Aerofagia

Gentile Dott.ssa,

Sono la mamma di una bimba di cinque anni e mezzo. Prima di arrivare al problema attuale le scrivo una serie di problemi avuti per capire meglio la situazione. Da circa un anno lamenta a periodi di avere male alla pancia. Però dopo aver visto che questi mal di pancia durano poco, a volte neanche un minuto, che sono concentrati in periodi di stress tipo inizio scuola ho cominciato a darle poco peso. Ad ottobre sempre cercando di capire l’origine di questi mal di pancia ho notato un vermetto nelle feci (ossiuri). Abbiamo fatto cura con Vermox ripetuta dopo venti giorni ed il problema è stato risolto. Per sicurezza, considerando che ogni tanto lamentava ancora il mal di pancia abbiamo fatto l’eco addome completo risultato negativo. Il problema è che più o meno da quando ho trovato il vermetto nelle feci ha problemi di aerofagia. Fa spesso tanti ruttini, soprattutto dopo aver mangiato. E anche se non fa i ruttini con il rumore, si vede che li fa anche quando parla perché si blocca un attimo. Non so se sono riuscita a spiegarmi. Non credo ci sia un nesso con i vermetti perché abbiamo risolto il problema. Neppure con il mal di pancia perché come ho detto va a periodi ed ora è da molto che non si lamenta e sono quasi giunta a conclusione che sia psicologico in quanto a volte passa in mezzo minuto con una coccola. Però mi preoccupa ora l’aerofagia. Che cosa può essere? Lei non si lamenta di nulla. Mangia tranquillamente, ma vedo io questi ruttini, come se avesse mangiato tanto. Che esami sono indicati per capire il problema? Forse la gastroscopia, solo che sarebbe un esame parecchio invasivo. Mi scusi se mi sono dilungata ma facevo fatica a spiegarmi in poche righe.
La ringrazio se potrà darmi un suo parere.
Cordiali saluti.
Raffaella




L’aerofagia può dipendere da vari fattori: vi può essere una eccessiva secrezione acida dello stomaco, la presenza di un reflusso gastro esofageo o di un’ernia iatale, l’abitudine ad una masticazione scorretta, una alimentazione scorretta contenente troppi grassi oppure alimenti come cipolla, cavoli, verze, legumi che possono favorire la produzione di gas, una intolleranza al lattosio, l’abitudine di bere troppa acqua durante i pasti o di ingerire molta aria quando si mastica e quando si beve, l’ingestione di acqua o altre bevande gasate durante i pasti, l’ingestione di frutta magari mal masticata in coincidenza dei pasti. Escluso che la bimba soffra di una qualche intolleranza alimentare, io cercherei di eliminare tutte le bevande contenenti gas come acqua minerale, coca cola, aranciata, soprattutto durante i pasti, farei mangiare la frutta lontano dai pasti, insegnerei alla bimba a masticare lentamente ogni boccone, controllerei che non tenda a respirare con la bocca anziché con il naso a causa di impedimento come naso chiuso o adenoidi ipertrofiche, eviterei cibi ad alto contenuto di grassi soprattutto di origine animale come formaggi ed insaccati ed eviterei cibi irritanti per lo stomaco come cipolle, troppo pomodoro e, ovviamente, peperoni, melanzane, fritti, cibi piccanti o altro. Insisterei affinché la bimba mastichi a lungo i bocconi e mangi in tranquillità, eliminerei tutti i fuori pasto. Se il problema dovesse persistere proverei a somministrare il simeticone prima dei pasti che favorisce ed accelera lo svuotamento gastrico e arriverei alla gastroscopia solo in ultima istanza per valutare la presenza di un’ernia iatale o altro. La bimba, comunque, potrebbe avere soltanto la forma dello stomaco un po troppo allungata: questo fatto obbligherebbe l’organo a ripiegarsi su se stesso appoggiandosi al diaframma quando si riempie di cibo rendendone così più difficoltoso lo svuotamento. In tal caso, una gastroscopia o una radiografia con pasto opaco potrebbero chiarire la situazione. La gastroscopia non è di per sè un’indagine particolarmente invasiva, però, trattandosi di una bambina, sarebbe necessaria la sedazione.

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