Prevenzione: rimedi omeopatici o fitoterapici?

Buongiorno dottore,

chiedevo un consiglio per la prevenzione che vorrei fare con mia figlia che ha quattro anni.
Sono indecisa fra Oscillococcinum, oppure Immunomix, prodotto erboristico.
Con i bambini quale di questi rimedi omeopatici, erboristici  (al di là dei prodotti che le ho citato) funziona meglio?
Poi mi hanno parlato anche di un altro prodotto Omeogriphi, che dicono sia più completo di Oscillococcinum.
Potrei anche associare Oscillococcinum con un prodotto a base di echinacea, o forse è troppo?

La ringrazio

Silvia

 

 

 

Buongiorno,

molto spesso mi viene fatta questa domanda, soprattutto in questo periodo in cui forse la parola prevenire è sicuramente molto più gradita della parola curare.

Mi sembra corretto prima di pensare a cosa poter somministrare a sua figlia capire di quale genere di farmaci stiamo trattando, anche perché vi è una notevole differenza fra tutti questi.

Prima di rispondere a questa domanda vorrei chiarire il concetto di rimedio omeopatico:per medicinale omeopatico si intende un medicinale prodotto attraverso progressive diluizioni della sostanza di base, fino a dosi infinitesimali. Quindi un prodotto che in gergo si dice diluito e dinamizzato.

Ma la differenza con la medicina tradizionale, con la fitoterapia, con i fiori di bach, etc., non sta solo nel tipo di preparazione farmaceutica, infatti questi farmaci non subiscono alcun processo di diluizione né di dinamizzazione,ma anche nelle modalità di prescrizione.

L’omeopatia è un metodo clinico e terapeutico basato sulla “Legge dei Simili” e sull’uso di medicinali a “dosi infinitesimali” , che sono le “regole” più conosciute, ma basato anche su tante altre leggi, la cui conoscenza ed applicazione è indispensabile per la riuscita di una terapia omeopatica.

Una di queste è “la sperimentazione pura”, grazie alla quale tutti i rimedi omeopatici sono stati sperimentati sull’uomo sano e non sugli animali o su persone malate.

Questa è una legge basilare per l’omeopatia, dalla quale scaturisce la stessa legge dei simili. Infatti tutto nacque quando Hahnemann traducendo il testo di un medico scozzese, Cullen, scoprì che coloro che lavoravano la china manifestavano delle febbri ricorrenti, tipiche della malaria; vorrei ricordare che il chinino è stato il farmaco d’elezione nel trattamento di questa patologia fino ai giorni nostri.  Allora lo stesso Hahnemann iniziò ad assumere molte delle sostanze utilizzate nella farmacopea del tempo e ne annotò i sintomi che queste ultime provocavano nel suo organismo.

Così facendo scoprì che, quando visitando un paziente, riscontrando in questo gli stessi sintomi che aveva sperimentato assumendo un rimedio omeopatico, per la legge dai simili, somministrando quella stessa sostanza si aveva la guarigione. Ad oggi sono state sperimentate circa 5.000 sostanze e il quadro patogenetico di ciascun rimedio omeopatico, vale a dire il corteo di sintomi che quest’ultimo è in grado di indurre nell’uomo sano e, quindi di curare nel malato, è stato raccolto negli anni all’interno di testi chiamati “Materie Mediche”. Questi testi sono stati scritti, oltre che a partire dalle esperienze derivanti dalla sperimentazione pura dei rimedi omeopatici sull’uomo sano (proving), anche dall’osservazione clinica dei sintomi da intossicazione, nonché dal bagaglio di esperienze che i medici hanno accumulato in 200 anni di guarigioni omeopatiche.

In omeopatia classica il punto chiave era ed è ancor oggi quello di individuare il rimedio che, nelle sperimentazioni, ha prodotto sintomi possibilmente più simili a quelli lamentati dal paziente.

Ma torniamo alla domanda iniziale  e spieghiamo che cos’è e a che cosa serve Oscillococcinum; Oscillococcinum è un medicinale omeopatico, preparato in diluizione “korsakoviana”, un modo particolare di diluire i prodotti, alla 200k, di un auto lisato filtrato di fegato e cuore di Anas Barbariae. L’oscillococcinum nasce nei primi decenni del XX secolo ad opera di un certo dott. Joseph Roy, medico militare, che osservò in molti campioni di sangue di soggetti colpiti dall’epidemia influenzale del 1919, un “microbe oscillant”, e vista la larga diffusione di questo microbo pensò di aver trovato un microbo molto importante che poteva contribuire addirittura a  causare il cancro. Continuò le sue ricerche e studiando il sangue degli animali vettori delle sindromi influenzali giunse ad interessarsi all’estratto di cuore e fegato di anatra. Questo rimedio, iniettato nei ratti riprodusse i sintomi dell’influenza, da allora viene utilizzato per la prevenzione e cura delle sindromi influenzali.

La sua prescrizione però avviene secondo un criterio epidemiologico e con una metodica non omeopatica, in cui ricordo che i sintomi del paziente devono combaciare esattamente con i sintomi provenienti dalla sperimentazione, ma isopatica, in cui per isopatia si intende l’utilizzo di una sostanza patogena che diluita e dinamizzata viene utilizzata per la cura esclusiva della malattia da essa stessa prodotta. Inoltre è un rimedio da tempo utilizzato nella prevenzione e cura dei sintomi influenzali, ma ad oggi non è stata fatta alcuna sperimentazione omeopatica classica.

Per quanto riguarda Immunomix è un prodotto a base di echinacea e propoli; ricordo che non sono dei rimedi omeopatici ma sono, la prima un  prodotto fitoterapico utilizzato nei processi influenzali come immunostimolante e la seconda una sostanza resinosa preparata dalle api, costituita da un miscuglio di sostanze resinose, gommose ed balsamiche aventi funzione antinfiammatoria, antibatterica, antivirale.

Invece Omeogriphi appartiene ad un altro tipo di rimedi omeopatici che prendono il nome di complessi.

Il Complessismo: in questo tipo di terapia più rimedi omeopatici, quindi diluiti e dinamizzati, aventi lo stesso raggio d’azione, tropismo,  vengono uniti insieme per risolvere una sindrome clinica qualsiasi essa sia. In questo tipo di terapia non si considera la legge dei simili quindi non vi è la ricerca dei sintomi personali del paziente ma il farmaco viene somministrato come in medicina tradizionale in modo protocollare.

Io penso che il principio che vale sempre è primo non nuocere e purtroppo qualsiasi sostanza noi assumiamo, anche se bisogna vedere come, deve essere assunta sotto un controllo medico anche nei casi in cui si tratta di prodotti di largo consumo come l’echinacea per esempio che si sa essere una sostanza stimolante il sistema immunitario, ma proprio per questi motivi i soggetti affetti da disturbi del sistema immunitario debbano prenderla con estrema attenzione. I prodotti di cui lei mi ha chiesto informazioni sono tutti degli ottimi prodotti ma che non sempre danno l’effetto voluto per cui le consiglio di rivolgersi ad un medico omeopata che visitando sua figlia  possa scegliere il rimedio più adatto.

Mi scuso se mi sono dilungato ma lo ritenevo necessario.

Saluti

 

Alessandro Avolio

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