Noimamme.it su DMOZ

Dmoz2.jpg Noimamme.it è stato segnalato su DMOZ come sito cool nella categoria “Salute della donna – Maternità”.

Alla segnalazione “semplice”, già di per se prestigiosa, si aggiunge l’aggettivo “cool”. Un sito “cool” su DMOZ è un sito che, oltre alle caratteristiche di seguito riportate, ha una menzione d’onore a causa della ricchezza e varietà dei contenuti e dell’autorevolezza nella sua categoria.

Per riassumere: il top del top.

Per comprendere appieno la portata di questa segnalazione, riportiamo di seguito la sintesi di un pezzo, estratto da www.motoridiricerca.it, che illustra alla perfezione la sostanza e i criteri di DMOZ.

Natura e obiettivi di DMOZ

Open Directory Project (ODP, chiamato anche DMOZ) è il più grande catalogo di siti web esistente su Internet. Tale catalogo è organizzato e curato da volontari, chiamati “editor”, che non percepiscono un compenso per tali attività e che dedicano al progetto il proprio tempo libero.

La parola “Open” nel nome del progetto, indica un approccio assai diverso rispetto ad altre directory esistenti, di natura strettamente commerciale: gli elenchi di siti classificati da DMOZ vengono infatti resi disponibili gratuitamente a chiunque ne voglia fare uso, magari per ripubblicare la directory su altri siti. Questa scelta rende le informazioni raccolte da DMOZ aperte (“Open”, per l’appunto) a tutti e ha favorito notevolmente la diffusione dei dati della directory sul web.

A differenza delle directory di tipo commerciale, DMOZ non accetta denaro per l’iscrizione di un sito all’interno del catalogo.

I criteri seguiti per decidere se inserire o meno un sito in catalogo sono dunque scevri da pressioni commerciali e si basano esclusivamente sui contenuti dei siti stessi.

È proprio questo approccio e filosofia che, pur costituendo la premessa per ottenere una directory il più possibile obiettiva, ha reso inevitabilmente ostica la comprensione di DMOZ da parte di coloro che sono abituati ad ottenere più visibilità per il proprio sito semplicemente acquistando servizi.

Dal punto di vista della catalogazione dei siti, i principali obiettivi di DMOZ sono due:

  • Completezza della directory: i siti web catalogati devono fornire uno stralcio rappresentativo di quanto si trova sul web. Ogni sito web aggiunto alla directory deve inoltre offrire una consistente qualità (e possibilmente quantità) di contenuti unici, ovvero non presenti in altri siti già catalogati.
  • Organizzazione della directory: ogni sito web catalogato va inserito esclusivamente nella categoria (tematica o geografica) che più di ogni altra rappresenta i contenuti del sito stesso. Inseririmenti di un sito in più di una categoria sono, eccezioni a parte, generalmente evitati.

Rapporti tra DMOZ e motori di ricerca

Non esistono rapporti diretti tra DMOZ e i motori di ricerca, tuttavia diversi motori di ricerca usufruiscono della possibilità di ripubblicare liberamente i contenuti della directory, creando così dei “cloni” di quanto si trova su dmoz.org.

Motori di ricerca e DMOZ sono dunque due entità completamente distinte e indipendenti. È possibile che i motori di ricerca valorizzino la presenza di un sito in DMOZ, ma a DMOZ questo non deve importare in quanto svierebbe il progetto dal suo unico scopo: catalogare al meglio e nel modo più obiettivo possibile i siti web.

Uno degli errori più comuni dei webmaster, specie i neofiti, è credere che riuscire a far inserire il proprio sito in DMOZ sia l’unico (o il principale) modo per acquisire visibilità sui motori di ricerca. In realtà i vantaggi forniti da un link proveniente da DMOZ possono essere, a seconda della pagina su cui il link risiede, anche estremamente scarsi e comunque perfettamente conseguibili anche promuovendo il sito in altri modi.

Selettività: siti accettati e rifiutati

DMOZ è spesso molto, molto selettivo nella scelta dei siti da accettare nella directory.

Molti webmaster provano frustrazione nel notare che il proprio sito non viene accettato dagli editor preposti alla sua valutazione e questa frustrazione è generalmente il risultato di un’errata comprensione degli obiettivi di DMOZ.

Esiste un sistema estremamente efficace per evitare a priori un’eventuale frustrazione e consiste nel compiere due semplici azioni:

togliersi dalla testa, se presente, l’errata convinzione che lo scopo di DMOZ sia quello di inserire nella directory i siti suggeriti dai webmaster;

partire dal presupposto che un qualunque sito web non verrà accettato, a meno che non possieda tutti i requisiti previsti dalle linee guida di ODP per l’accettabilità dei siti.

Per quanto concerne i requisiti che un sito deve possedere per essere accettato, i più importanti di essi sono racchiusi nella seguente regola:

DMOZ considera accettabile un sito web solo se i suoi contenuti UNICI (ovvero non ancora forniti da altri siti presenti nella directory e non copiati/raccattati dal web) costituiscono un REALE apporto qualitativo alla categoria ad esso più appropriata.

La suddetta regola sottintende un ulteriore obiettivo principale di DMOZ: evitare di indirizzare l’utente finale (l’utilizzatore del catalogo) verso siti dai contenuti eccessivamente simili. Questo fine impedisce ad ODP di accettare siti-doppioni nel catalogo e, in presenza di siti con contenuti parzialmente coincidenti, ODP tende a valutare ciascun sito solo in base a quella parte dei contenuti non comune ad altri siti.

Capita dunque sovente che un sito risulti non conforme alle direttive ODP proprio perché la quantità e la qualità dei suoi contenuti sono considerate esigue, in senso generale o se paragonate agli altri siti presenti nella categoria ad esso più appropriata. In tal caso, il sito non verrà incluso nella directory.

La regola sopra riportata è da considerarsi quella principale ed è bene che ogni webmaster analizzi il proprio sito con occhio obiettivo e fortemente selettivo, per evitare di perdere tempo suggerendo a ODP un sito che non potrebbe mai essere accettato.

In aggiunta ad essa, inoltre, esistono direttive più specifiche e indirizzate a caratteristiche del sito che possono influire sulla sua inclusione o esclusione dal catalogo. Eccone alcune:

  • Considerazioni tecniche: il sito non deve essere “in costruzione” o comunque presentare molte parti incomplete, non devono esistere troppi link a pagine inesistenti (errore 404), non deve essere eccessivamente lento nel caricarsi e non deve possedere caratteristiche tecniche o di design che possono rendere la sua fruizione difficoltosa o impossibile all’utente.
  • Natura dei siti: i siti “affiliati” vengono generalmente rifiutati in quanto spesso presentano contenuti identici. Per capire bene cosa ODP considera affiliati, è necessario leggere la pagina delle loro direttive alla sezione “Programmi di marketing in affiliazione”. Ovviamente non vengono accettati i siti che sono strumento di attività illegali (ad esempio la diffusione di materiale illegale o protetto da diritti d’autore) o che le favoriscono in qualche modo.

Il presente articolo non vuole né può essere considerato sostitutivo delle direttive di ODP per l’inserimento dei siti. Pertanto invitiamo caldamente il lettore a visitare la pagina ufficiale sopra linkata e approfondire tutti gli aspetti che riguardano i criteri di selezione dei siti web.

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