Madri nel mondo

madri nel mondoDiventare madre è una gioia immensa ed universalmente condivisa.

Tuttavia le condizioni nelle quali le mamme del mondo allevano i propri bambini variano enormemente a seconda del paese in cui vivono.
Secondo il tredicesimo Rapporto sullo Stato delle Madri nel Mondo di Save the Children del 2012, il paese migliore in cui diventare mamma sarebbe la Norvegia, seguita da Islanda e Svezia. Dalla parte opposta c’è la Nigeria, ultima in una classifica che considera 165 paesi, e si basa su indicatori quali la salute di madre e bambino, accesso all’educazione e status economico.
I dati non sono incoraggianti, specie se si rivolge l’attenzione ai paesi più svantaggiati. La fame resta uno dei problemi maggiori quando si parla di donne e bambini: nel mondo il 25% delle morti materne e più di un terzo di quelle infantili sono dovute alla malnutrizione, e nei 30 paesi in fondo alla classifica la percentuale di bambini affetti da rachitismo è del 40%.
Il Rapporto sullo Stato delle Madri nel Mondo dedica una particolare attenzione ai primi 1000 giorni di vita del bambino, che vanno dal concepimento al completamento del secondo anno. E’ in questo periodo che si concentrano le principali minacce derivanti dalla malnutrizione.
Il rapporto dimostra che con una maggiore diffusione della pratica di allattamento al seno si potrebbero salvare un milione di bambini in più all’anno, eppure meno del 40% di tutti i neonati nei paesi in via di sviluppo riceve i pieni benefici di questa pratica.
La differenza tra i primi paesi della classifica e gli ultimi è abissale.
In Norvegia una donna riceve in media 18 anni di istruzione scolastica contro i 4 del Niger. Nel paese scandinavo il 100% delle nascite avviene con l’assistenza di personale medico specializzato, mentre in quello africano è presente in un caso su tre, e una mamma su 16 muore per cause relative alla gravidanza o al parto (in Norvegia il tasso è di 1 morte su 7600).
L’aspettativa di vita di una donna in Norvegia è di 83 anni, mentre in Niger è attorno ai 56 anni.
Uno dei dati più scioccanti è quello della mortalità infantile: in Nigeria un bambino su 7 muore prima del compimento del quinto anno, ed è altamente probabile che una madre perda almeno uno dei suoi bambini. In Norvegia la mortalità infantile sotto i cinque anni di età, è di 1 su 175. 
 
Per quanto riguarda l’Italia, il nostro paese si colloca al 21esimo posto della classifica, a metà dei 43 paesi più sviluppati. 

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.