In quanto madre di una figlia unica, non so dirti quante volte mi è stato chiesto quando le darò una sorellina o fratellino. Di recente, mia figlia ha compiuto quattro anni, quindi penso spesso che se aspetto ancora la differenza di età sarà troppo grande, o peggio, il mio orologio biologico avrà scandito l’ultima ora. Se volessi altri figli, farei meglio ad entrare in camera da letto e iniziare a provarci. Ora.
Il fatto è che non voglio altri figli.
Quando dico alla gente che sto bene con una sola figlia mi guardano come se avessi torturato un gattino.
“Ma non vuoi che tua figlia abbia un fratello?”
“Non si sente sola?”
E il sempreverde “È molto più semplice con due perché giocano insieme”.
Non confuto alcuna di queste affermazioni, le ho considerate infinite volte. Avere un fratello può essere meraviglioso. Ho un fratello maggiore che era come un Dio per me quando ero piccola.
Lo adoravo e i miei genitori avevano ore libere mentre io e lui giocavamo con le sue macchinine nel seminterrato. Ci sono state volte in cui osservando dei fratelli abbracciarsi, giocare, lottare, sentivo un’ondata di malinconia per il fatto che mia figlia non potrà sperimentare quel tipo di legame.
Non mettendo al mondo un altro bambino, le sto negando un’esperienza unica. Questo a volte mi rende triste. Tuttavia, dare a mia figlia un fratello o una sorella non è un motivo sufficiente per avere un altro bambino se io non desidero altri figli.
È un ragionamento egoista? Sì e no.
Tutti i genitori hanno delle loro convinzioni legate soprattutto al modo in cui hanno vissuto la loro infanzia. Entrambi i miei genitori lavoravano quando ero piccola, quindi passavo molto tempo da sola. Mio fratello aveva tre anni più di me e dopo un certo punto, non fui più io la sua compagnia più desiderata.
Voleva uscire con gli amici, leggere libri, giocare ai videogiochi o fare le classiche cose che fanno i ragazzini di 12 anni nelle loro stanze con le porte chiuse. Ho avuto un fratello è vero, ma non è stato messo al mondo per intrattenere me, e i miei genitori erano impegnati con lavoro e incombenze varie. Spesso ero circondata da persone, ma mi sentivo comunque sola.
Quando mia figlia è nata, mi sono impegnata a essere presente con lei in un modo che non avevo mai sperimentato quando ero bambina. Non sono una mamma oppressiva che aleggia su mia figlia come un elicottero della polizia, ma mi sono dedicata a lei con tutta me stessa.
Sapendo che questa è la mia unica opportunità di essere una madre, ho preso certe decisioni che altrimenti non avrei preso. Abbiamo dormito insieme, ho allattato fino a quando lei aveva tre anni e le dedico molto tempo ogni giorno. Mi sono completamente dedicata a mia figlia in un modo che i miei genitori non hanno mai potuto fare con me, semplicemente perché c’era un altro bambino con cui condividerli.
Mia figlia non conoscerà cosa significa crescere con un fratello
Ma vive un legame esclusivo con i suoi genitori. So che alcune persone credono che essere l’unico punto focale di mamma e papà renda i bambini avidi ed egoisti, eppure sto constatando il contrario. Mia figlia ha una sicurezza in sé stessa che deriva dalla consapevolezza che non deve competere con nessuno per l’attenzione, i giocattoli e, soprattutto, l’amore.
Già da molto piccola, mia figlia ha abbracciato il concetto di condivisione perché ha capito che i suoi amici sarebbero tornati a casa propria e che tutto sarebbe tornato suo. Questa consapevolezza le consente di essere più paziente e generosa di molti dei suoi amici con fratelli.
Avere una sola figlia mi ha anche dato la possibilità di integrarla nella mia vita piuttosto che fare sempre affidamento su babysitter o doposcuola. La gestione quotidiana con un solo bambino lascia una certa libertà. Trascorriamo molto tempo insieme perché lei mi accompagna senza problemi in molte mie commissioni e impegni fuori casa.
La sua esposizione al mio mondo adulto ha portato la sua capacità intellettuale ad espandersi. Allo stesso modo, le sue abilità verbali sono al di sopra della sua età come conseguenza del conversare molto con gli adulti.
Di certo è una gioia speciale essere parte di una famiglia numerosa, ma la gioia non manca neanche nelle famiglie con un figlio unico.
Di recente mia figlia mi ha chiesto quando avrei messo un bambino nella pancia per poter avere una sorella. Il mio cuore batteva forte mentre le dicevo che non sarebbe successo. Ha risposto domandandomi “Perché?”
Ho ingoiato e mi sono fatta forza. “Beh vedi tesoro,” ho spiegato, “io sono felice di come stanno le cose. Amo la mia vita con te e non voglio che le cose cambino. Va bene anche per te se io non desidero un altro bambino? “
Ci ha pensato per un attimo e poi stringendomi forte mi ha detto “Sì mamma, va bene. Sono davvero felice anch’io”.
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