le scrivo perché ieri ho portato mia figlia, di quattro anni e mezzo, a fare una visita oculistica di controllo perché da gennaio 2008 porta gli occhiali per una lieve ipermetropia.
Finora era migliorata, a parte il fatto che l’occhio sinistro è più pigro dell’altro, però le lenti erano + 1.5 per entrambi gli occhi. Purtroppo ieri il medico ci ha riferito che l’ipermetropia è peggiorata e ha consigliato lenti da +3 e +4. Premetto che mia figlia in questo periodo ha sempre tenuto gli occhiali, ma ultimamente ha lamentato frequenti mal di testa.
Vorrei chiederle qualche spiegazione in merito a questo difetto visivo. E ancora: mia figlia potrà incontrare difficoltà con queste nuove lenti? Era proprio necessario passare a una lente così diversa?
Mi scuso per le molte domande ma sono un po’ preoccupata e confusa.
La ringrazio anticipatamente.
Antonella
Gentile signora Antonella,
L’ipermetropia è un vizio di refrazione dovuto alla ridotta lunghezza del bulbo oculare (l’occhio, cioè, risulta essere più "corto" del normale). Esiste una certa quantità di ipermetropia definita fisiologica, presente cioè nei soggetti che non necessitano di lenti correttive e che può essere compensata naturalmente dall’accomodazione, cioè del meccanismo di messa a fuoco. Quando però l’ipermetropia riscontrata risulta essere maggiore, causando mal di testa, sfuocamenti saltuari o tendenza allo strabismo, diventa indispensabile correggere tale difetto con un occhiale.
Per diagnosticare e "quantificare" con la massima accuratezza tale difetto visivo, è obbligatoria la valutazione in cicloplegia; bisogna cioè, grazie all’instillazione ripetuta di particolari colliri, bloccare il meccanismo di accomodazione. Le gocce devono essere instillate almeno 2 volte consecutive (o più a seconda del collirio utilizzato) a distanza di 5-10 minuti l’una dall’altra, ed attendere l’effetto massimo di blocco accomodativo (almeno 20-25 minuti).
Solitamente l’ipermetropia è un difetto visivo che tende a diminuire con la crescita del bambino, dato che l’occhio accresce le sue dimensioni. Tuttavia è possibile che durante le prime visite si ottengano valori man mano più alti, dato che l’utilizzo dell’occhiale provoca un ulteriore "rilassamento" della messa a fuoco.
Inoltre l’ipermetropia è un difetto visivo altamente "ambliopigeno", cioè causa di "occhio pigro"; va sempre indagata in questi casi l’eventuale presenza di ambliopia per impostare un tempestivo trattamento riabilitativo.
Come raccomando sempre, è fondamentale rivolgersi a professionisti che si occupino regolarmente di oftalmologia pediatrica; la gestione e la prescrizione dei difetti visivi nei bambini segue spesso regole differenti da quelle degli adulti.
Con la speranza di esserle stato di aiuto, e rimanendo a disposizione per eventuali ulteriori quesiti, le invio i miei più cordiali saluti.
Giancarlo Falcicchio