Diritto di visita, ma i doveri?

 
Salve, 

la mia storia è lunga ma cercherò di riassumerla partendo dalla fine. I servizi sociali mi dicono che il padre di mia figlia vuole riprendere gli incontri che sono stati stabiliti dal Tribunale dei Minorenni e che si sono interrotti alla fine del 2009. Io ho chiesto la separazione giudiziale un mese fa e ho denunciato mio marito perché mi ha picchiato. Il Tribunale ha disposto una misura cautelare nei miei confronti che gli impedisce di avvicinarsi a casa mia, casa dei miei, al luogo di lavoro etc. Abbiamo quasi sempre vissuto separati e lui non lavora, non guadagna, non ha mai contribuito economicamente, è alcolizzato ed è stato a più riprese in carcere. Per un periodo di circa quattro mesi avevamo ripreso la convivenza nella mia nuova casa, io lui e la bimba che ha nove anni, ma le cose sono nuovamente peggiorate fino all’episodio di violenza. Successivamente l’ho denunciato etc. 

Io mi chiedo: a parte il fatto che l’idea che lui riprenda i colloqui con la bimba mi mette in uno stato di estrema agitazione, ma è veramente il bene della minore continuare a vedere un padre così? All’apparenza è gentile e giocherellone con la bimba ma praticamente non ha mai fatto nulla di buono e, ora che ho deciso definitivamente di scacciarlo dalla nostra vita, non sopporto l’idea che lui pretenda il rispetto dei suoi diritti senza che mai abbia rispettato i suoi doveri. E non è solo una questione di soldi perché non vorrei neppure barattare la visita con il pagamento di qualcosa! Voglio solo che lui non nuoccia alla bimba come ha nociuto a me per tanti anni. Vorrei che se ne andasse per sempre dalle nostre vite! 

Cosa posso fare per oppormi a queste nuove visite? 

Grazie.
 
DNA
 
 
Gentile Signora,
è già stato emanato un provvedimento sull’affidamento della bambina?
È difficile dare un parere che tenga conto delle ragioni che hanno condotto ai provvedimenti emanati, quale l’ordine restrittivo, non conoscendo la situazione nel suo complesso e soprattutto il contenuto del provvedimento del Tribunale per i Minorenni, con cui erano stati stabiliti gli incontri precedentemente. 
Come più volte sottolineato nei miei interventi sui quesiti relativi all’affidamento dei minori, il diritto del minore ad intrattenere rapporti significativi con entrambi i genitori – che è alla base dell’affidamento condiviso come modalità "preferenziale" di affidamento – è oggetto di forte tutela, sempre che la frequentazione con il genitore non sia pregiudizievole per il figlio stesso.
Non so dirle se nel concreto il rapporto di sua figlia con il padre possa essere coltivato e se tale possibilità sia conforme agli interessi della bambina.
Se lei ritiene che non lo sia, potrà far presente ai servizi sociali e al Tribunale competente le ragioni che, a suo parere, fondano la sua opposizione a che la bambina riprenda a vedere il padre. Il Tribunale disporrà le indagini necessarie per verificare in concreto se tali frequentazioni possano o meno pregiudicare l’equilibrio psicologico o possano comunque costituire una minaccia per la minore e all’esito di tali verifiche adotterà i provvedimenti necessari.
Si consulti a tale riguardo con il legale che la segue.
Avv. Chiara Donadon

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