La drammatica scoperta di essere sterile

InfertilitàScoprire di essere sterile è stata una delle esperienze più dolorose che io abbia mai vissuto. Emozionalmente è come essere in una camera di tortura dalla quale non c’è via d’uscita.

Erano tre anni che io e mio marito provavamo ad avere un bambino, ma ogni mese subivamo la delusione del test di gravidanza negativo. Ogni mese. Per tre anni.

La mia testa sapeva che non era “colpa” mia, ma il mio cuore sentiva che stavo cominciando a diventare un peso.

Non ero in grado di dare a mio marito il dono di un figlio, che è visto dalla maggior parte delle persone come il dovere di una moglie. Mi sentivo difettosa. Mi sentivo come se a causa mia non riuscivamo a formare quella famiglia che desideravamo così intensamente.

Decisi di consultare il mio ginecologo, che mi diagnosticò l’endometriosi. Un semplice intervento avrebbe risolto il problema. Ero in estasi.

Ma uscita dall’anestesia, fui colpita e affondata dalle parole che il mio Dottore pronunciò: “Mi dispiace tanto, purtroppo non potrai avere figli”.

Intrappolata in un loop pensieri senza via di fuga non è facile andare avanti. Soprattutto se ritieni che il problema sia esclusivamente colpa tua.

Il Dottore disse che avremmo potuto provare la fecondazione in vitro un anno dopo.

Non volevo sprecare un altro anno, e mi sentivo orribile all’idea di dover spendere un mucchio di soldi per quello che era essenzialmente il mio problema.

Non riesco a ricordare quante volte ho detto a mio marito che era libero di trovare una donna “funzionante”, che non gli sarebbe costata tutti i suoi risparmi per renderlo padre.

Sì, mi rendo conto di quanto questo possa sembrare assurdo. So anche che questo è il processo mentale di molte donne che non riescono a concepire. È un posto solitario. Ti senti difettosa. Ti senti un peso. Ti senti molto meno di nulla.

Non ci sono parole per descrivere con precisione il dolore di sentirsi negato qualcosa che dovrebbe essere tanto naturale e che hai aspettato tutta la tua vita.

A distanza di 9 anni però, posso dirvi che la fecondazione in vitro ha funzionato e che sono la madre di due gemelle di 8 anni.

Sono sane, felici e tanto amate. Siamo una famiglia completa ora, ma il dolore provato nove anni fa, ha lacerato la mia anima per sempre.

Da Twitter

Fecondazione assistita: le tecnologie riproduttive non incidono sulle competenze relazionali e emotive dei figli.… https://t.co/rWHHosXKjB
18 Maggio 2018 - @nicolapiccinini

Video

La storia di Chiara - Fivet, icsi, fecondazione assistita, gravidanza

Cercare un figlio dopo i 40 anni]l possibilità sono ridotte e lo confermano tutti gli specialisti, con la fivet o l'icsi siamo intorno al 5%.

 

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.