Separazione consensuale: ecco i primi passi da intraprendere verso il divorzio

Prepararsi mentalmente ed emotivamente ad un divorzio è stressante. Ma allo stesso tempo, lo è anche rimanere in un matrimonio che non funziona. Prendere la decisione di chiedere la separazione consensuale è un passo importante, ma è comunque solo il primo passo di quello che potrebbe essere un lungo processo. Se vuoi separarti ma non sai da dove cominciare, non sei sola. Secondo gli ultimi dati di ricerca a nostra disposizione, il termine “separazione consensuale” viene cercato più di 10.000 volte al mese, in Italia.

Se hai deciso di chiedere la separazione consensuale, ma non sei sicura su come procedere, tutto può sembrare scoraggiante. Per prima cosa, armati di una checklist e prepara tutti i documenti necessari per avviare il procedimento. Ecco alcuni altri consigli che possono aiutarti a prepararti per la separazione e il successivo divorzio e, si spera, a rendere tutto un po’ più semplice lungo il percorso.

divorzio

Inizia a risparmiare

Quando si è abituati a condividere le spese con un’altra persona, tornare a vivere da soli può essere finanziariamente difficile. Ecco perché è importante iniziare a risparmiare una volta che si decide che si vuole divorziare.

Se non l’hai ancora fatto, potresti anche voler aprire un conto in banca. Il tribunale considera tutti i soldi guadagnati durante il matrimonio come proprietà coniugale e soggetti a un’equa divisione tra voi e il vostro coniuge, tuttavia è possibile aprire un conto bancario separato e farci depositare la vostra busta paga per garantire che il vostro coniuge non scialacqui quel denaro prima del processo di divisione del patrimonio.

Organizzarsi e iniziare a documentare tutto

Comincia a mettere insieme le tue scartoffie: dai rendiconti finanziari ai rogiti per qualsiasi proprietà, e stima un budget mensile per le spese per i bambini. Cerca una checklist per il divorzio che possa aiutarti ad affrontare il processo.

Nel frattempo, inizia a documentare tutto. Poiché sai che devi fornire queste informazioni al tuo avvocato durante la procedura di separazione, inizia subito a pianificare tenendo traccia delle finanze della tua famiglia.

Questo include sia le tue entrate e uscite che quelle del tuo coniuge. Conserva gli estratti conto della tua carta di credito, gli estratti conto bancari, le dichiarazioni dei redditi, le ricevute e altre fatture. Se tu e tuo marito avete dei figli, tieni un registro delle loro attività con le indicazioni di quale coniuge è responsabile di cose come portarli agli allenamenti di calcio, o altre attività extrascolastiche o eventi sociali.

Separazione e Divorzio: come funziona in Italia?

In Italia, in generale, per poter chiedere il divorzio, è obbligatorio che ci sia stata in precedenza una separazione. Infatti il giudice deve assicurarsi che vi sia almeno una delle condizioni richieste dalla legge prima di pronunciare la sentenza di divorzio, e la separazione legale è una di queste.

La separazione può essere di due tipi: giudiziale e consensuale. Per procedere al divorzio, bisogna essere separati da almeno 12 mesi nel caso della giudiziale e da 6 mesi nel caso della consensuale.

Qui ci sono solo alcuni esempi di documenti che dovrai avere pronti per la pratica in caso di separazione consensuale:

  • Copia integrale dell’atto di matrimonio (si richiede presso lo Stato civile del Comune ove è stato celebrato il Matrimonio);
  • Certificato di residenza e stato di famiglia, anche contestuale, di entrambi i coniugi (non è possibile utilizzare l’autocertificazione);
  • Dichiarazioni dei redditi degli ultimi tre anni di entrambi i coniugi (in mancanza di modello 730 o Unico presentare il CUD del coniuge che propone il ricorso);
  • Copia di un documento di identità di entrambi i coniugi;
  • Copia del codice fiscale di entrambi i coniugi.

Nel caso di separazione giudiziale, la documentazione da presentare è quella del richiedente.

Dato quanto può essere stressante separarsi, potresti essere tentata di restare passiva durante tutto il procedimento. Ma questo non è nel tuo interesse. Il modo migliore per superare un divorzio è assumere un ruolo attivo nel processo, anche se non sei tu il richiedente: raggiungerai un accordo migliore e il tuo divorzio richiederà probabilmente meno tempo, sarà meno stressante e costerà meno denaro.

Ottenere sostegno

La separazione seguita dal divorzio è un percorso in solitaria, quindi è molto importante avere una rete di supporto per aiutarti a superarlo. Che si tratti di un gruppo di amici, di un familiare fidato, di un gruppo basato sulla fede o di un’altra organizzazione, ci sono persone che possono aiutarti. Individua le fonti di sostegno che puoi sfruttare per aiutarti a risolvere il groviglio di sentimenti che stai vivendo e imparare a gestire le emozioni in modo sano e costruttivo.

Se riesci a controllare la tua emotività, puoi prepararti meglio per le trattative del divorzio affrontandole con la giusta calma e razionalità.

E se il coniuge non ne vuole sapere?

Non tutti i divorzi richiedono una lunga e combattuta battaglia in tribunale per i beni e i figli, nella maggior parte dei casi la separazione è consensuale e il divorzio breve. Se però il coniuge non è d’accordo, si può provare a risolvere tutto grazie a un mediatore oppure a un avvocato divorzista.

Questo processo può richiedere un tot di tempo, poiché probabilmente dovrai incontrare diversi avvocati prima di trovarne uno che sia adatto alle tue esigenze specifiche.

L’adulterio influisce sulla spartizione del patrimonio?

Il consorte che si riveli essere responsabile del tradimento dell’altro, in caso di separazione, non può pretendere il mantenimento e non può subentrare nell’eredità dell’ex coniuge se quest’ultimo muore tra la data della separazione e la data del divorzio.

Durante questo periodo, egli è ancora l’erede dell’ex coniuge, ma non lo sarà più dopo la sentenza di divorzio definitiva.

Per essere più chiari, se la moglie tradisce, non ha diritto agli alimenti. In alcuni casi però il tradimento è lecito (violenze domestiche, matrimonio in crisi ecc) e non ha alcun effetto finanziario sul divorzio, cioè non comporta l’addebito e non fa venir meno l’obbligo del versamento dell’assegno di mantenimento da parte del marito.

Separazione consensuale: i costi

In relazione all’onorario dell’avvocato in una separazione consensuale, come per la trattativa assistita, i costi variano da città a città e, in media, partono da un minimo di 1.000 euro a un massimo di 2.500/3.000 euro, anche se la procedura è sempre la stessa.

Separazione consensuale in Comune: quali sono le condizioni per accedervi?

La separazione o il divorzio in Comune, presso l’ufficio di stato civile, è consentita solo a determinate condizioni che per riassumere sono:

  • non avere figli minorenni o non autosufficienti o disabili (si parla dei soli figli della coppia, figli di precedenti relazioni non fanno testo);
  • essere d’accordo su ogni aspetto della separazione.

Separazione consensuale con negoziazione assistita

Se non è possibile separarsi in Comune, si può procedere, bypassando il tribunale, tramite la negoziazione assistita.Si tratta in pratica di un accordo in base al quale le parti risolvono la controversia grazie all’assistenza di avvocati, evitando lunghi processi e costi elevati per entrambi.

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