Devo pagare un canone di locazione?

Gentile avvocato Donadon,

nel 1994 mia madre, in pieno possesso delle sue facoltà, sottoscrisse un documento in carta semplice (non registrato né convalidato da un notaio, ma controfirmato da tre dei miei cinque fratelli) nel quale dichiarava di non esigere da me l’affitto nel consentirmi di risiedere in una casa a lei sola intestata.

Ora nostra madre, per quanto le sue facoltà non siano più quelle dell’epoca del documento, non è ancora stata formalmente dichiarata incapace di intendere e volere, e i beni vengono amministrati da una cognata delegata solo verbalmente. Eppure i miei fratelli, tramite due di essi, mi hanno comunicato che pretendono che io paghi l’affitto. Lo fanno per ottenere da me un contributo per il mantenimento di mia madre, che purtroppo, pur desiderandolo, al presente non posso offrire a causa di mie difficoltà economiche. Preciso che non esiste alcun contratto di locazione o comodato, ma solo il documento in carta semplice di cui sopra. 

Come mi devo comportare? Il documento ha valore legale?
 
Grazie.

Valter Zampieron.
 

 

Caro Valter,

alla luce degli elementi che mi ha fornito escluderei che i suoi fratelli possano pretendere da lei il pagamento di un canone di locazione.

Auguri.

Avv. Chiara Donadon

 

 

 

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