Ho una fobia da vomito.
Si chiama emetofobia – provoca un’ansia travolgente e intensa legata al vomito. Ho paura di vedere il vomito, sentire qualcuno vomitare (la cosa peggiore) o vomitare io stessa (in realtà questo è meno ansiogeno). Non ho idea del perché. Uno dei miei fratelli rimetteva spesso quando eravamo bambini, ma non ho ricordi particolarmente schifosi tipo lui che vomita su di me o io che vomito in una situazione davvero imbarazzante.
Ovviamente, questo rende la vita particolarmente difficile quando diventi genitore. L’esposizione forzata tuttavia, ha contribuito a rafforzarmi in qualche modo. Appaio abbastanza calma davanti ai miei figli quando sono in questa situazione. Ho persino ripulito il vomito quando è successo l’impensabile e uno dei miei bambini si è sentito male in assenza di mio marito.
Ma nella maggior parte dei casi, la genitorialità peggiora la situazione perché l’ansia anticipatoria è devastante – il bambino sputa qualcosa mentre sta mangiando – stai per vomitare? Dice che gli fa male lo stomaco – oh no, vomiterà? Andare in macchina, andare in autobus in gita, in aereo … E non parliamo di andare al Luna Park! Tutte queste situazioni sono fonti di ansia.
Quando eravamo a Bari a visitare la famiglia di mio marito durante le vacanze, la figlia più grande si è sentita un po’ male dopo aver giocato e corso, subito dopo aver mangiato un grande gelato. Si è calmata dopo pochi minuti e non ha vomitato sul marciapiede (Signore grazie!). Tuttavia, si è improvvisamente convinta che stava per rimettere. Siamo tornati al nostro hotel e lei è andata per un po’ in bagno, ma non è successo nulla. Trascorsa un’ora, sembrava allarme rientrato, ma io non mi sono fidata. L’ho mandata a dormire con il padre nella camera da letto matrimoniale, ed io mi sono accontentata del divano letto che ho condiviso con gli altri due figli, cuffie nelle orecchie e musica di sottofondo, pronta a qualsiasi evenienza.
La mattina dopo, la bambina si è svegliata con una “sensazione strana” in gola. Poco dopo, stava vomitando nel bagno al piano di sopra mentre io stavo facendo colazione insieme agli altri due nella sala colazioni. Per fortuna, il destino ha fatto sì che questo evento terrificante si sia verificato in una mattina in cui era presente mio marito e non doveva correre al lavoro. Quindi ho fatto la mia parte, che consiste nel tenere me stessa e gli altri bambini il più lontano possibile, chiedendo regolarmente: “Sta bene? Posso fare qualcosa? “(Il che in realtà significa: posso andare a prendere qualunque cosa in qualunque negozio in modo che possa allontarmi velocemente alla distanza di sicurezza?).
Mio marito è diventato più paziente con la mia fobia nel corso degli anni. Ma comunque no, non capisce perché dormo con i tappi per le orecchie quando uno dei nostri figli si sente male, o perché smetto di mangiare non appena un bambino dice di avere un po’ di nausea, o perché ho dormito nell’armadio l’ultima volta che il figlio n.2 ha dato di stomaco nel bel mezzo della nottata.
Mentre perlustravo internet alla ricerca di una cura miracolosa per impedire ai membri della mia famiglia di vomitare di nuovo, mi sono imbattuta nella storia di una donna che aveva rinunciato ad avere figli a causa della sua emetofobia. Santo cielo, no! Ci sono molti più giorni di non vomito di quelli in cui vomitano. A poco a poco imparano come arrivare in bagno da soli. Con alcuni ci vuole un po’ più di tempo. E alcuni vomitano meno di altri. E arrivano a capire che quando si sentono male in quel modo, devono possibilmente chiedere aiuto al papà perché la mamma in quello non è brava.
Non ho in realtà una soluzione da dare. Forse la cosa migliore è avere la consapevolezza di non essere gli unici con questa assurda fobìa. Una cosa però è certa: quelli non saranno sicuramente i tuoi migliori momenti da mamma.