Riconoscimento e padre residente all’estero

Salve,

sono la mamma di un bambino con doppia cittadinanza, nato a Londra sette anni fa. Quando mio figlio è nato non l’ho fatto riconoscere al padre, considerata la sua inaffidabilità. Ora mio figlio è qui in Italia con me da quando aveva cinque mesi e ha il mio cognome. Il padre non risulta neanche sul certificato di nascita. Quello che lui ha fatto all’epoca è stato portarmi in tribunale, lì a Londra, dopo che ho lasciato la casa dove convivevamo, ma non ci siamo mai sposati. Sono stata cinque mesi ferma a Londra per le varie sentenze per il diritto di visita, ma lui non si è comunque mai presentato, sempre e solo quando gli faceva comodo.

Alla fine con il mio avvocato sono riuscita a rientrare permanentemente in Italia con mio figlio, firmando un accordo che diceva che il padre aveva il diritto di visita purché mi avvisasse due giorni prima in forma scritta, e che in età più grande il bambino avrebbe potuto andare dal padre durante le vacanze estive. Premetto che non sono mai stata d’accordo. In sei anni, in ogni caso, ha sempre fatto come voleva, arrivando nelle ore meno indicate e pretendendo di vedere il figlio a qualsiasi ora e giorno dell’anno. Se non facevo o faccio come dice lui, invia, tuttora, e-mail intimidatorie, rinvangando il passato, recando disagi a me e alla mia nuova famiglia, che mi sono costruita dopo di lui.

Premetto che in tribunale a Londra lui è stato definito una persona non affidabile, e comunque ho subito violenze psicologiche e morali, talvolta addirittura fisiche, durante la gravidanza.
Se decidessi di contrariarlo? Ora c’è mio marito che mi sta vicino e mi invita a non aver paura a dirgli che si deve comportare bene e non intimidirmi. Nonostante tutto, può ancora fare qualcosa qui in Italia, visto che lui non esiste per la legge italiana? Vale ancora l’accordo di sei, quasi sette anni fa, sul diritto di visita fatto in Inghilterra?

P.S. – Non mi ha mai dato soldi per il mantenimento, anche se non ho fatto richiesta al tribunale all’epoca del mio soggiorno in Inghilterra.

Grazie.

Sabrina


Cara Sabrina,

il padre di tuo figlio potrebbe adire il Tribunale italiano e chiedere il riconoscimento. Avendo tuo figlio nazionalità inglese, in base alla legge 218/95 al riconoscimento si applicheranno i presupposti e gli effetti previsti dalla legge inglese. Non so come la legge inglese regoli la materia del riconoscimento. Posso dirti che la legge italiana prevede che possa essere fatto il riconoscimento con il consenso del genitore che ha riconosciuto per primo e che, in caso di opposizione del primo, possa ricorrere al Tribunale per ottenere una pronuncia favorevole al riconoscimento, che tenga luogo del mancato consenso.
Il Tribunale, nel decidere se emettere parere favorevole o meno, terrà in considerazione l’interesse di tuo figlio al riconoscimento.
Laddove esprima parere favorevole, con la sentenza si produce l’effetto del riconoscimento. A quel punto sarà opportuno adire il Tribunale per i Minorenni per regolamentare i rapporti personali e patrimoniali, quindi affidamento, modalità di frequentazione ed eventuale mantenimento.

Buona fortuna.

Avv. Chiara Donadon

 

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