Buongiorno Avvocato,
le espongo un problema che mi sta molto a cuore.
Mia sorella ha convissuto per più di dieci anni con il suo compagno, con il quale ha avuto due bimbe entrambe riconosciute (la più grande ora ha sei anni). Il padre si è innamorato di un’altra donna, ha lasciato la famiglia ed è andato a vivere da solo in un appartamento in affitto. Il padre è presente affettivamente ma non le mantiene. Non hanno ancora firmato nessun accordo perchè su quello predisposto c’era scritto che doveva passare 100 € al mese ad ogni bimba e per mia sorella è davvero poco. Lui non passa i soldi perché dice di non farcela (penso prenda poco più di 1.000 € al mese… e ha l’affitto da pagare, la rata dell’auto, altre spese). Mia sorella lavora part time. La mia famiglia non naviga nell’oro e per quanto possiamo diamo una mano. Lui non ha genitori, solo una sorella e qualche zio.
La mia domanda è: se lui dice di non riuscire a dare nulla alle figlie perché "non ce la fa" con quello che prende… cosa può fare mia sorella per pretenderli? Da quando ha lasciato la famiglia non ha mai dato un centesimo. 100 € a bimba è davvero poco, e tanto non arrivano nemmeno quelli (al di là del fatto che non abbiano firmato l’accordo). Avvocato, cosa mi consiglia? Temo che anche con un atto scritto e firmato lui comunque non versi nulla.
La ringrazio anticipatamente.
Sorellina 1972
Gentile utente,
l’ammontare del contributo al mantenimento per i figli viene determinato sulla base della capacità reddituale di tutti e due i genitori. Anche il Tribunale, in sede di determinazione dell’assegno, potrebbe ritenere di non poter disporre una cifra superiore ai 200 euro, per i quali sua sorella e il suo compagno si sono accordati.
Buona fortuna.
Avv. Chiara Donadon