La rosolia e la gravidanza

rosolia.jpgLa rosolia è una malattia virale altamente contagiosa, causata da un virus del genere Rubivirus. Di solito, come nel caso delle altre malattie esantematiche, si contrae in età scolare e una volta contratta conferisce una buona immunità

Il virus della rosolia si diffonde per via aerea, attraverso le goccioline di saliva emesse con la tosse dal malato, gli starnuti o anche semplicemente parlando.
I tempi di incubazione della malattia variano da due a tre settimane prima della comparsa dei sintomi, è contagiosa nella settimana che precede l’apparizione del-e per i quattro giorni successivi.

La rosolia si manifesta con febbre e nel 40% dei casi è accompagnata da un‘eruzione cutanea consistente in piccole macchie rosa che compaiono prima dietro le orecchie, poi sulla fronte e su tutto il corpo e che durano in media due o tre giorni.

La terapia consiste nella somministrazione del paracetamolo per abbassare la febbre.
L’arma migliore contro la rosolia è la vaccinazione (con vaccino vivo attenuato) che garantisce l‘immunità a vita. (Clicca per saperne di più sui vaccini)

La rosolia è di solito benigna per i bambini, ma diventa pericolosa durante la gravidanza. Il contagio dalla mamma al feto avviene attraverso la placenta (rosolia congenita) e può provocare gravi malformazioni
Per questo motivo è altamente raccomandabile per le donne in età fertile in cerca di un bambino di eseguire l’esame del sangue che va a ricercare gli anticorpi del virus della rosolia (Rubeotest). 
Nel caso in cui la donna non possieda gli anticorpi del virus prima di intraprendere un’eventuale gravidanza è consigliabile la vaccinazione.

I rischi in gravidanza 

Nelle prime settimane di gravidanza l’infezione può generare un aborto spontaneo o morte intra-uterina
Il rischio di avere gravi malformazioni nel feto è massimo nel primo trimestre (85% nelle prime 8 settimane, 52% dalla 9° alla 12° settimana di gestazione), mentre le infezioni contratte dopo la ventesima settimana raramente provocano malformazioni congenite. 
La diagnosi di infezione fetale può essere eseguita ricercando gli anticorpi in un campione di sangue del cordone ed eseguendo un’ecografia di controllo.

• Anomalie fetali
Danni agli occhi (53% dei casi)
Lesioni cardiache (dal 70 all’80% dei casi) 
Perdita dell’udito (30% dei casi)
E ancora microcefalia, ritardo mentale o della crescita. 

Sindrome della Rosolia Congenita (CRS)

è la persistenza del virus nel sangue dopo la nascita. 
Il neonato può essere molto contagioso per diversi mesi. La sindrome è associata a malformazioni multiple: sordità, ritardo mentale, cataratta e altre affezioni degli occhi, malattie congenite del cuore, nonché malattie del fegato e della milza.

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