16 ore di travaglio alle spalle e il rischio di morire io e greta, perche' la piccola aveva il cordone intorno al collo.....
Alla fine quando ho sentito parlare di cesareo mi sono sentita sollevata perche' se mi avessero indotto il parto così stremata avrei veramente dovuto tirare fuori tutta l'energia che era in me per farcela, l'avrei fatto, santo cielo, ma in quel momento era un sollievo l'idea di andare "sotto i ferri" ed evitare il travaglio faticoso....
Alle nove e cinque minuti nasceva Greta, un batuffolo rosa, ho fatto in tempo a vederla prima di assopirmi dall'anestesia e me la ricordo rossa rossa in viso e nera nera di capelli e piccolo particolare: pelosissima sulle spalle, quasi da pensare di averla concepita con un'orango!!!!!