Dottoressa,
buongiorno. Il mio lottatore ha quasi tre anni, è in salute (nel senso che si ammala pochissimo), intelligente, emotivo, vivace, desideroso di attirare l’attenzione su di sè: a momenti di relativa pace in cui se la passa con qualcuno di noi grandi oppure in autonomia, ne alterna altri in cui recita, balla, canta, tipicamente si pone di fronte allo specchio per vedere il risultato del suo spettacolino o richiama al suo cospetto chi c’è in casa con lui al momento. Io cerco (non sempre è possibile…), quando siamo in giro per casa assieme e sono impegnata a fare qualcosa, di impegnare anche lui e se lo gradisce, di stare nella stessa stanza facendolo magari partecipare – esempio banale: finchè stendo il bucato, lui può giocare con le mollette, me le passa, oppure le attacca allo stendino o altrove creando fantastiche geometrie di colori…
Ama esibire con entusiasmo ogni suo prodotto, si tratti di costruzioni, semplici invenzioni, disegni, piccole marachelle, nuove scenografie… e altro (feci e urine, tutto ciò che fa!). Questo è Matteo.
Ha un piccolo difetto: mena! Sberle, pugni, calci, salti addosso, a seconda delle situazioni. Spesso, secondo me, non lo fa con l’intenzione di picchiare (perché si capisce chiaramente quando lo fa apposta per darci le botte e anche questo non mi piace ma lo trovo più normale) ma per semplice eccesso di esuberanza fisica. Come dire: gli partono mani e piedi e sfuggono al suo controllo. Cerchiamo di contenerlo mantenendo la calma per non eccitarlo ulteriormente e non è quasi mai facile perché se la prende, ci manda via e ci dice che siamo cattivi (noi?? :,-() rincarando la dose.
Appena raggiunta la calma gli si spiega che deve controllarsi un po’ perché fa e può farsi male, oltre che rompere cose e lui dice di avere capito promettendo di non farlo più e a volte dispiacendosi o scusandosi pure. Ma al successivo momento di gioco o altro, ad esempio finché si veste o si lava, mani e piedi ripartono, si divincola, non sta mai fermo.
A noi, innanzitutto dispiace perché un bel momento di gioco o coccole o preparativi si trasforma in qualcos’altro e si finisce per litigare, in secondo luogo un po’ ci innervosisce perché non sempre si riesce a contenerlo, ed infine per fare qualsiasi cosa si finisce alle calende greche! Che si fa?
Grazie molte
Carissima mamma
prima di tutto mi complimento per la descrizione del suo bambino, una descrizione che fa pensare a tanta energia, tanti talenti e tanta positività da esprimere.
Probabilmente essendo un bambino molto energico trova sfogo in modalità espressive che potrebbe non riuscire a controllare, come i veloci movimenti di mani e piedi da lei descritti.
Può essere utile far capire al bambino che comprendiamo la sua necessità di esprimersi e che daremo lui l’opportunità di dare sfogo alla sua energia; tuttavia ci saranno alcune regole da rispettare.
Ad esempio può essere utile:
– permettergli di colpire con dei guantoni un cuscino ogni volta che intende colpirvi;
– stabilire insieme a lui delle regole;
– bloccarlo se il suo comportamento è eccessivo ricordandogli le regole stabilite e chiedergli di verbalizzare che cosa sta facendo;
– giocare con lui (ogni volta che riesce a controllarsi… vincerà un piccolo premio simbolico (una moneta d’oro disegnata su un cartoncino rigido) da attaccare alla porta della cameretta.
Sperando che questi suggerimenti possano esserle utili la saluto e le auguro buona fortuna.
Monica Balli