Bimba di otto settimane sempre attaccata al seno

Buongiorno dottoressa,

le indico i dati della mia bambina.

nome: Carola
età: 8 settimane
peso nascita: 3,240 kg
peso calo: 3 kg
peso attuale: 4,580 kg
crescita settimanale: media 200
altri figli: no

La mia bimba cresce bene, non in modo uguale tutte le settimane, è cresciuta da 150 a 300 gr, a seconda. Il fatto che è sempre attaccata al seno, faccio fatica a tenerla un’ora senza, spesso si stacca mezz’oretta poi richiede il seno.

Dorme anche molto poco e spesso mentre dorme si sveglia con pianti improvvisi, forse dovuti alle coliche. Sotto consiglio della pediatra ho iniziato a darle 150 ml di tisana al finocchio al giorno, ora mi chiedo se tutto questo possa interferire con l’allattamento. Infatti l’ultima settimana è cresciuta di 180 gr rispetto alle ultime due che era cresciuta di 300 e 250.

Di notte ogni tanto riesce a dormire 3/4 ore di fila ma ultimamente la devo tenere nel letto perché quando la metto nella culla addormentata, si risveglia quasi immediatamente. Ho provato anche a tirarmi il latte a vedere se ne avevo, ma se non sta staccata (di notte) almeno tre ore, me ne viene veramente poco e inizio a preoccuparmi che la bimba non riesca mai a tirare una quantità sufficiente per riempirsi lo stomaco.

Ha iniziato nell’ultima settimana anche a non fare la cacca tutti i giorni, ma ogni due giorni in quantità maggiore, non vorrei anche questo fosse un indice di poco latte assunto dalla bimba.

Avvio allattamento: bene, si è attaccata subito dopo il parto senza problemi

Quanto poppa: non saprei quantificare perche fa diciamo qualche pausa di mezz’ora nella giornata o quando (raramente) dorme un po’ per il resto è sempre attaccata.

Dolore capezzoli: ogni tanto mi bruciano, iniziano a formarsi un po’ di ragadi ma uso l’olio vea, quando ogni tanto delle giornate è meno vorace passa già il dolore.

Informazioni trovate: sia al corso pre-parto sia su internet nei vari siti.

Altre sensazioni: ho paura di non riuscire a regolarizzarmi io come flusso di latte, e che, succhiando lei in continuazione, non le venga mai una grossa quantità insieme. Delle volte credo che si voglia attaccare perché mi sembra disturbata, anche perché ha molti rumori nella pancia. A volte cullandola un po’ si calma, ma l’unico rimedio ottimale sembra essere quello di attaccarla al seno.

La ringrazio

La crescita media regolare di un lattante di poche settimane è attorno ai 180-200 gr a settimana: quindi la tua bimba, per alcune settimane, è cresciuta anche molto più del normale e ora si sta normalizzando.

Le ragadi dipendono o da una suzione troppo frequente e prolungata che irrita la pelle del capezzolo o da un attacco della bimba non corretto con le labbra che circondano solo il capezzolo anziché aprirsi di più e inglobare tutta l’areola mammaria durante la suzione.

I pianti frequenti e il sonno disturbato possono dipendere o da una quantità eccessiva di latte assunto a causa di poppate troppo frequenti e conseguente incapacità di assimilarlo tutto con sviluppo di meteorismo e coliche, o da qualcosa di errato nella tua alimentazione (poco probabile ma meglio tenerlo sempre presente) oppure dal reflusso gastroesofageo, nonché anche dal carattere della piccola, poco o per nulla incline a sopportare in silenzio anche un minimo disagio (uno dei genitori si comportava così alla nascita?).

Per la tua alimentazione, basta fare mente locale e correggere eventuali errori, per le coliche basta avere pazienza e regolare numero e orario delle poppate con una certa elasticità, cioè, visto che non credo ci siano più dubbi, nonostante quanto ipotizzi, sulla sufficiente quantità di latte da te prodotto, io attaccherei la bimba al seno al massimo 8 volte al giorno, ogni due ore e mezzo, tre, anche se il numero corretto di poppate sarebbe sei o sette.

Due poppate notturne, almeno per i primi tre mesi di vita, sono la norma, anche se non tutti i bambini le richiedono e se la tua bimba le desidera non c’è soluzione, nemmeno cercando di aumentare il numero delle poppate diurne.

La somministrazione di tisane varie a base di semi di finocchio mi trova in disaccordo, specie se si utilizzano le tisane pronte granulari che sono già dolcificate: esse, in caso e durante la colica in atto, non fanno altro che dilatare ulteriormente stomaco e intestino già gonfi e per di più apportano una ulteriore quantità di zucchero che contribuisce a favorire la fermentazione intestinale e la produzione di gas. Per di più possono abituare la piccola al biberon, modificando la sua suzione e distrarla dal capezzolo.

Il reflusso gastroesofageo è sempre possibile, da sintomi ogni giorno più evidenti e per esso, se fosse confermato, non ci sarebbe nulla di particolare da fare se non la terapia posturale tenendo la bimba sollevata sia dopo la poppata che con rialzo sotto al materasso, a meno ché non si trasformi in vera e propria malattia da reflusso e in tal caso sarebbe necessaria la terapia antiacida. Ma questa diagnosi non è possibile, ovviamente, senza visitare la bimba.

Il mio consiglio allora può essere il seguente: una certa regola sul numero e al limite anche orario delle poppate, una corretta alimentazione materna, abolizione delle tisane di qualsiasi tipo e della bilancia, una attenzione nel corretto modo di attaccare la bimba alla mammella. Come corollario, una attenzione anche alla tua stanchezza perché anche alla disponibilità totale nei confronti di un figlio deve esserci un limite: il figlio è a vita e non ci si può comportare in modo tale da esaurissi già nei primi mesi.

Rilassati, pensa un po’ anche a te e inizia a dare alla bimba ritmi regolari con una passeggiata mattutina, una anche pomeridiana quando il clima lo permette possibilmente sempre alla stessa ora, il bagnetto sempre alla stessa ora e così via. In questo modo, anche se le poppate resteranno libere, piano piano la bimba prenderà delle abitudini regolari che andranno ad influire anche sulla regolarità delle sue richieste di latte. Fai in modo che la distanza tra le poppate non sia mai inferiore alle due ore e mezzo, minimo due ore ma non come regola e, ovviamente, come ho detto, rifletti sulla eventualità che soffra di reflusso, problema per il quale il tuo pediatra saprà prendere provvedimenti.

I bambini, finito il primo mese, vanno pesati soltanto una volta al mese e, finito il sesto mese, anche più raramente, se l’ansia materna lo permette.

Un caro saluto, Daniela

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