Gentile dottoressa,
le scrivo raccontandole il comportamento del mio piccolo di 4 mesi che nessun pediatra prende in considerazione come segnale di un possibile disturbo perché "il bambino ha una crescita ottimale quindi sta bene". Mio figlio non è mai stato un bambino facile. Lo allatto al seno. L’allattamento è sempre andato benissimo (a 4 mesi pesa 8,2 kg) ma da subito ha avuto delle fortissime coliche. O meglio… crediamo che siano coliche. Inizialmente urlava subito dopo le poppate e sembrava ricercare subito il seno. Io lo assecondavo e lui a volte stava davvero attaccato ore. Anche quando si calmava circa mezz’ora dopo la poppata iniziavano nuovamente gli urli. Con il passare del tempo ho capito (credo) che alcuni dei pianti che io scambiavo per coliche erano solo di stanchezza e che lui aveva anche grossi problemi ad addormentarsi (dato che alla poppa non si addormentava mai almeno di giorno).
Ho iniziato a tenerlo molto a contatto con me portandolo sempre nel marsupio e lì devo dire che spesso si calmava e riusciva a dormire. Dopo l’adozione del marsupio infatti lui ha trovato ritmi regolari di poppate e sonno dato che stando a contatto con me riusciva a dormire anche qualche ora tra una poppata e l’altra. Ovviamente piovevano critiche da tutte le parti sul fatto che lo abituavo male etc. ma quando ho provato a fare diversamente, non ci sono mai riuscita. Avrò sbagliato ma non sono mai riuscita nei primi due mesi e mezzo ad addormentarlo diversamente da poppa e marsupio.
Passati i due mesi e mezzo ha avuto un periodo un po’ più tranquillo: gli urli dopo le poppate sembravano diminuiti e lui ha iniziato a stare volentieri anche nel passeggino e ad addormentarsi lì (se eravamo fuori) così io cercavo di uscire il più frequentemente possibile. La notte sembrava andare abbastanza regolare: si svegliava ogni tre quattro ore ma poppava e si riaddormentava subito. Dopo circa tre settimane di tranquillità è ricominciato l’incubo: ora essendo cresciuto di giorno dorme molto meno (fa pisolini di al massimo mezz’ora) e per addormentarsi è sempre un dramma. Quando sta sveglio è sempre agitato, nervoso e piange spessissimo (la sera soprattutto). Spesso quando non riesco a calmarlo in altri modi gli offro il seno con il risultato che si è perso ogni regolarità nei pasti. Alla poppa è spesso agitato, piange e si dimena. La notte si sveglia tantissimo (quasi ogni ora e stanotte anche più frequentemente) e quando si sveglia prima si agita tutto e si lamenta. Lui dorme con noi nel lettone e i risvegli non sono per me un gran problema ma quando succedono ogni mezz’ora inizio a preoccuparmi…
I miei sensi di colpa sono alle stelle… non sono in grado di farlo di stare tranquillo… non sono riuscita a dargli delle abitudini etc…
La ringrazio anticipatamente per ogni consiglio o suggerimento che vorrà darmi.
Tanti cari saluti,
Laura
Non hai mai pensato che il tuo bimbo piangesse per dolori legati al reflusso gastro esofageo? Tenere il bambino sempre a stretto contatto con la madre può rivelarsi una panacea per moltissimi mali e può apparentemente risolvere molte situazioni però se vi fossero elementi a sostegno del reflusso, una semplice terapia antiacida associata a quella posturale potrebbe aiutare molto. Dovresti parlarne con il pediatra che segue il bimbo oppure, se non ti dà ascolto, con un gastroenterologo: solo quando il reflusso potrà essere ragionevolmente escluso si prenderanno in considerazione altri fattori e si potranno dare consigli psicopedagogici cercando di capire cosa non va nell’atteggiamento del bimbo o nel tuo modo di interagire con lui.
Un caro saluto, Daniela