Ancora sui terribili due anni

Salve dottoressa,

sono la mamma di un bimbo di due anni che sta passando quella difficile fase oppositiva di cui ho letto con interesse tutti gli articoli in cui lei ne ha parlato.

Specificamente però, volevo chiederle aiuto su come gestire praticamente ed in modo adeguato un particolare comportamento che mio figlio manifesta nei momenti di capriccio e di opposizione e cioè l’alzare le mani e soprattutto il tirare i capelli. Le faccio un esempio tra tanti: dobbiamo andare via dall’asilo. Lui si rifiuta cominciando a sgattaiolare qua e là. Glielo ripeto con fermezza una, due, tre volte spiegandogli che dobbiamo andare perché devo fare la pappa ecc ecc. provo a coinvolgerlo nel gioco per evitare il braccio di ferro del tipo "giochiamo a chi arriva prima in macchina!", ma non ottengo niente finché giungo a prenderlo di peso e portarlo via e qui scatta la sua ira con le manifestazioni che le ho descritto prima. Il punto è questo: pur leggendo questi comportamenti in chiave evolutiva, come posso gestirli concretamente?

Come posso fargli capire che non è un comportamento adeguato?

Come posso insegnarli altri modi per gestire la rabbia?

Finora quello che ho fatto è il rimandargli le mie emozioni di dispiacere ma anche il dolore fisico che lui procura, ma non ho ottenuto risultati. A volte devo togliergli con la forza i capelli dalle mani perché le assicuro fa male, ma in questo modo faccio anch’io inevitabilmente male a lui e non mi sembra di aiutarlo a capire.
Qualcuno mi ha consigliato di fargli la stessa cosa in modo da fargli capire che non è cosa piacevole, ma a me sembra assurdo…
Può darmi qualche consiglio?
La ringrazio anticipatamente.

 

Carissima mamma,
 
il bambino capisce benissmo che tirando i capelli non procura una reazione piacevole. Tirare i capelli o picchiare sono modalità del bambino per esprimere la sua rabbia; sentendosi portato via dal luogo desiderato sente di subire un’azione aggressiva e reagisce di conseguenza. Essendo un bimbo intelligente inoltre comprende che il gioco "chi arriva prima alla macchina?" è una modalità escogitata dalla mamma per portarlo via… 
 
Sicuramente la crescita sarà di aiuto, ma intanto mi sento di darle alcuni suggerimenti:
 
– assumere una comunicazione con il bambino determinata e decisa (il bimbo sa che verrà portato via con la forza e questo non lo predispone a collaborare e ad ascoltare il genitore);
– proporre delle alternative allettanti (probabilmente se mette sulla bilancia il piacere nel rimanere a giocare o quello di andare a mangiare la pappa potrebbe preferire il gioco);
– spiegare dettagliatamente che cosa farete, descrivendo attività piacevoli da fare insieme;
– proporre delle alternative (cosa preferisci fare stasera? Andare con la mamma a trovare il tuo amichetto o al parco giochi?)
– iniziare a scandire il tempo, spiegare che potrà giocare ancora per alcuni minuti;
– concedetegli alcuni minuti e concentratevi su cosa sta facendo, cercando di gratificarlo.
 
Carissimi saluti
Monica Balli

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.