Anemia fetale

Gentilissima Dottoressa,
vorrei porre alla sua attenzione il mio caso.


Circa un mese fa ho effettuato un parto cesareo d’urgenza alla trentadue settimana perché dal monitoraggio e dalla flussimetria risultavano esserci dei problemi (la gravidanza era proceduta senza problemi tranne una minaccia d’aborto alla dieci settimana).
Alla nascita la bimba aveva un’anemia fetale acuta, dopo averla rianimata e aver fatto una prima trasfusione l’hanno trasferita al TIN, dove tra le altre cose è stata effettuata un’altra trasfusione. Le sue condizioni erano critiche e, purtroppo, non ce l’ha fatta.
La mia domanda è questa, cosa può aver causato tutto ciò?

Aggiungo che mi hanno fatto il test di Kleihauer, che è risultato positivo ed effettuato l’esame istologico della placenta dal quale è emerso che:  “Placenta del peso di 720 g della dimensione di cm 16×16, spessore massimo di cm 2,6,minimo cm 0,5 di forma tondeggiante con adese membrane lisce e lucenti ad inserzione marginale con punto di rottura a cm 2 da un margine. Aderisce tratto di funicolo lungo cm 30 dello spessore massimo di cm 2 e minimo cm 1, con inserzione paracentrale cm 4 da un margine. Il corion ha cotiledoni prominenti di colore rosa pallido”.

La mia ginecologa dice che non ha mai visto niente del genere in tanti anni di lavoro.
Dovremmo sottoporci a degli esami o aspettare la prossima gravidanza?

Grazie mille

Imma

 


Sinceramente non so cosa rispondere, posso solo, anche se a distanza, esserti vicina per l’accaduto. Posso pensare che la minaccia d’aborto avuta a 10 settimane abbia determinato tutto questo.  Non credo che dobbiate fare accertamenti particolari; prendetevi del tempo e quando sarà il momento arriverà un’altra gravidanza.

In bocca al lupo, ciao

 

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