Lavoro, figli e vita

Gentilissima Chiaretta,


ho letto altre sue risposte a mamme costrette a lavorare e lasciare i figli da nonni o presso asili nido. Un po’ mi sono consolata, ma forse è l’età (vado per i 40 e mia figlia ha un anno) o forse sono proprio io; vivo questo distacco quotidiano, quasi 12 ore, come un vero incubo.

Sto in ufficio con un nodo in gola pensando a lei. Lei che farà i primi passi ed io non ci sarò. Lei che scoprirà il mondo giorno per giorno senza di me.
So che tante mamme (quasi tutte forse) vivono questa realtà, ma io credo di non essere abbastanza forte per reggerla nel tempo e, soprattutto, ho paura di sbagliare qualcosa nelle poche ore giornaliere che mi posso concedere con lei.
Questa è la realtà. Non mi aspetto che lei possa risolvere le mie problematiche ma forse ha le parole giuste per farmi sentire una buona mamma, anche se assente!
Ho la fortuna che la piccola Giorgia sta con i miei genitori.
Ma alla sera quando rientro a casa e devo farle la pappa, fare qualcosa in casa (di necessario ovviamente) o anche solo una doccia e diventa tutto maledettamente complicato e mi sembra di non potermi godere niente con lei!


Perdoni il mio sfogo… ma mi sento proprio giù.
Grazie infinite per l’attenzione.

Monica una mamma disperata

Cara mamma,

in effetti è in buona compagnia: tantissime mamme sono costrette a lavorare quando starebbero volentieri a casa con i loro figli.

Se lei è serena, lo sarà di certo anche la piccola, ma se vive questo distacco in modo tanto drammatico le consiglierei di considerare l’indea di diminuire l’orario di lavoro, cambiarlo o concordare col datore una distribuzione diversa, almeno finchè la piccola non andrà all’asilo.

Di solito con i tre anni i figli hanno meno bisogno della mamma, e la mamma dei figli, e tutto è più facile. Sino ad allora però cerchi di fare qualcosa per migliorare il suo stato d’animo, anche fattivamente. Pensi innanzitutto che vede la bimba tutto il sabato e tutta la domenica, cerchio un aiuto per la casa che le consenta di dedicarsi a lei la sera e non a fare le pulizie, prenda un pomeriggio di ferie ogni tanto, da passare insieme, approfitti dei raffreddori di stagione per prendere due giorni di mutua e coccolarsela ben bene, e se è la bimba a stare male, non esiti a farsi fare il certificato da pediatra per poterla seguire personalmente. Inoltre pensi che la vita è lunga, e che avrà davanti moltissime occasioni per rifarsi, e che l’amore non si perde mai. Soluzioni ce ne sono, non per avere una condizione perfetta, ma per diventare abili giocolieri che si destreggiano tra i mille impegni della vita cercando di ritagliarsi sempre uno spazio per condividere la crescita con i figli.

Mi riscriva se lo desidera e inoltre vorrei invitarla a partecipare al nostro forum dove di certo troverà tante mamme col suo stesso problema, e chissà se, oltre a sentirsi meno sola, non si trovi una soluzione dal confronto di esperienze.

Chiara Rizzello

 

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