L’estate è arrivata, i bambini scalpitano, e tu sogni una tregua di mezz’ora in cui nessuno grida “mammaaaa, mi annoiooo!”. La soluzione sembra semplice: una piscina da giardino. Ma quale? Gonfiabile, autoportante, con tubolari? E soprattutto: quanto è complicato gestirla?
In questa mini-guida semiseria ma utilissima vediamo come scegliere una piscina adatta ai più piccoli, senza farsi fregare dal marketing e senza trasformare il giardino in una palude tropicale.

I modelli più adatti ai bambini (e alle mamme)
- Piscina gonfiabile: economica, facile da montare e smontare, ma fragile. Dopo due settimane di salti e capriole, potrebbe sembrare una ciambella sgonfia. Adatta a bimbi piccoli (1-4 anni).
- Piscina autoportante: quella con l’anello da gonfiare sopra e il telo che si alza con l’acqua. Più stabile, ma richiede una superficie perfettamente piana e va trattata con un minimo di prodotti chimici.
- Piscine a struttura tubolare: ottime dai 5 anni in su, più resistenti e profonde. Ma attenzione: non basta riempirle, bisogna anche mantenerle.
Ecco alcuni modelli scelti per te:
L’incubo dell’acqua verde (e come evitarlo)
Anche una piscinetta da 300 litri può trasformarsi in un esperimento di biologia se lasciata sotto il sole per 3 giorni. La chiave è prevenire: copertura, controllo del pH (sì, esistono test semplicissimi), e un minimo di cloro quando serve.
Ma quanto cloro? E quale? E quanto ne metto?
Domande legittime che fanno tremare ogni mamma. Per fortuna c’è una soluzione:
👉 Calcolatore prodotti per litro d’acqua su Wikipool.it
Inserisci le misure della tua piscinae il gioco è fatto. Senza impazzire con formule astruse. Una mano santa per chi vuole solo vedere i bambini giocare tranquilli, senza trasformarsi in un piccolo chimico.
Estate senza stress e senza essere milionari
Fare felici i bambini d’estate è possibile anche con un budget ridotto e un minimo di pazienza. E se l’acqua vira al verde, niente panico: su Wikipool.it trovi anche una guida per salvare la piscina senza chiamare la NASA.