Buongiorno dottoressa,
le scrivo per un consiglio su come comportarmi con il mio bambino di 2 anni quando tra due settimane il papà si assenterà per un viaggio.
So che può sembrare una cosa banale, ma mio figlio è particolarmente attaccato al papà: vuole solo lui quando deve essere messo a letto, e quando si sveglia di notte manda via me perché vuole la coccola del papà. Siamo spesso presenti entrambi, ma la coccola del papà è quella che cerca più spesso.
Certamente ci sentiremo via Skype ogni giorno, ma sono già certa che una volta riattaccato lui dirà "ancora!" e poi si metterà a piangere.
Sto pensando a varie cose, come segnare i giorni sul calendario e farglieli cancellare ogni sera (ma temo che sia ancora piccolo per capire il senso del tempo), far registrare al papà un video con le frasi rassicuranti che gli dice durante la routine della nanna, pensare ad un oggetto – pegno che il papà dovrà lasciargli prima di partire (non so però se sia in grado di capire il significato del pegno). Ma ho paura anche di esagerare e che forse sarà meglio, quando chiederà del papà, dargli risposte veloci e rassicuranti senza indugiare sottoponendogli oggetti che gli facciano ricordare il papà.
Il problema è che non ho idea di cosa potergli dire per rassicurarlo, dato che non potrò dirgli "il papà sta arrivando".
La ringrazio molto per il suo parere.
Monia
Carissima Monia,
sicuramente, anche se breve il distacco da un genitore può causare un po’ di sofferenza nel bambino, ma è importante considerare che, soprattutto nella prima infanzia , i bambini osservano molto il comportamento dell’adulto… la paura che il bimbo possa soffrire, vedere il genitore tentare molteplici tentativi di rassicurazione, potrebbe allarmare ancora di più il bambino accentuando la sua percezione di cambiamento e giustificando la sua disperazione nel cercare il padre.
Penso che l’atteggiamento migliore sia quello di:
– spiegare in precedenza al bambino che cosa accadrà, in modo che non si trovo ad affrontare una situazione inaspettata;
– spiegare al bambino che sarà la mamma ad occuparsi di certi rituali;
– rassicurarlo sul ritorno del padre (a due anni non riescono ancora a comprendere pienamente la differenza tra tre giorni o una settimana… rassicurarlo soltanto sul fatto che ritornerà);
– evitare di mostrarsi preoccupate, usando un tono comunicativo rassicurante e sereno;
– durante il giorno dedicare attenzione al bambino proponendo attività a lui gradite;
– il giorno del rientro.. preparare qualcosa per il padre (un disegno, un dono per lui…)
Sperando di averle offerto qualche utile suggerimento la saluto.
Monica Balli