Gentile Dottoressa,
ho 39 anni e quattro anni fa, in coincidenza con il mio trasferimento permanente in un altro paese europeo, ho scoperto di soffrire di ipotiroidismo.
Questa disfunzione è venuta alla luce nel momento in cui la ginecologa straniera che mi ha preso in cura ha saputo che il mio ciclo era sempre stato affetto da ritardi di circa 15 giorni (era cioè di 45/50 giorni) e che io ero alla ricerca di un figlio che non arrivava.
Il bambino è poi arrivato, ma ancora oggi sto assumendo quotidianamente un farmaco per la tiroide, nel dosaggio di 50 mg, che pare dovrò assumere per tutta la vita.
Ho capito che l’ipotiroidismo era alla base dei miei cicli "lunghi", ma al di là di questo, quali altri effetti comporta questa malattia? In altre parole, che accadrebbe se smettessi di assumere questo farmaco?
Inoltre, l’ipotiroidismo è ereditario?
A mia figlia sono state fatte delle analisi per escludere questa disfunzione immediatamente dopo la nascita: la piccola non ne è affetta, ma questo significa che potrebbe comparirle successivamente (cosa che sospetto sia capitata a me, visto che in Italia la malattia non mi era mai stata diagnosticata)?
Grazie per la Sua gentile risposta.
Cordiali saluti e buon lavoro!
Vanessa
Ma perché dovresti sospendere la terapia se non ti ha creato disturbi, anzi sei diventata mamma?
Naturalmente vanno fatti i controlli periodici e solo quando l’endocrinologo lo riterrà opportuno potrai sospendere il farmaco.
Per quanto riguarda la situazione di tua figlia, tienila sotto controllo e se necessario farà la terapia anche lei.
Ciao.