Aerosol con Clenil e Bentelan per bocca: è troppo?

Salve mio figlio,  12 anni, ha tosse secca e febbre alta 39,5 , volevo sapere se oltre al bentelan che ha già preso, potevo fargli aerosol con clenil e fisiologica.

Grazie

La tosse è solo un sintomo: lo può essere di varie patologie infettive e non infettive.Naturalmente, quando si associa a febbre alta è facile ipotizzare che sia dovuta ad una infezione – di questi tempi facilmente influenza – però la tosse secca può essere indice di una infiammazione alle primissime vie respiratorie (faringite, laringite) come ai bronchi e ai polmoni (bronchite, broncopolmonite, pleurite), l’infezione che la provoca può essere virale o batterica; può altresì avere una origine non infettiva ma allergica, essere il sintomo di una crisi asmatica al suo esordio, può dipendere da reflusso gastro esofageo ma anche dal fatto di vivere in ambienti troppo secchi e riscaldati o saturi di fumo, per non parlare di patologie più gravi e più rare e, al limite, psicosomatiche come ansia e stress. Per ognuno di questi casi la terapia risolutiva è quella di base relativa alla malattia che l’ha scatenata e, in linea di massima, il cortisone per aerosol va riservato – solitamente in associazione con i broncodilatatori – alle crisi asmatiche vere e proprie. Alcune preparazioni di cortisone, poi, possono essere di per sé irritanti per le vie respiratorie quando inalate. La tosse secca, quando dipende da cause banali o infezioni virali di poca entità, almeno per i primi tre giorni dalla sua comparsa, andrebbe trattata con semplici emollienti come miele unito a latte caldo oppure ad una limonata calda. La tosse dovuta a tracheite potrebbe giovarsi di tisane a base di malva o tiglio. Il bambino dovrebbe bere molto perché i liquidi introdotti si concentrano anche nelle secrezioni bronchiali rendendo il muco più fluido (nei primi giorni può esserci solo infiammazione delle mucose ma dal terzo giorno, di solito, la tosse matura e da secca diventa grassa e produttiva), bisognerebbe utilizzare l’umidificatore e mantenere l’ambiente areato spesso e non più caldo di 20 gradi. Infine, oltre alla eventuale terapia specifica della malattia di base, si possono prescrivere i sedativi della tosse. Nei bambini si utilizzano di preferenza i sedativi periferici, che inibiscono lo stimolo della tosse agendo sui recettori periferici, ma se non fossero efficaci e la tosse dovesse continuare ed essere molto disturbante, a 12 anni si possono utilizzare i sedativi centrali con molta moderazione e sotto consiglio medico. La tosse dovuta ad infiammazione delle alte vie respiratorie si giova solo molto parzialmente dell’aerosol, con o senza cortisone (per la tosse secca si può utilizzare la sola fisiologica senza cortisone e senza mucolitici fintanto che non inizia a produrre catarro da sola dopo alcuni giorni), mentre la tosse dovuta ad infiammazione delle vie respiratorie più basse può trarre giovamento dall’aerosol. Per capire meglio l’origine della tosse si può dire che una tosse secca che si manifesta prevalentemente di giorno lasciando in pace il bambino di notte molto probabilmente dipende dall’infiammazione delle alte vie respiratorie (non serve l’aereosol), mentre una tosse prevalentemente notturna può essere la spia di una bronchite. Quando la tosse si manifesta indifferentemente sia di giorno che di notte è opportuno consultare un medico per fare visitare il bambino. Una tosse particolare è quella della laringite acuta: è una tosse secca dal timbro metallico e abbaiante. Se si associa a febbre e a difficoltà respiratoria nella fase inspiratoria è opportuno, non solo rivolgersi al medico, ma mettere in conto di utilizzare il cortisone o altri farmaci sotto il controllo medico. Questo è forse l’unico caso, assieme alla tosse asmatica che non si giova in modo soddisfacente dei broncodilatatori, in cui il cortisone per aerosol può avere una certa razionalità.

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