Vuole fare tutto di testa sua

     

Cara Chiaretta,

sono una mamma di 38 anni ed ho una figlia 2 anni e 9 mesi, Chiara. Mia figlia vuole essere autosufficiente, cioè mi spiego meglio, vuole fare tutto sola, andare in bagno, vestirsi, lavarsi, mangiare, salire in macchina insomma vuole proprio fare come fanno i grandi.

Questo atteggiamento lo tiene anche al nido, infatti fin dall’anno scorso, cioè quando era al primo anno di nido, voleva sempre fare quello che facevano i bimbi più grandi. Fin qui non ci sono stati grossi problemi, ma ora quando non riesce a fare qualche cosa ed io cerco di aiutarla lei si arrabbia, urla e piange tantissimo.

Inoltre se le proibisco qualche cosa o non le compero quello che vuole lei si mette a fare delle scenate fatte di pianti, ovviamente le spiego il perché le proibisco alcune cose, ma lei niente continua a piangere. Come posso fare per placare questi atteggiamenti? Devo ignorarla, castigarla?

La ringrazio vivamente e porgo distinti saluti.

Gentile mamma, le indico un altra lettera pubblicata in cui facilmente ritroverà i temi di cui parliamo e che potrà offrirle spunti di riflessione:

https://noimamme.it/S.O.S.-CHIARETTA/Autonomia-e-regole.html

Rispetto al bimbo di cui si parla in questa lettera, sua figlia ha circa un anno e mezzo in meno per cui è più difficile porre la situazione sul dialogo e la spiegazione. D’altro canto Chiara non è troppo piccola per non capire semplici frasi che si pongano a livello di regola.

Si dunque all’autonomia, finché non si arriva all’impuntarsi e alla testardaggine. Non sempre il divieto è compreso, ma bisogna darlo lo stesso. Credo che di fronte ad una regola coerente, i bambini imparino a rispettarla anche se questo comporta frustrazione espressa anche col pianto.

Meglio ignorare che castigare, meglio mantenere la calma che reagire arrabbiandosi. Sono periodi che prima o poi passano, alcuni bambini ci mettono più tempo sia perché sono molto autonomi sia perché non tollerano il NO o perché hanno atteggiamenti di sfida. Ma se i genitori hanno ben chiare le regole e le forniscono con tranquillità e convinzione, accompagnandole da affetto, prima o poi i figli introiettano il divieto e sanno reagire al NO in modo più maturo.

Ci vogliono tempo…e tanta pazienza.

Saluti, Chiara Rizzello

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